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Notizie brevi 06/11/2007

Abuso di alcol: due nuove guide per genitori e ragazzi

31/10/2007 
Bere sotto i 16 anni può produrre nei ragazzi effetti sul sistema nervoso centrale e più in generale sull’intero organismo. Non esiste una quantità "sicura" per il consumo di alcol, si può parlare solo di quantità a basso rischio e che i rischi esistono per qualunque livello di consumo.
Durante l’adolescenza l’uso di alcol è visto come un rituale che crea legami, che permette di avere interazioni più distese e di sentirsi adulti. L’abuso di alcol può essere la spia di condizioni psicopatologiche sottostanti e proibire semplicemente a un adolescente di assumere bevande alcoliche può avere un effetto contrario a quello voluto perché a questa età tutto è soggetto a critica e visto come un’esagerazione.
Sono questi alcuni dei consigli e informazioni contenuti nella doppia guida, per genitori e ragazzi, sull’abuso di alcol realizzata dai medici dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma.
Bere cinque o più bevande alcoliche in un’unica occasione, lontano dai pasti, in genere nel fine settimana, con lo scopo di sentirsi più disinvolti e più sicuri di sé, o binge drinking, è infatti un nuovo stile di consumo che sta diventando sempre più popolare tra i giovani ed è in crescita secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
La guida offre ai genitori anche suggerimenti su come riconoscere i segnali di allarme e come affrontare la questione con i figli. Ad esempio, suggerisce la guida, si può discutere con loro sulle etichette delle bevande che li attirano, spiegare cos’è la gradazione alcolica, in modo da responsabilizzarli e farli sentire complici.

Abuso di alcol: cosa i genitori dovrebbero sapere

a cura della Dott.ssa Valeria Zanna del Dipartimento di Neuroscienze - Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile

Che cos’è l’alcol?

L’alcol è una sostanza tossica e potenzialmente cancerogena, che può creare una dipendenza elevata ed esporre le persone che bevono a rischi, anche dopo un singolo episodio di consumo: qualsiasi organo o apparato del corpo può essere quindi sede di un danno da alcol.

Quali sono gli effetti immediati e futuri del consumo precoce di alcol?

Bisogna distinguere gli effetti esercitati dall’etanolo sul S.N.C. (Sistema nervoso centrale) da quelli esercitati più in generale sull’intero organismo. Le principali patologie extraneurali alcol-correlate interessano prevalentemente l’apparato digerente: le mucose del tubo digerente divengono distrofiche ed inefficienti conducendo a malassorbimento, sanguinamenti e processi displastici. Danno epatico di differente gravità e progressivamente irreversibile compare nella quasi totalità degli alcolisti: steatosi, epatopatia, acuta e cronica, cirrosi con sviluppo di ipertensione portale e carcinoma.
La pancreatite acuta può costituire un’emergenza medica. Importanti alterazioni possono poi interessare gli apparati cardiocircolatorio, respiratorio, endocrino e riproduttivo ed il sistema immunitario. Gli effetti a carico del Sistema Nervoso possono essere reversibili o persistenti.
Tra le manifestazioni reversibili si considerano.
- l’intossicazione acuta,
- la sindrome da astinenza,
- i quadri psichiatrici indotti.
I disturbi persistenti esprimono il danno biologico arrecato dall’alcol al S.N.C. per cui essi persistono dopo l’interruzione del potus e nei casi più gravi possono diventare irreversibili; si tratta di deficit della memoria conosciuti come Encefalopatia di Wernicke per la forma acuta e la Sindrome di Korsakoff per la condizione cronica.

Come e perché bevono i ragazzi?

La maggior parte degli adolescenti beve moderatamente, sempre in compagnia, molti infatti assaggiano bevande alcoliche per la prima volta in famiglia, in occasione di feste o ricorrenze. Durante l’adolescenza l’uso di alcol è visto come un rituale che crea legami, lo si associa all’allegria e alla convivialità, permette ai ragazzi di avere interazioni più distese e di sentirsi adulti dando loro la possibilità di fare una cosa che fanno solo gli adulti.
Bere per ubriacarsi, o binge drinking, è un nuovo stile di consumo che sta diventando popolare tra i giovani ed è in crescita secondo i dati dell’OMS.
Consiste nel bere cinque o più bevande alcoliche in un’unica occasione, lontano dai pasti, in genere nel fine settimana, con lo scopo di sentirsi più disinvolti e più sicuri di sé.
È bene sapere che l’abuso di alcol può essere la spia di condizioni psicopatologiche sottostanti. Un’associazione tra depressione e alcolismo è confermata da tutti gli studi soprattutto nel sesso femminile.
Seguono i disturbi d’ansia con maggior frequenza per la fobia sociale, il disturbo da attacchi di panico e il disturbo post traumatico da stress.
I disturbi da uso di alcol risultano associati anche ai disturbi di personalità:
- nel disturbo dipendente ed evitante l’alcol verrebbe assunto per le sue proprietà sedative o disinibenti;
- nel disturbo borderline e antisociale gli alti livelli di irritabilità ed impulsività ne favoriscono l’abuso.

Cosa può fare un genitore?

Favorire lo sviluppo della responsabilità personale. Proibire semplicemente a un adolescente di assumere bevande alcoliche può avere un effetto contrario a quello voluto perché a questa età tutto è soggetto a critica e visto come un’esagerazione.
Per questo motivo è fondamentale parlare apertamente con i propri figli, spiegare loro, ad esempio, che prima di 15 anni il corpo non è pienamente in grado di smaltire l’alcol, o che questo può creare danni seri all’organismo.
Parlare con i figli per far loro sviluppare capacità critiche
È fondamentale parlare ai giovani, fin da quando sono bambini, creare intorno a loro un ambiente familiare in cui la presenza dell’alcol sia visibile, ma discreta, e il suo consumo moderato.
Si può discutere con loro sulle etichette delle bevande che li attirano, ad esempio spiegare cos’è la gradazione alcolica.
Questo comportamento aiuta a responsabilizzare i ragazzi e può essere un’occasione per sentirsi complici.
Insegnare ai figli a capire i propri limiti adottando in famiglia comportamenti e stili di consumo sani. Spesso capita che i ragazzi bevano, e magari esagerino, per assumere un ruolo all’interno del gruppo.
É importante spiegare loro che esiste un limite tra uso e abuso di alcol, informarli di come l’alcol possa alterare e peggiorare lo stato psicofisico delle persone, ma soprattutto che il corpo richiede, nel tempo, quantità sempre maggiori di questa sostanza per arrivare a provare le stesse sensazioni. Abuso di alcol: cosa i ragazzi dovrebbero sapere

a cura della Dott.ssa Valeria Zanna

Che cos’è l’alcol?

L’alcol etilico, o etanolo, è un composto chimico che deriva dalla fermentazione degli zuccheri presenti nella frutta: è una sostanza tossica che può uccidere le cellule e per questa sua capacità viene spesso usato come disinfettante proprio per eliminare i batteri.

Che cos’è l’alcolemia?

È la quantità di alcol presente nel sangue di una persona che ha bevuto e corrisponde ai grammi di alcol per litro di sangue (il famoso “per mille”).
I valori dell’alcolemia dipendono da vari fattori:
- quantità di alcol assunto;
- tempo di assunzione (in quanto tempo si è assunto alcol);
- gradazione della bevanda;
- peso corporeo (le persone magre hanno in genere valori più alti);
- sesso (donne e uomini metabolizzano l’alcol in modo differente);
- assunzione a stomaco vuoto o pieno (bere durante i pasti rallenta l’assorbimento dell’alcol e fa salire più lentamente l’alcolemia);
- condizioni di salute (persone con malattie acute o croniche metabolizzano l’alcol più lentamente e tendono ad avere valori più alti);
- età (i giovani hanno generalmente valori più alti).
L’assunzione di medesime quantità di alcol non ha gli stessi effetti sulle persone e non produce gli stessi valori di alcolemia nel sangue.

Quali effetti produce l’alcol nell’organismo dei ragazzi?

Per l’incapacità dell’organismo a metabolizzare l’alcol prima dei 18-20 anni, bere sotto i 16 anni può produrre nei ragazzi effetti sul sistema nervoso centrale e più in generale sull’intero organismo, con episodi di intossicazione da alcol, come perdita di coordinamento, riduzione della lucidità, diminuzione della memoria, rallentamento dei riflessi o anche perdita di coscienza o danni futuri. Per queste ragioni la legge italiana vieta la vendita di alcolici ai minori di 16 anni in tutti i luoghi pubblici in cui è possibile acquistarli.
Bere alcolici non è la stessa cosa per ragazzi e ragazze: l’organismo femminile ha infatti una capacità dimezzata rispetto a quello maschile di smaltire l’alcol, dovuta alla minore massa corporea e una minore presenza di liquidi.
L’alcol può avere un effetto depressivo, sedativo o eccitante, spesso si può associare o essere la causa di comportamenti violenti e può influenzare negativamente l’attività cerebrale.
È infine una sostanza che ha interazioni con molti farmaci, anche con i più comuni come gli antibiotici, ed è particolarmente pericolosa da associare a sedativi e tranquillanti.
Bisogna sapere che l’alcol, al pari di altre sostanze, è responsabile della “Sindrome da Dipendenza”: una condizione patologica che sostiene il bisogno spesso forte, talora irresistibile, di assumere la sostanza, la necessità di aumentarne le quantità e l’incapacità di smettere nonostante si abbia la consapevolezza di avere un problema fisico o psicologico.

Quanto si può bere?

È bene sapere che non c’è una quantità “sicura”, si può parlare solo di quantità a basso rischio, tenendo presente alcuni fattori che incidono sul consumo come l’età, il sesso, se si beve a stomaco vuoto, se vi sono patologie e controindicazioni, e che i rischi esistono per qualunque livello di consumo e sono maggiori all’aumentare del consumo stesso.
Ci sono situazioni in cui è raccomandabile l’astensione dalle bevande alcoliche.

È opportuno non bere

- se si ha meno di 16 anni,
- se si assumono farmaci,
- se si soffre di una patologia acuta o cronica,
- se si è a stomaco vuoto,
- se si deve guidare o usare macchinari.

È bene tenere presente che

- una lattina di birra (330 ml),
- un bicchiere di vino (125 ml),
- un aperitivo (80 ml),
- un superalcolico (40 ml),
contengono una stessa quantità di alcol, pari a circa 12 grammi.
Secondo le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e National Institute of Health USA, il limite giornaliero di alcol per un adulto che beve, in assenza di controindicazioni, è
- 20-40 grammi per gli uomini;
- 10-20 grammi per le donne;
- 10 grammi circa per gli anziani.
La guida in stato di ebbrezza è sanzionata dall’art. 186 del codice della strada.
È un reato di competenza del Tribunale e non del Giudice di pace. Con il nuovo decreto legge del 3 agosto 2007, convertito il legge 2 ottobre 2007, le sanzioni sono ancora più severe:

Tasso alcolemico e sanzione

tra 0,5 g/l a 0,8 g/l
Ammenda da 500 a 2.000 euro. Sospensione della patente da 3 a 6 mesi.
tra 0,8 e 1,5g/l
Ammenda tra 800 e 3.200 euro e arresto fino a 3 mesi. Sospensione della patente per un periodo di tempo compreso fra 6 mesi e 1 anno.
oltre 1,5 g/l
Ammenda tra 1.500 e 6.000 euro e arresto fino a 6 mesi. Sospensione della patente da 1 a 2 anni.
Come ci si accorge di aver esagerato nel consumo per quantità e frequenza?
Bisogna fare attenzione ad alcuni stati fisici o comportamenti che possono essere il segnale iniziale di essere a rischio di un danno fisico e psicologico:
- stanchezza o appesantimento,
- sensazione di euforia o abbattimento,
- bere per affrontare un problema,
- bere più velocemente degli altri,
- cominciare a bere senza riuscire a fermarsi,
- bere di nascosto,
- senso di colpa dopo aver bevuto.
In caso di bisogno di un consiglio o di un aiuto rivolgersi al medico di famiglia, ai servizi ed alle associazioni presenti sul territorio.
Numero verde alcol: 800.632.000 (Servizio anonimo e gratuito) Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute.

da Savona Notizie


© asaps.it
Martedì, 06 Novembre 2007
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