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Svizzera - Poliziotto italiano insegue “narcos” e viene multato per eccesso di velocità

La magistratura elvetica ha chiesto una rogatoria all’Italia per processarlo
L’agente è stato condannato a 1050 euro di ammenda e a 5 giorni di lavori socialmente utili (ma forse l’agente, che ha fatto sequestrare 100 kg di droga, un lavoro socialmente utile lo aveva già fatto…)

 

(ASAPS), 20 luglio 2011- Un agente della Squadra Mobile di Napoli è stato processato e condannato per aver superato i limiti di velocità mentre era impegnato nell’inseguimento di un pericoloso narcotrafficante nell’ambito di un’operazione antidroga in territorio svizzero.

Tutto ha inizio quando il Poliziotto, in servizio alla sezione Narcotici di Napoli, viene inviato sotto copertura in un Paese del nord Europa per partecipare alle operazioni di cattura di un importante trafficante di cocaina. L’agente si mette sulle tracce dell’uomo e quando capisce che è il momento di agire contatta in Italia i colleghi della Questura perché mettano immediatamente in moto la “macchina burocratica” per avvisare i ministeri competenti, chiedere le autorizzazioni e i permessi. Ma il tempo stringe e il narcos potrebbe uscire dai radar delle “confidenze” della Squadra Mobile. L’agente decide quindi di noleggiare con i suoi documenti, e a sue spese, un veicolo con il quale pedinarlo. L’operazione - autorizzata dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea e supportata dalla Direzione centrale antidroga di Roma - si conclude felicemente, l’uomo viene arrestato e vengono sequestrati 100 chili di droga destinati al mercato italiano.

Ma anziché ricevere un encomio, il poliziotto vede recapitasi a casa una multa, fatta dagli autovelox svizzeri, perché ha superato di 39 chilometri il limite di velocità (119 km/h invece di 80). Ma la storia non finisce qui. Due mesi dopo, a casa dell’agente si presentano i Carabinieri con un avviso di garanzia e la richiesta di convocazione in Caserma. L’inflessibile magistratura svizzera ha chiesto, tramite rogatoria internazionale, che il conducente dell’auto venga identificato e processato. Qualche giorno fa è arrivato il decreto firmato dal giudice svizzero, che condanna l’agente al pagamento di 1.050 euro di multa e a 5 giorni di “lavori socialmente utili” da svolgere in Svizzera. E pensare che se ci pensiamo bene, amici svizzeri, quel poliziotto un lavoro socialmente utile lo aveva gi fatto, no…? (ASAPS)

 

 

 

Mercoledì, 20 Luglio 2011
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