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Notizie brevi 16/02/2008

Milano - Sciagura in pieno centro

SUV invade la preferenziale e costringe un tram ad una disperata frenata, ma è scontro frontale con un bus: una vittima, 4 feriti gravi, 6 in ospedale e 20 contusi


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Nelle foto di Repubblica (Omnimilano): in alto, due medici lavorano a stabilizzare una delle persone ferite. Si tratta di una donna alla quale sarà amputata la gamba. Nell’immagine successiva, un agente delle Volanti improvvisatosi barelliere. Il terzo fotogramma mostra la vittima, coperta da un telo, mentre nell’ultimo scatto Letizia Moratti si informa sullo stato dei soccorsi.

(ASAPS) MILANO, 15 febbraio 2008 – Sono da poco passate le 15, quando il rumore del traffico del centralissimo corso Porta Vittoria, a Milano, è squarciato da un tonfo cupo. Non è una bomba, ma l’effetto è comunque quello di un attentato: due autobus si sono scontrati frontalmente. “Inferno” è la parola giusta per descrivere ciò che è seguito: decine di ambulanze, un Punto Medico Avanzato allestito sul posto per il triage delle vittime e la loro evacuazione verso gli ospedali di zona, Vigili del Fuoco al lavoro per liberare persone incarcerate tra le lamiere, e poi poliziotti, vigili, carabinieri, tutti ad aiutare, ad annotare, a sentire testimoni. La gestione della scena attiva si chiude un paio d’ore più tardi, quando anche il ferito più lieve è stato ospedalizzato ed il teatro infortunistico resta silenzioso ed inanimato per i rilievi di legge. Bilancio: Giuliana Grossi, 52 anni, che viaggiava su uno dei bus, seduta dietro il conducente, è morta sul colpo; 4 persone sono ricoverate in gravi condizioni, tra cui i conducenti dell’autobus e del tram – Domenico Ressa, 26 anni, e Marco Momenté, di 33 – intubati sul posto e trasportati  in codice rosso al San Carlo ed al  Fatebenefratelli. In prognosi riservata altri due passeggeri, tra cui una donna alla quale i medici sono stati costretti ad amputare una gamba.

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Altre 6 persone hanno riportato fratture varie, mentre una ventina sono i contusi. Secondo la ricostruzione diffusa in serata, un SUV condotto da un agente di commercio avrebbe tagliato la strada ad uno dei mezzi pubblici coinvolti nella sciagura, invadendo la corsia preferenziale proprio mentre il tram stava sopraggiungendo. Il tentativo del conducente di evitare l’impatto ha portato il veicolo ad effettuare una brusca manovra, invadendo a sua volta la corsia opposta e scontrandosi frontalmente con un l’altro mezzo. L’impatto è violentissimo e i due veicoli, l’autobus numero 60 ed il tram jumbo numero 12, penetrano l’uno dentro l’altro per cinque metri. I mezzi si sono piegati su loro stessi deformandosi, tanto che nemmeno le porte si sono più aperte ed i soccorritori hanno estratto i feriti dai finestrini e dalle aperture praticate dai Vigili del Fuoco con le moto troncatrici. Molti testimoni avrebbero confermato agli inquirenti che l’autista del pullman ha disperatamente tentato di evitare l’impatto con il SUV, la cui manovra sarebbe stata descritta come “azzardata”: la persona al volante della Porsche Cayenne, un italiano di 38 anni residente in Svizzera, ha dichiarato di aver invaso la preferenziale allo scopo di evitare dei pedoni, ma alcune persone smentirebbero la tesi.

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Sarebbe stato verbalizzato il contributo di un testimone oculare, il quale avrebbe dichiarato che il fuoristrada voleva semplicemente superare il bus che viaggiava nella sua stessa direzione, invadendo la corsia preferenziale, e che nessun pedone aveva attraversato la strada. Nel tardo pomeriggio il 38enne è stato sentito dal Pubblico Ministero, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e lesioni aggravate plurime, anch’esse colpose. Sul posto è arrivata il sindaco Letizia Moratti, che ha parlato a lungo con gli inquirenti, i funzionari della Polizia Locale e con i soccorritori, ricevendo alcune proteste dalla folla che si era accalcata aldilà della striscia di delimitazione. Il vicesindaco Riccardo De Corato, ha detto che “non si tratta di insicurezza stradale, ma di indisciplina stradale. C’è una telecamera in piazza che potrebbe aver ripreso le fasi dell’incidente, ma è chiaro che la sicurezza non c’entra. Ripeto: è un caso di indisciplina stradale”. (ASAPS)

 

© asaps.it
Sabato, 16 Febbraio 2008
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