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Salvataggi 29/09/2010

San Marco dei Cavoti (BN) - Ragazza carambola con l’auto e finisce in una scarpata, tratta in salvo da un Carabiniere

La giovane, rimasta bloccata nell’auto in una zona impervia, ha chiesto aiuto con il cellulare ed è stata rintracciata attraverso il sistema GPS in uso ai militari

foto archivio Asaps


(ASAPS), 29 settembre 2010 - I Carabinieri di San Marco dei Cavoti hanno tratto in salvo una ragazza di origini argentine, che, a seguito di un incidente stradale, era rimasta bloccata nella propria vettura. La giovane, una studentessa universitaria, forse a causa dell’asfalto reso viscido dalla pioggia, è sbandata, finendo fuori strada con la sua utilitaria. L’auto si è ribaltata più volte fino a terminare la sua corsa in un avvallamento del terreno che si trovava a lato della strada. L’autovettura era però di fatto invisibile dalla carreggiata, perché nascosta dagli alberi e dalla vegetazione che impedivano agli automobilisti in transito di accorgersi della presenza dell’autovettura incidentata. La giovane, sebbene sotto shock, ha avuto la prontezza di chiamare col cellulare il 112, chiedendo aiuto, e cercando di fornire indicazioni sulla sua posizione. La Centrale Operativa di Benevento, ricevuta la chiamata di soccorso, l’ha trasmessa immediatamente a quella della Compagnia di San Bartolomeo in Galdo che, grazie ad un nuovo sistema di radiolocalizzazione satellitare interforze, in uso anche all’Arma dei Carabinieri, sulla base dell’ubicazione del telefono cellulare chiamante, ha potuto rintracciare in tempo reale le coordinate della sua posizione, riferendo immediatamente ai Carabinieri di San Marco dei Cavoti i dati necessari per effettuare l’intervento di soccorso. Sul posto è intervenuto per primo un Carabiniere della locale Stazione: e poiché la donna risultava intrappolata all’interno della abitacolo e i portelli erano completamente bloccati il militare, considerando anche la presenza dell’impianto a gas dell’autovettura, ha deciso di agire in fretta. Accortosi che i finestrini erano ancora funzionanti, ha aiutato la ragazza ad aprirli, riuscendo ad estrarla. Questa, una volta tratta in salvo e prima di essere trasferita in ospedale, ha ringraziato il militare e gli ha chiesto di avvisare i genitori dell’accaduto. (ASAPS)

© asaps.it
Mercoledì, 29 Settembre 2010
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