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News 08/12/2007

Far West a Cremona - Sparatoria nella notte tra due Carabinieri e quattro rapinatori, tutti stranieri

Uccisi due malviventi, feriti al petto i militari, arrestati i due complici. La fuga era cominciata a Treviglio, dopo l’assalto ad una discoteca

L’incrocio dove è avvenuta la sparatoria (foto tratte da Il Giornale)

(ASAPS) SERGNANO (CREMONA), 08 dicembre 2007 – Avevano rapinato a mano armata i clienti di una discoteca di Treviglio, fuggendo a bordo di una BMW. Una gazzella del Nucleo Radiomobile si è messa sulle loro tracce e sul filo del confine delle province di Bergamo e Cremona i militari hanno intercettato attorno alle 5,50 del mattino una macchina che corrispondeva alla nota di ricerca. I Carabinieri hanno intimato l’alt e l’auto si è fermata: un particolare che non ha ingannato i due operatori dell’Arma e che hanno invece tenuto altissima la soglia di attenzione. I quattro occupanti sono stati invitati a scendere, e mentre un carabiniere li teneva sotto strettissima sorveglianza, il capo pattuglia si è avvicinato per chiedere i documenti e procedere al controllo, mentre un’auto di rinforzo era già in arrivo. È a questo punto che uno dei quattro sospetti ha estratto una pistola ed ha aperto il fuoco: la risposta dei carabinieri è stata fulminea e precisa, con due dei rapinatori caduti a terra uccisi, un marocchino ed un kosovaro, ed altri due, un turco ed un albanese, che hanno tentato la fuga a piedi, "ma hanno trovato lungo il loro percorso un’auto di cacciatori armati di fucili che hanno sbarrato loro la strada - ha spiegato il procuratore di Crema, Benito Melchionna - A questo punto i due si sono arresi e i carabinieri hanno potuto ammanettarli". Il magistrato ha fatto sapere che i due militari verranno indagati per omicidio, "ma è un atto d’ufficio, puramente dovuto: questo è un caso palese di uso legittimo delle armi, e quello dei due carabinieri è un comportamento eroico". I militari sono stati entrambi feriti al petto, segno che chi aveva loro sparato intendeva uccidere, ma sembra che indossassero il giubbotto antiproiettile e le loro condizioni non destano alcun timore tra i medici che li hanno ricoverati sotto osservazione: si tratta del maresciallo Francesco Ferro e dell’appuntato Pasquale Busto. Sul posto sono giunte poi numerose pattuglie, che hanno isolato la zona e soccorso i colleghi: nella Bmw usata dai rapinatori sono stati trovati passamontagna, guanti in lattice, coltelli ed arnesi da scasso, oltre a 10 dosi di cocaina. A Francesco e Pasquale, ma anche ai due "civili" intervenuti in loro aiuto, va la riconoscenza della nostra associazione e quella di tutto il Paese. È stata un’operazione da manuale, la loro, che dimostra quanto “la strada” abbia bisogno di essere controllata e quanto rischioso possa essere indossare una divisa per proteggere la collettività. Per fortuna i due coraggiosi Carabinieri indossavano il giubbotto: una lezione per tutti coloro che, in qualche modo, lo lasciano sempre nel bagagliaio della pattuglia. (ASAPS)

Sabato, 08 Dicembre 2007
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