La
squadra di Pronto Intervento al Traforo del Gran San Bernardo (foto dalla rete)
(ASAPS) BARDONECCHIA (TORINO), 12 settembre
2007 – A nemmeno 24 ore dal tragico incidente del tunnel cittadino di Lecco –
nel quale hanno perso la vita due persone, una carbonizzata e l’altra
intossicata – il Traforo del Frejus (13 chilometri di
lunghezza) ha misurato sul campo l’efficienza dei propri protocolli d’allarme.
Poco dopo le 7 del mattino, infatti, il copertone di un autotreno è scoppiato
alcuni km dopo l’ingresso italiano, cominciando a surriscaldarsi nel
rotolamento tra il battistrada, ormai staccato dalla carcassa, e la massa
sospesa del veicolo. L’attrito ha prodotto fumo in modesta quantità, ma
sufficiente a far scattare l’allarme grazie ai sensori di cui il manufatto è
dotato, che ha immediatamente sospeso i transiti. Le squadre di emergenza sono
partite all’istante, raggiungendo l’obiettivo in un paio di minuti. Nessun
incendio, per fortuna, ma solo un grosso veicolo da rimuovere. L’operazione si
è protratta per circa un’ora, al termine della quale le sbarre di cadenzamento
hanno ricominciato a dosare il traffico all’interno del tunnel. (ASAPS)
|