Nella foto
sopra, un’immagine poco edificante tratta dalla rete: un agente motociclista
porta con sé un bambino, senza casco. Nell’immagine sotto la pagina del sito
web del giornale ucraino “Izvestia”, citato dall’Ansa. (ASAPS) KIEV (UCRAINA), 11 febbraio 2008
– Il modo peggiore, a nostro avviso, di
incentivare le forze di polizia al controllo serrato e rigido delle regole
della circolazione stradale, è quello di prevedere un “bonus” per ogni
contravvenzione elevata. Spesso, anche nel nostro paese, si ritiene infatti
(sbagliando), che dalla contestazione di una violazione al codice della strada
– o più generalmente di qualsiasi norma amministrativa – derivi un guadagno
extra per l’accertatore. È purtroppo quanto sta accadendo – con fini diversi – in
Ucraina, dove il presidente Viktor Juščenko ha avallato alcuni giorni fa la
proposta avanzata dal primo ministro Julija Tymošenko di concedere un extra per
ogni multa staccata dal libretto agli operatori di polizia. Lo scopo è quello
di contrastare, con la mano morbida, il fenomeno della corruzione tra le divise
che lavorano sulla strada. La notizia, rilanciata dalla redazione esteri
dell’Ansa alcuni giorni fa, è ricca di particolari: l’equivalente di circa 6
euro e 50 centesimi per ogni SUV e di 10 euro e 60 centesimi per ogni auto di
lusso colte in flagrante violazione al codice stradale. Il ministro
dell’interno Iuri Lutshenko, noto in Ucraina col soprannome di “Terminator” per
la sua determinazione a combattere il malaffare nella pubblica amministrazione,
ha sguinzagliato i propri 007, scoprendo la vastità del fenomeno e redigendo un
rapporto completo di tariffario della mazzetta: invogliare un agente a
“soprassedere” sulle violazioni di un fuoristrada di lusso, ad esempio, “costa”
al trasgressore circa 3 euro, mentre chiudere un occhio sulla trasgressione del
conducente di un veicolo di prestigio, comporterebbe un obolo di circa 8 euro,
fatte ovviamente le debite proporzioni con la valuta locale, |
|
|
© asaps.it |