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Notizie brevi 02/02/2008

Catania - MANGANELLI INAUGURA SCULTURA A MEMORIA DI FILIPPO RACITI


L’Isp.Filippo Raciti a destra nella foto

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La vedova Raciti



 

Una scultura alla memoria dell’ispettore Filippo Raciti, ucciso il 2 febbraio dell’anno scorso durante le violenze dei tifosi, e’ stata inaugurata questa mattina a Catania nel primo anniversario della morte. Alla cerimonia ha partecipato il capo della polizia, Antonio Manganelli, a fianco della vedova, Marisa Grasso, e della figlia di raciti, Fabiana. "E’ cambiato molto dopo quello che e’ successo a Catania. Siamo cambiati noi, siamo divenuti intolleranti alle manifestazioni di violenza nel mondo dello sport", ha affermato Manganelli.

"Un anno fa e’ morto Filippo Raciti, ucciso da mano criminale che ha dato sfogo a una furia assassina e una violenza inaudita". Lo ha detto il capo della polizia Antonio Manganelli nel discorso alla cerimonia per il primo anniversario della morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti a Catania. Manganelli ha usato parole molto dure e ha parlato di "dimensione spregievole in cui la teppaglia e’ riuscita ad esprimersi e di violenza operata da facinorosi in cui si sono infiltrate anche frange della criminalita’ organizzata e estremisti ideologici".

La vedova

«I miei sentimenti nei confronti di chi ha ucciso mio marito non sono cambiati: non c’è perdono» ha detto Marisa Grasso. «Mi piacerebbe - ha aggiunto la vedova dell’ispettore Raciti - un domani poterlo dire se vedessi del pentimento da parte degli assassini, ma questo fino ad oggi non è avvenuto e io non riesco assolutamente a perdonare». «Il sacrificio di mio marito - ha proseguito la vedova Raciti - è servito a fare aprire gli occhi, a fare riflettere. È un anno che giro scuole e parlo con i ragazzi e vedo che c’è tanta sensibilità».

Presenti alla cerimonia anche il sindaco, Umberto Scapagnini, il presidente della Provincia, Raffaele Lombardo, il questore, Michele Capomacchia e il prefetto, Giovanni Finazzo.

 

Sabato, 02 Febbraio 2008
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