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Notizie brevi 23/01/2008

Dopo i dati positivi degli incidenti del fine settimana del 2007 diffusi dall’Asaps si scatena la reazione contro la decisione della Comm. Trasporti della Camera di abolire il divieto di somministrazione degli alcolici alle 2

Pubblichiamo la rassegna stampa sull’argomento

Foto Coraggio

CORRIERE DELLA SERA

Discoteche
In commissione Trasporti: era inutile, puntiamo sulle pene
Camera, un blitz cancella il divieto di alcolici dopo le 2

Primo stop bipartisan. Giovanardi: grave errore

La norma era stata approvata tre mesi fa e chi la difende sospetta che si sia mossa la lobby dei locali notturni

ROMA — Il divieto per le discoteche di vendere alcolici dopo le due di notte era diventato legge appena tre mesi fa, ad ottobre, quando è stato convertito il decreto Bianchi-Amato sull’inasprimento delle pene per chi guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Ma adesso nel disegno di legge di riforma sulla sicurezza stradale, che ha ripreso dopo cinque mesi il cammino in Parlamento, è stato abolito. La commissione Trasporti della Camera all’unanimità ha approvato giovedì scorso il testo definitivo della riforma, e ha cancellato quel divieto che aveva fatto insorgere i gestori di discoteche. A Capodanno l’associazione che li raccoglie ne aveva chiesto la moratoria fino a Carnevale.

Dunque tutto cambia, tre mesi dopo. La cosa sembrava passata in sordina, anche se per il momento quel divieto resta in vigore, perché il testo dovrà passare all’esame dell’aula e, se approvato, spedito al voto in Senato. Ma non è sfuggito a Carlo Giovanardi, deputato dell’Udc. «Hanno votato tutti per abolire il divieto? Anche il centrodestra e il mio partito? Lo considero sbagliato — dice —. I dati diffusi dal ministero tra ottobre e dicembre hanno mostrato un calo degli incidenti stradali notturni, rispetto allo stesso periodo del 2006, del 30,4% e delle vittime al di sotto dei 30 anni del 28%. Non si modificano norme che hanno ottenuto questi effetti, semmai si ampliano perché hanno ragione le discoteche quando dicono che non è giusto che il divieto valga solo per loro: io proporrò di estenderlo a bar, pub, chioschi».

L’errore più grande, secondo Giovanardi, è di «aver approvato la norma ad ottobre e di aver poi cambiato idea in soli tre mesi. Come può un Parlamento dare un tale devastante messaggio ai giovani? Evidentemente le proteste della lobby dei discotecari hanno sortito il loro effetto».

In commissione Trasporti, tuttavia, pensano che quel divieto, di fatto aggirato, non incida sul calo degli incidenti notturni e della mortalità, ma che a fare la grossa parte è stato l’aumento considerevole dei controlli per le strade e davanti alle discoteche. Da appena 200 mila del 2006 a oltre 800 mila nel 2007. E se dal ministero si fa intendere che, comunque, il ministro Alessandro Bianchi non era sfavorevole a quel divieto, e da parte sua non lo avrebbe abolito, dalla commissione Trasporti arrivano altre considerazioni: si è voluto puntare sulle pene, ancora più severe rispetto al decreto convertito in legge ad ottobre, con arresto fino a sei mesi per i casi più gravi e sospensione della patente fino a 6 anni. E sulla reintroduzione del cosiddetto «foglio rosa» per i sedicenni, che faciliterebbe la pratica, prima di arrivare alla patente, diminuendo gli incidenti come dimostrano i casi di Francia e Olanda. Il minorenne però dovrà aver preso il patentino, fatto 20 ore di corso pratico di guida, e avere al fianco un tutor, anche un genitore, con dieci anni di patente.

Mariolina Iossa


CORRIERE DELLA SERA

Il firmatario del provvedimento
«L’ho creato io, non va» L’onorevole ci ripensa

ROMA — È stato Silvano Moffa a firmare l’emendamento che ad ottobre introdusse il divieto di vendita degli alcolici dopo le due di notte in discoteca. Giovedì, d’accordo con maggioranza e opposizione, ha cambiato idea. Perché? «Dalla relazione del ministro — risponde Moffa — e dai dati che ci ha fornito s’è visto che il calo di incidenti e morti è dovuto soprattutto all’aumento dei controlli. Quel divieto viene aggirato in mille modi, i giovani escono dalle discoteche per comprare alcolici oppure se li portano da casa». Non c’è segnale negativo per i ragazzi, secondo Moffa. «Inutile proibire se non serve a nulla, meglio trovare altri strumenti. Quel decreto fu approvato sull’onda dell’emergenza ma qui stiamo parlando di una legge complessiva. Abbiamo preferito puntare su prevenzione, formazione e pene più severe». «Non escludo che ci possano essere state pressioni — conclude — ma in Commissione s’è discusso molto. Io poi in discoteca non ci vado mai».

M. Io.


LA REPUBBLICA

Quelle norme a rischio sugli ubriachi al volante

Carla Mariani Portioli

Ass. Europea Vittime della strada

La norma che ha introdotto maggiori sanzioni per la guida in stato di ebbrezza e, in alcuni locali notturni, il divieto di somministrazione di bevande alcoliche dopo le 2 di notte, sta producendo eccellenti risultati. Da quando è entrata in vigore, le morti notturne sulle nostre strade sono calate del 30,4 per cento: un dato straordinario.
A quanto pare ai nostri parlamentari questo non interessa. Hanno dato ascolto ai gestori dei locali notturni che lamentano un calo degli affari. La Commissione Trasporti di Montecitorio, all’unanimità, ha deliberato una bozza di riforma che tende a cancellare tutto questo.

A fronte di risultati tanto straordinari, se correzione andava portata, ci si attendeva che si estendesse il divieto di vendita di alcol dopo le 2 di notte a tutti i rivenditori.
Invece si vuole togliere il divieto anche nelle discoteche, per tutelare il portafoglio di qualcuno, a danno della salute della sicurezza dei nostri giovani. 
I rappresentanti dei locali notturni hanno già dichiarato, entusiasti: “le modifiche approvate dalla commissione parlamentare recepiscono integralmente la nostra posizione”.


TRENTINO – GAZZETTA DI REGGIO – LA GAZZETTA DI MODENA – LA PROVINCIA PAVESE (*)

«La lobby delle discoteche»

La denuncia di Giovanardi: cancellato in commissione alla Camera il divieto di vendere alcolici dopo le due di notte

BOLOGNA. Rischia di essere cancellato il divieto di vendita di alcolici in discoteca dopo le due di notte, divieto che aveva ridotto sensibilmente gli incidenti stradali notturni causati dai giovani dopo la discoteca. Lo denuncia il deputato Udc Carlo Giovanardi (nella foto).

 La norma, stando ai numeri, aveva funzionato, facendo scendere - nei suoi primi tre mesi di applicazione - i morti in incidenti stradali notturni nel 30,4%, le vittime con meno di 30 anni del 27,9%. Percentuali che, nelle prime due settimane 2008, se confrontate col 2007, crollavano: -46% e -50%. Ebbene, il divieto di vendita di alcolici in discoteca dopo le due di notte, è stato abolito in sede di Commissione Trasporti della Camera. Giovanarha già annunciato un emendamento per reintrodurre il divieto ed estenderlo agli altri locali pubblici.
I dati sugli incidenti li ha forniti l’Asaps (Associazione amici polizia stradale) elaborando quelli del ministero dell’Interno. Le tabelle fornite parlano chiaro: confrontando il periodo ottobre-dicembre 2006 con l’omologo del 2007, gli incidenti mortali sono passati da 405 a 319, i morti da 457 a 344, di cui gli under 30 da 190 a 137 (53 vittime in meno, il 27,9%). Gli impatti notturni, dalle 22 alle 6, con esito mortale sono passati da 171 a 119. Esaminando le prime due settimane di gennaio (paragonandole con le omologhe 2007), ci sono otto incidenti mortali in meno (-16,3%), 14 deceduti in meno (-24,5%), di cui appunto 13 ’under 30’ in meno (-50%). I morti in incidenti stradali notturni sono stati il 46% in meno. Numeri che hanno fatto dire a Giovanardi, che ha tenuto una conferenza stampa con Giordano Biserni, presidente Asaps, di essere «sconcertato» per l’abolizione, tramite un emendamento approvato giovedì scorso all’unanimità dalla IX Commissione ai Trasporti, del divieto di somministrazione dopo le due. Una abrogazione che, per il deputato, è anche dovuta all’azione di lobbismo che gli esercenti di discoteche hanno fatto negli ultimi mesi. Ora, ha spiegato, sulla questione dovranno esprimere un parere le altre commissioni interessate. Poi la questione tornerà al Parlamento. E Giovanardi oltre a reintrodurre il divieto, mira ad estenderlo a tutti i locali pubblici.

(*) Nota: IL TIRRENO ha pubblicato questo stesso articolo, a titolo “Via libera agli alcolici di notte”.


LEGGO

Le discoteche potranno tornare a vendere alcol dopo le due di notte

BOLOGNA - Le discoteche potranno tornare a vendere alcol dopo le due di notte. Il divieto è stato abolito in commissione Trasporti della Camera. La norma funzionava secondo i dati resi noti dall’Asaps. In dodici mesi i morti negli incidenti stradali notturni sono scesi del 46% e le vittime, con meno di 30 anni, sono calate del 50%.


ANSA

UBRIACHI ALLA GUIDA; GIOVANARDI, ABOLITO DIVIETO DISCOTECHE

(ANSA) - Bologna, 21 gen - Una norma che, stando ai numeri, aveva funzionato, facendo scendere - nei suoi primi tre mesi di applicazione - i morti in incidenti stradali notturni nel 30,4%, le vittime con meno di 30 anni del 27,9%. Percentuali che, nelle prime due settimane 2008, se confrontate col 2007, crollavano: -46% e -50%. Ebbene, quella norma, cioe’ il divieto di vendita di alcolici in discoteca dopo le due di notte, e’ stato abolito in sede di commissione trasporti della camera. Lo denuncia il deputato Udc Carlo Giovanardi, che ha gia’ annunciato un emendamento per reintrodurre il divieto ed estenderlo agli altri locali pubblici. I dati sugli incidenti li ha forniti l’Asaps (associazione amici polizia stradale) elaborando quelli del ministero

dell’interno. Le tabelle fornite parlano chiaro: confrontando il periodo ottobre-dicembre 2006 con l’omologo del 2007, gli incidenti mortali sono passati da 405 a 319, i morti da 457 a 344, di cui gli under 30 da 190 a 137 (53 vittime in meno, il 27,9%). Gli impatti notturni, dalle 22 alle 6, con esito mortale sono passati da 171 a 119. Esaminando le prime due settimane di gennaio (paragonandole con le omologhe 2007), ci sono otto incidenti mortali in meno (-16,3%), 14 deceduti in meno (-24,5%), di cui appunto 13 ’under 30’ in meno (-50%). I morti in incidenti stradali notturni sono stati il 46% in meno. Numeri che hanno fatto dire a Giovanardi, che ha tenuto una conferenza stampa con Giordano Biserni, presidente Asaps, di essere "sconcertato" per l’abolizione, tramite un emendamento approvato giovedi’ scorso all’unanimita’ dalla IX commissione ai trasporti, del divieto di somministrazione dopo le due. Una abrogazione che, per il deputato, e’ anche dovuta all’azione di lobbismo che gli esercenti di discoteche hanno fatto negli ultimi mesi. Ora, ha spiegato, sulla questione dovranno esprimere un parere le altre commissioni interessate. Poi la questione tornera’ al parlamento. E Giovanardi ha gia’ pronto il nuovo emendamento da presentare alle camera, che oltre a ’reintrodurre il divieto, mira ad estenderlo a tutti i locali pubblici. (ansa).


AGI

SICUREZZA STRADALE: ASAPS, SALTA DIVIETO ALCOLICI DOPO LE 2

(AGI) - Roma, 21 gen. - "Retromarcia" sugli alcolici in vista: presso la Commissione Trasporti della Camera, in sede di discussione della riforma del Codice della strada, "è stata deliberata una modifica con la quale in sostanza si elimina il divieto di somministrazione alle 2 di notte, varato nell’ottobre scorso con la legge numero 160". A denunciarlo e’ Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’Associazione amici sostenitori della polizia stradale, secondo cui "se qualcuno pensava dai avere gia’ vinto questa importante battaglia si sbagliava: la potente lobby dei produttori e dei venditori ha prontamente reagito e ha trovato sponda in un gruppo di parlamentari riuscendo ad ottenere un importante risultato".

Eppure, sottolinea Biserni, "dopo quella legge, ovviamente anche grazie all’intensificazione dei controlli con gli etilometri da parte della forze di polizia, in soli tre mesi gli incidenti del fine settimana sono calati del 14,9%, i morti del 24,7% (fra i giovani sotto i 30 anni - 27,9%), i feriti del 16,3%. Negli incidenti notturni del fine settimana, cioè dalle 22 alle 6, proprio a cavallo del divieto, le vittime sono state ben 52 in meno rispetto all’anno scorso, pari al -30,4%. "Certo - ammette il presidente dell’Asaps - qualcuno potrà dire che il divieto e’ parziale in quanto riguarda solo i locali di pubblico intrattenimento e spettacolo. Bene, estendiamolo allora a tutti i locali. Non si continui con la storia che poi i giovani si portano gli alcolici da casa, o li comprano nei negozi: forse lo faranno 3-4 ragazzi su 10, gli altri si limiteranno a bere meno e i risultati si vedono". "Non capiamo - rincara la dose Biserni - come un Paese che ha dato prova di forte caratura civica, accettando serenamente il divieto di fumare in tutti i locali pubblici, non possa accettare un divieto di somministrazione degli alcolici dopo le 2 di notte. Non sara’ perche’ nessuno produce sigarette in Italia, mentre e’ importante la produzione di alcolici? Non solo: i sondaggi dicono che la stragrande maggioranza degli italiani e’ favorevole al provvedimento che limita alle 2 la somministrazione di alcolici: possibile che una minoranza di titolari di interessi economici ottenga tanta attenzione nel nostro Parlamento? Ci rendiamo conto che i positivi risultati raggiunti non possono essere stati merito solo di quella misura che limita l’orario per la somministrazione, ma quelle elencate sono cifre con le quali si devono fare i conti, se tutti (politici compresi) teniamo veramente alla salvaguardia della vita di tanti giovani sulle strade". (AGI)


DIREGIOVANI.IT

Sicurezza strade. Stop divieto alcol dopo le 2, ira di Giovanardi

(DIRE) Bologna, 21 gen. - Una cosa che "non sta né in cielo, né in terra". Carlo Giovanardi (Udc) giudica così l’emendamento approvato giovedì scorso dalla commissione Trasporti della Camera che cancella il recente divieto per le discoteche di somministrare alcolici dopo le due di notte. L’annuncio in una conferenza stampa convocata a Bologna, nel cuore della regione dei locali da ballo. La legge 160 è entrata in vigore il 2 ottobre 2007, e proprio "negli ultimi tre mesi dell’anno - commenta Giovanardi - si è ridotto di un terzo il numero dei giovani morti" sulla strade nei fine settimana. Questo dimostra "le stragi del sabato sera non sono una maledizione divina, ma qualcosa a cui si può porre rimedio". Nonostante, precisa l’ex ministro, la norma sia "monca, perché vale per i locali da ballo ma non per pub, bar e chioschi".

Il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi (in quota Pdci), riporta Giovanardi, "mi aveva assicurato che la norma sarebbe stata estesa agli altri locali". E invece, rischia di sparire del tutto a causa di un emendamento, come sottolinea Giovanardi, "approvato con il parere favorevole di Bianchi e all’unanimità". Quindi, però, anche dall’udc Mario Tassone. "Cosa diciamo ai giovani - si chiede Giovanardi - che il Parlamento ha scherzato?". Evidentemente le proteste dei gestori delle discoteche (l’ex ministro parla di una vera e propria "lobby") hanno funzionato. Il Silb "a parole è sempre favorevole alle limitazioni sugli alcolici, poi quando arriva un vero decreto fanno fuoco e fiamme per contrastarlo".

Al fianco di Giovanardi c’è Giordano Biserni, presidente dell’associazione Sostenitori e amici della Polizia stradale. "Non capisco come in Italia - commenta Biserni - si sia adottato in maniera così puntuale e precisa il divieto di fumo nei locali pubblici, ma non si riesce a vietare di somministrare alcolici dopo le due". Biserni prova a rispondersi da solo: "In Italia, evidentemente, non c’è nessuno che produce sigarette". L’emendamento dovrà ora essere discusso in altre otto commissioni, prima di approdare in Aula. Giovanardi nel frattempo annuncia l’intenzione di "richiamare il Parlamento al proprio senso di responsabilità" e di proporre un emendamento che non solo salvi la norma anti-alcolici, ma la estenda "a tutti i locali che svolgono attività in luogo pubblico o aperto al pubblico".

http://www.diregiovani.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=7833


Quotidiano.net

IN COMMISSIONE DELLA CAMERA
Alcol, dietrofront sul divieto notturno
Dure reazioni dopo il via libera allo stralcio della norma. La rabbia di Giovanardi: "E’ assurdo, si sono mosse le solite lobby"
ROMA, 21 gennaio 2008 - DUE NUMERI: 113 e 53. Il primo: 113. Sono i morti in meno sulle strade italiane nei fine settimana dell’ultimo trimestre del 2007 confrontati a quelli del 2006.
Il secondo: 53. Sono gli under 30 anni, cioè i ragazzi, che si sono salvati, sempre rispetto all’anno precedente.
Parliamo dell’ultimo trimestre e c’è un motivo ben preciso: il 4 ottobre scorso è infatti entrata in vigore la legge che vieta la vendita di bevande alcoliche nei locali pubblici di intattenimento. Magari sarà solo un caso, ma dai dati riuniti con precisione dall’Asaps e confrontati con polizia e carabinieri, il risultato è comunque sbalorditivo: in 12 week end — magari con un po’ più di ballo e un po’ meno sballo — sono state salvate tre persone al giorno.
VORREMMO che questi numeri fossero studiati con grande attenzione anche dai nostri politici, che invece stanno preparando un clamoroso controblitz. Giovedì scorso — senza enfasi e senza grandi comunicazioni — la commissione Trasporti della Camera ha infatti approvato un emendamento che elimina il no-alcol.

ORA IL TESTO dovrà andare all’esame di Camera e Senato, ma la svolta è dietro l’angolo tanto che i gestori delle discoteche cominciano a cantare vittoria. «Non è mettendo lo stop all’alcol che si risolve il problema della sicurezza stradale» ripete da una vita Antonio Flamini, vicepresidente del Silb, sindacato locali da ballo. I dati che vi proponiamo lo smentiscono però clamorosamente.
Carlo Giovanardi, ex ministro e parlamentare dell’Udc, è sul piede di guerra. «Io quella legge la voglio cambiare — dice — ma per vietare a qualunque locale, anche ai circoli privati, di dare da bere dopo le due di notte. Se uno vuole ubriacarsi alle 4 del mattino, lo faccia a casa sua».
GIOVANARDI È infuriato. Per oggi, in fretta e furia, ha organizzato una conferenza stampa a Bologna, insieme a Giordano Biserni, presidente Asaps. «Si sono mosse le solite lobby — aggiunge — ma mi meraviglio che i miei colleghi di fronte a tante vite salvate da quella norma, si inchinino a certe assurde pressioni».

di Massimo Pandolfi e Manuel Spadazzi


Da Gazzettino.it

Da una parte c’è chi parla di "controriforma" ...

Da una parte c’è chi parla di "controriforma" e di "retromarcia per accontentare le lobby dei produttori e dei venditori di alcolici"; dall’altra, e sono soprattutto i gestori delle discoteche, ci si rallegra per un primo passo avanti contro la "discriminazione" nei confronti dei loro locali. Insomma, guelfi e ghibellini. Ma il caso sollevato dal deputato Udc, Carlo Giovanardi, è di quelli che fanno discutere. In una conferenza stampa, insieme a Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’associazione sostenitori e amici della Polizia stradale, l’esponente Udc ha puntato il dito contro la recente decisione della commissione Trasporti della Camera che ha abolito il divieto di vendita di alcolici in discoteca dopo le due di notte.
Una norma che, secondo l’ex ministro e l’Asaps, ha ridotto con percentuali di rilievo innanzitutto il numero degli incidenti stradali dovuti allo stato d’ebbrezza dei guidatori nel cuore della notte, ma in particolare ha dimezzato il percentuale di decessi e di persone ferite coinvolte. Un provvedimento che, stando ai numeri, ha funzionato egregiamente, facendo scendere - nei suoi primi tre mesi di applicazione - i morti in incidenti stradali notturni nel 30.4 per cento, le vittime con meno di 30 anni del 27,9. Dati che, nelle prime due settimane 2008, se confrontate col 2007, hanno fatto registrare una diminuzione più che consistente rispettivamente meno 46 per cento e meno 50 per cento. Infatti confrontando il periodo ottobre-dicembre 2006 con l’omologo del 2007, gli incidenti mortali in Italia sono passati da 405 a 319, i morti da 457 a 344, di cui gli under 30 da 190 a 137 (53 vittime in meno, il 27,9\%). Gli impatti notturni, dalle 22 alle 6, con esito mortale sono passati da 171 a 119. Esaminando le prime due settimane di gennaio (paragonandole con le omologhe 2007), ci sono otto incidenti mortali in meno (-16,3\%), 14 deceduti in meno (-24,5\%), di cui appunto 13 «under 30» in meno (-50\%). I morti in incidenti stradali notturni sono stati il 46\% in meno.
«Sono dati incontrovertibili - sbotta Giovanardi - Tutto quello che è stato fatto in questi mesi rischia di essere messo in discussione. Siamo di fronte a percentuali che la dicono lunga. A questo punto, come si fa a voler abolire questa norma? Questo provvedimento va difeso, anzi, va ampliato in modo che il divieto di somministrazione di alcolici dopo le due non sia solo rivolto alle discoteche, ma anche a bar e ristoranti. La volontà di abolire questa norma è sbagliata dal punto di vista culturale e assolutamente in contrasto con la bontà dei risultati raggiunti in questi mesi. Certo, oltre a questo, il merito va anche alle forze dell’ordine e ai controlli costanti, ma il "mix" tra norma e azione ha funzionato abbondantemente». L’iter parlamentare, comunque, sarà lungo: l’abolizione in commissione Trasporti è solo un primo passaggio. «Ognuno si dovrà prendere le proprie responsabilità - tuona ancora Giovanardi - nelle sedi opportune».Sulla stessa lunghezza d’onda Giordano Biserni: «Perché modificare un provvedimento che tutti hanno visto con favore? Non posso nascondere che, di fronte a questi dati così eclatanti, l’abolizione del divieto ci ha sorpreso non poco e ci ha anche particolarmente amareggiato. Purtroppo ci rendiamo conto che si sta mettendo in atto un vera e propria "controriforma" che andrà a colpire tutti quanti. Anche per noi si dovrebbe fare il contrario: tutti i locali, compresi bar e ristoranti, dovrebbero vedersi recapitare il divieto di somministrazione di alcolici dopo le due di mattina. Perché mai un Paese all’avanguardia nella lotta al fumo e che, negli anni ha deciso di eliminarlo da tutti i locali pubblici, non riesce a far limitare la somministrazione di alcol? Certo, in Italia non ci sono fabbricanti di sigarette, ma tanti produttori di alcolici...».
E sulla polemica interviene anche Diego Cancian, consigliere regionale di Progetto Nordest che è stato tra i promotori della norma inserita nella legge quadro sul commercio veneto emanata sul finire del 2007 che tra l’altro prevedeva l’estensione del divieto alla somministrazione di bevande alcoliche non solo alle discoteche, ma anche a bar, ristoranti e pub. «Purtroppo - spiega Cancian allargando le braccia - questa parte della normativa è al momento bloccata perché fa fede quella nazionale. Di conseguenza, nonostante sia giudicata positiva da un ampio schieramento politico, non è in vigore. É come se fosse parcheggiata in un limbo in attesa che Roma decida il da farsi. Se l’iter dell’abolizione procederà in sede nazionale, allora sì che potrà alla fin fine entrare in azione da noi nel Veneto. Non ci resta che attendere e sperare che le forze politiche "amplino" la norma anziché ridurre la sua efficacia. Altrimenti al Veneto non resterà che andare avanti per la propria strada».

Paolo Navarro Dina


© asaps.it
Mercoledì, 23 Gennaio 2008
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