L’agente
Germane Casey
Due
terribili immagini della tragedia, scattate dal fotografo Craig Fritz, del
Tribune
(ASAPS) ALBUQUERQUE (NEW MEXICO,
USA), 1 settembre 2007 – Scortare una personalità, è un lavoro difficile.
Immaginiamo se lo scortato è addirittura l’uomo più potente del mondo, il
presidente degli Stati Uniti. Ad Albuquerque, città più popolosa del Nuovo
Messico, sede della contea di Bernalillo, i Troopers del Rio Rancho Police
Department stavano scortando proprio lui, il “comandante in capo”. Decine di
auto in corteo, con moto impegnate nella cosiddetta scorta di profondità, che
serve a lasciare pervio e sicuro il percorso della processione di automezzi. L’agente
Germaine Casey, 40 anni, uno dei motociclisti più esperti del dipartimento di
polizia locale, si era allungato ad alta velocità per verificare che uno degli
incroci lungo il tragitto presidenziale fosse correttamente stato chiuso dalle
altre pattuglie. Nel percorrere una curva, però, la ruota anteriore della sua
BMW RT 1200 ha urtato il cordolo del marciapiede, disarcionando letteralmente
il poliziotto, finito poi contro un albero. L’urto è stato violentissimo e
mentre il corteo proseguiva, due agenti si sono immediatamente fermati per
prestare i primi soccorsi. Germaine aveva riportato un terribile trauma
toracico ed è spirato pochi minuti dopo l’arrivo di un’unità di paramedici,
anch’essa dislocata come di consueto lungo il tragitto. È la seconda volta,
quest’anno, che un componente della scorta locale di Bush rimane ucciso in un
incidente stradale: era successo alle Hawaii. Il presidente era appena
atterrato ad Albuquerque per sostenere un senatore repubblicano in una raccolta
di fondi in vista della campagna elettorale. “Nelle carovane presidenziali – ha
detto Ray Schultz, capo della polizia della città – i motociclisti procedono ad
alta velocità. Fa parte del loro dovere”. Il presidente George Bush ha detto di
essere “profondamente rattristato dalla sua morte e straordinariamente grato
per la sua protezione”. (ASAPS)
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