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Notizie brevi 07/11/2007

Sicurezza stradale, la lezione di Giovanni

Pubblicato su Youtube l’adattamento video ad un’ordinaria testimonianza di violenza stradale: la storia di una ragazza morente, vittima dell’ubriachezza passiva



(ASAPS) 7 novembre 2007 – Ci siamo purtroppo abituati alle catene nemmeno troppo virtuali che riempiono della cosiddetta “spam” le nostre caselle di posta elettronica. Infastiditi per l’arrivo di un messaggio indesiderato, terrorizzati per la presenza di qualche virus capace d’infettare la memoria del nostro PC, ci affrettiamo a cestinarlo. Così, la storia di quella ragazza che raccontava la propria morte, provocata da un ubriaco alla guida dopo lei aveva fatto di tutto per non bere, aveva finito col passare inosservata. Qualcuno aveva replicato che si trattava di una bufala, ma chi la l’aveva letta era rimasto comunque colpito. Alcuni giorni fa, in redazione, è arrivata la mail di Giovanni, con il link ad un video di Youtbue. Lo apriamo e ritroviamo la storia. È diversa, vederla così. L’attenzione torna sulla vicenda ed il ritmo della struggente musica che accompagna le immagini scrollano di dosso l’indifferenza cresciuta a ritmo di spam. È il video che Giovanni Spano’, un ragazzo romano di 26 anni, ha realizzato e pubblicato su Youtube. Giovanni, che col computer ha molta dimestichezza (è perito informatico), ha realizzato molti altri video del genere, in tutto 13, tutti connotati da una forte motivazione sociale, tutti pubblicati sul portale più comunicativo del mondo, Youtube, e sul proprio blog (http://80giovanni80.spaces.live.com/). La sua sensibilità alle tematiche della sicurezza e della violenza che ogni giorno ed ogni notte si consumano sulle strade, lo toccano, e si vede. (ASAPS)



Divertirsi in modo sano, essendo sicuri di ritornare a casa e il giorno dopo ricordarsi tutto!!!

Inizio col dire che sono felicissimo che la mia richiesta sia stata accolta dalla vostra redazione, avete realizzato il mio sogno quello di creare un video che oltre a dare emozione possa sensibilizzare le persone che lo vedono, toccando un tema importante come quello del sabato sera e delle stragi che si vedono sulle strade. Mi chiamo Giovanni Spanò, vi scrivo da Roma, ho 26 anni e come dicono tutti ho la passione che brucia dentro, la voglia di stupire, provocare, credo nelle emozioni, piace regalarle anche senza ricevere nulla in cambio, perché non tutti sono in grado di ricambiare o per lo meno non sanno arrivare forte come faccio io. Non pretendo la stessa intensità, quello che mi preme è che siano stimolati, portarli a pensare, riflettere…questo lo faccio da sempre semplicemente dialogando, scrivendo testi, scrivendo canzoni e facendo video su temi importanti come questo. Vivendo a Roma, il sabato soprattutto, ma ormai anche nelle notti in mezzo alla settimana, se ne vedono di tutti i colori. Rimango scioccato da gente che parte da casa dicendo questo: “Questa notte voglio ubriacarmi fino al collasso”…cioè c’è gente che parte da casa con l’intento, come si dice in gergo giovanile, di “sballarsi”. Ragazzi e ragazze ubriache che collassano fuori dai locali o nei bagni, persone portate alla spalla fino alla macchina, gente che fa miscugli con droghe più o meno pesanti. Non c’è età si passa dai 18enni ai più grandi. La cosa grave è che queste persone arrivano a volte nei locali, già avendo bevuto o in ristoranti o in pub, e che usciti dal locale continuano a farlo, con alcolici comprati in ipermercati già dal pomeriggio. Tutto questo da sommare alla notte, quindi visibilità ridotta, e soprattutto quello che alcool e droghe creano nel nostro corpo. Riduzione di riflessi, mancanza di lucidità, inconsapevolezza del pericolo, voglia di andare al limite quasi incapaci di saperne la fine.
Mi chiedo perché uscire una notte per divertirsi, tornare a casa e il giorno dopo non ricordarsi quello che si è fatto o ricordare una parte della serata? Questo soprattutto per le ragazze, perché bere e drogarsi, e rischiare di subire abusi da persone malvagie, che vivono su queste cose.
Storia che ho ascoltato con le mie orecchie e che mi ha messo brividi, di una ragazza che frequentava le discoteche e che una sera, invogliata da un ragazzo compiacente, ha alzato troppo il gomito, è stata portata fuori e violentata, messa incinta e lasciata a terra nel parcheggio del locale. La cosa che mette i brividi è che lei non ricordava nulla di tutto questo… nulla, nemmeno il suo viso o se era stato quel tizio con il quale aveva bevuto tutta la serata. Un’altra categoria di ragazzi lo fa perché cosi dice di perdere i freni inibitori ed essere più brillante, abbattere la barriera della timidezza, non pensando che così facendo nascondono dietro l’alcool i propri limiti e paure che piuttosto andrebbero affrontate e lucidi di testa.
Ci sono tantissime categorie che lo fanno o per un problema o per un altro, potrei stare ore a descrivere tutti i casi, ma mi fermo spiegando il perché del mio video. La mia creazione nasce dalla rabbia per tutte quelle persone che si mettono al volante parzialmente o totalmente ubriache e comunque in condizioni fisiche alterate; persone incoscienti che mettono a repentaglio il dono più bello che hanno ricevuto, la propria vita…e oltre la loro mettono a repentaglio anche quella degli altri. Ragazzi che hanno una vita davanti, che lasciano famigliari che li amano e che soffriranno per tutta la vita, lasciano amici con i quali potevano vivere mille esperienze, lasciano il proprio amore, lasciano i propri sogni…lasciano sulle strade la propria vita!!!
Ho molta paura perché più si va avanti e più le cose peggiorano. Non ditemi che sono pessimista, magari lo fossi, mi prenderei volentieri questo appellativo, il problema è che sono realista e descrivo la società che gira intorno a me e che vedo con i miei occhi. Come risolvere il problema o per lo meno come limitarlo?
Questi sono i punti che ho tirato fuori per la mia piccola esperienza:

- Credo che si debba crescere culturalmente a livello di società con corsi fin dai primi anni di scuola;
- avvicinare i giovani nelle scuole e nelle università con corsi sulla guida sicura e sui pericoli che la guida di un veicolo porta;
- cercare di migliorare le strade dove sono presenti voragini e dossi impercettibili di notte;
- aumentare la luminosità di molte strade, soprattutto in periferia;
- migliorare e rendere più visibile la segnaletica verticale e orizzontale;
- obbligare i locali ad abbassare il tasso alcolico delle bevande servite;
- obbligare i giovani che frequentano i locali ad una sola consumazione alcolica il resto analcolico;
- più controlli nei locali per evitare spaccio di sostanze illecite (droghe e “pasticche”);
- imporre allo staff dei locali di controllare all’uscita il tasso alcolico delle persone e comunicarlo a titolo informativo mettendoli in guardia sui rischi che corrono mettendosi alla guida;
- aumentare i posti di blocco soprattutto nelle zone dove sono concentrati i locali;
- 
spronare i genitori a riprendere il loro ruolo, a parlare ai propri figli, e sottolineo a “parlare”, non a vietare; il dialogo è importante, imporre il loro intento non serve a molto otterrebbero il risultato opposto;
- sensibilizzare la società con spot e messaggi su tutti i mass-media, piuttosto che vedere sempre i soliti marchi sponsorizzati mille volte al giorno;
- 
usare il pugno di ferro con tutte le persone che infrangono le regole; secondo voi è giusto che una persona che si ubriaca e rischia di creare la morte di un individuo se la cavi con tre mesi di carcere, multa e ritiro della patente?

Molte persone l’ hanno fatta franca, ora sono di nuovo alla guida come se non fosse successo nulla, ma hanno lasciato un vuoto immenso a famiglie che ogni giorno piangono i propri cari. Chiedo a tutte le persone, soprattutto i ragazzi, di vedere il video e crescere a livello mentale, perché ubriacarsi non serve a nulla, reca solo danno al fisico e serve a renderci solo più deboli, vulnerabili e immaturi agli occhi degli altri. Bisogna crescere come società, a livello politico e istituzionale, crescere tutti insiemi seguendo un unico fine, un unico obiettivo, quello di potersi divertire in modo sano, essendo sicuri di ritornare a casa e il giorno dopo ricordarsi tutto!!

Giovanni Spanò


© asaps.it
Mercoledì, 07 Novembre 2007
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