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Russia - Oltre 33mila vittime nel 2007, un migliaio delle quali sono bambini

Quasi 300mila feriti e numeri in crescita da genocidio
La politica di Putin, tolleranza zero per alcol e velocità, si scontra con la corruzione e una mentalità che fatica a cambiare

(ASAPS) MOSCA , 5 febbraio 2008 – La Federazione Russa è l’entità statale più grande del mondo, con confini che lambiscono Europa ed Asia e che tengono insieme oltre 17milioni di chilometri quadrati e 142milioni di abitanti. Un immenso reticolo di strade, la maggior parte delle quali male in arnese, attraversate in lungo ed in largo da milioni di veicoli che vanno letteralmente a pezzi. Uno scenario ideale per rappresentare la condizioni di grandissimo degrado nel quale versa la sicurezza stradale: nel 2007 gli incidenti stradali sono stati complessivamente 233.809, costati la vita a 33.308 persone, più di mille in più rispetto al 2006, con un bilancio altissimo pagato dai bambini. Secondo le statistiche diffuse nei giorni scorsi dall’agenzia Ria Novosti, che ha ripreso un bollettino del neonato dipartimento della Sicurezza Stradale istituito presso il ministero dell’Interno, il numero di bambini rimasti uccisi sulla strada supera la mille unità. Grave anche l’emergenza sul fronte dei feriti, risultati nel 2007 ben 292.206, molti dei quali con esiti invalidanti permanenti. Gli specialisti hanno stimato che 15.593 incidenti sono direttamente dipendenti all’alcol, mentre 43.645 hanno visto coinvolti, a vario titolo, i pedoni. Dunque, sembra che il nuovo codice della strada, approvato nel corso della sessione plenaria del Cremlino del 18 marzo 2007, non abbia sortito gli effetti sperati. Eppure lo sforzo di Putin era stato notevole, visto che il danno economico per la Russia, sul fronte della violenza stradale, è stimato attorno al 4% del PIL nazionale. A niente sono serviti dunque l’inasprimento delle sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza (15 giorni di carcere per chi tocca l’alcol prima di guidare, con una soglia legale dello 0%), e l’introduzione massiccia della tecnologia in materia di repressione, con l’equivalente di molti milioni di dollari già stanziati per l’allestimento di radar e telecamere di sorveglianza gestite dalla “Gosudarstvine avto inspeczia”, la polizia stradale appunto. Il problema maggiore, però, resta la corruzione dei poliziotti, pronti a chiudere un occhio in cambio di qualche rublo. (ASAPS)

© asaps.it
Martedì, 05 Febbraio 2008
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