Tratti di autostrada
percorsi a 130 o 150 km/h , tempo impiegato e differenza in minuti
Tratto autostrada
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Distanza in km
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Tempo impiegato a 130 km/h in
ore e minuti
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Tempo impiegato a 150 km/h in
ore e minuti
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Differenza in minuti
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Rimini-Milano
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327
|
2,30
|
2,10
|
20
|
Bolzano-Milano
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280
|
2,09
|
1,52
|
17
|
Ventimiglia
-Milano
|
282
|
2.10
|
1,52
|
18
|
Roma -
Napoli
|
226
|
1,44
|
1,30
|
14
|
Roma –
Milano
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586
|
4,30
|
3,54
|
36
|
Bologna-Roma
|
390
|
3,00
|
2,36
|
24
|
Bologna-Firenze
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108
|
0,49
|
0,43
|
6
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Padova - Milano
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239
|
1,50
|
1,35
|
15
|
Bari -
Napoli
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264
|
2,01
|
1,45
|
16
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Palermo
– Catania
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209
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1.36
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1,23
|
13
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Nota: i tempi sono arrotondati al minuto. Elaborazione: Asaps
- il Centauro 23 agosto 2007
Commento Asaps
Attenzione la strada non è un biliardo nel quale la palla
rotola liberamente e può anche bocciare. Il (poco) tempo guadagnato può poi
essere facilmente perduto per:
- Coda
per cantieri;
- Coda
per incidenti;
- Carico
eccezionale in transito;
- Casello
NOTA IMPORTANTE SUL
CONCETTO DI VELOCITA’ ED ENERGIA CINETICA
A 130
km/h ho 16.900 punti di energia
(130 x 130= 16.900), a 150 km/h ne
ho 22.500 (150 x 150 = 22.500), con
un incremento di energia cinetica del 33.1%
rispetto a quella che avevo a 130 km/h. Consideriamo poi che a 130 km/h stiamo
viaggiando a 36.4 metri al secondo,
a 150 km/h a 42.0 metri al secondo.
Per avere un’idea concreta di queste velocità, si pensi che un centometrista di
valore (10 secondi netti) corre a poco più di 35 km/h e che un campione
immaginario che riuscisse a percorrere i 100 metri in 9 secondi netti non
raggiungerebbe ancora i 40 km/h (correrebbe a 39.7 km/h). D’altra parte, in
caso di situazione critica, prima dobbiamo percepire i segnali
"fisici" di tale situazione, poi riconoscerla come pericolosa, poi
ancora decidere cosa fare ed infine farlo: e questo richiede del tempo al
nostro cervello. Supponiamo che tale tempo sia circa un secondo, questo vuol
dire che se siamo a 100 km/h cominciamo a frenare dopo aver percorso 28 metri
dalle prime avvisaglie di pericolo; ma se abbiamo bevuto, o siamo intorpiditi
dalla sonnolenza, o se siamo distratti (magari dal cellulare), o altro ancora,
e ci mettiamo 2 secondi, allora la frenata comincia nei fatti dopo aver
percorso 56 metri! (Intervista del
dr.Franco Taggi dell’Istituto Superiore di Sanità Alla rivista il Centauro
organo ufficiale dell’Asaps) Leggi l’articolo di Famiglia
Cristiana
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