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Monaco di Baviera - Il piercing diventa pericolo in caso di incidente stradale

Giovane studentessa inglese rischia la vita a causa delle lacerazioni causate dall’orecchino “sparato” come un proiettile nel suo addome dalla cintura di sicurezza

Foto dalla rete

(ASAPS) – Una piccola vanità è quasi costata la vita a una ragazza di 19 anni. La giovane studentessa inglese si trovava a Monaco di Baviera per una vacanza studio ed è rimasta vittima di un incidente stradale, mentre, insieme a un compagno di corso, girava in auto per fotografare le cattedrali tedesche per una tesi. L’entità del sinistro non è stata grave, solo che nell’impatto la cintura di sicurezza è scattata, bloccando il corpo della giovane al sedile e ha letteralmente “sparato” il piercing, che la studentessa aveva nell’ombelico, conficcandolo in profondità nel suo addome. La 19enne è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico, durato tre ore, per estrarre l’orecchino e porre rimedio ai gravi danni che il suo passaggio aveva creato. Il gingillo di metallo si è fermato a pochi centimetri dalla spina dorsale, evitando così conseguenze drammatiche. Le condizioni della studentessa sono migliorate e, attraverso il padre, ha voluto lanciare un appello alle sue amiche in Galles affinché levino il piercing. Si tratta sicuramente di un episodio eccezionale ma, in base alle statistiche, le infezioni e le altre complicazioni legate a questa moda comportano un costo di oltre 2milioni di euro all’anno per il Servizio sanitario nazionale di Londra. Ci sono anche medici che hanno rifiutato di praticare punture lombari a donne con tatuaggi sul fondo della schiena, per timore di spingere sostanze potenzialmente tossiche presenti nel disegno all’interno dell’organismo attraverso il canale spinale. La casistica chirurgica dei traumi da incidente d’auto ha rilevato che sono rischiosi in caso di urti violenti anche i tubetti di rossetto, le penne nel taschino, le monetine in tasca. (ASAPS)

© asaps.it
Mercoledì, 03 Ottobre 2007
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