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Coraggio - archivio Asaps Quando la pattuglia
della polstrada ha intimato loro l’alt non hanno cercato di scappare. Speravano
che tutto filasse liscio. L’Opel Astra, entrata al casello di Verona sud, stava
viaggiando verso il Veneziano quando, nel tardo pomeriggio di lunedì, si è
imbattuta nel controllo degli agenti del vicequestore Macagnino, in servizio
lungo l’A4. Il tunisino Mohamed Ben Amaidi Tarek, 32 anni, residente a Fossò
(Venezia) e il libico Abdessalem Ben Laiech Taieb, 38, clandestino, hanno
mostrato segni di insofferenza. Gli agenti li hanno perquisiti e poi hanno dato
un’occhiata alla macchina, intestata al tunisino, poi sequestrata, nella quale
c’era anche una mazza da baseball. Entrambi sono volti noti alle forze
dell’ordine da tempo, e sempre per spaccio. Quando da un vano sotto il cambio è
spuntato un sacchetto con due panetti, entrambi hanno cercato di buttare via le
sim card e le batterie dei loro telefonini, per non consentire ai poliziotti di
capire con chi fossero in contatto. |
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