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Australia, Ferrari contro Falcon: vince l’albero

Una corsa clandestina finisce in tragedia. La polizia di Melbourne mette al lavoro i detective dell’Unità Investigativa Sinistri Gravi

Nella foto pubblicata dal The Age, i rottami della Ferrari ed una foto del modello di auto che la polizia sospetta essere coinvolta nell’incidente

(ASAPS) MELBOURNE (VICTORIA, AUSTRALIA), 8 agosto 2007 – In Australia è caccia all’uomo. Il servizio “Crime Stoppers”, un numero verde a disposizione della popolazione per interloquire con le forze di polizia e contribuire in maniera attiva al mantenimento della legalità, riceve ogni giorno centinaia di segnalazioni e per il ricercato, sembra proprio che non ci sia scampo. Tutto è nato da una folle gara, ingaggiata ad un semaforo della periferia di Melbourne, seconda città dell’Australia, capitale dello stato di Victoria. Una Ferrari 360 Modena si trova in attesa del verde: a bordo, il proprietario, un 33enne, di Wandin North, ed una donna di Traralgon, 27 anni. La ragazza aveva appena consegnato una moto al giovane, sposato con quattro bambini, che gli aveva offerto un passaggio per tornare alla concessionaria. Alla Ferrari si affianca una potentissima Ford Falcon, auto non commercializzata in Europa, ma particolarmente apprezzata nel paese dei canguri. Un mostro, spinto da un motore di 5.400cc, 8 cilindri a V ed una potenza di 308 cavalli. Di norma, queste auto vengono spremute nelle tante, tantissime piste a disposizione di chiunque, ma nel tardo pomeriggio tra il 27 ed il 28 luglio scorsi, i due conducenti non hanno resistito alla tentazione di misurarsi in una scellerata gara cittadina. Scattato il verde, i due missili sono scattati in avanti, ma dopo nemmeno cento metri la Ferrari si è schiantata contro un albero e si è disintegrata. Il conducente e la ragazza che si trovava a bordo, sono morti sul colpo: secondo la polizia, l’impatto è avvenuto ad oltre 150 km/h. Le indagini sono state affidate al sergente capo Paul Cripps, detective di punta dell’Unità Investigativa Sinistri Stradali Gravi, che ha raccolto numerose testimonianze ed acquisito alcuni filmati delle telecamere di sorveglianza di alcune aziende private. Le due auto sono state viste partire a tutto gas allo scattare del verde, ma della Falcon non c’è ancora traccia: nello stato del Victoria, però, i veicoli con tali caratteristiche non sono molti. “La motorizzazione ci ha fornito un centinaio di targhe – ha detto Cripps – ed i testimoni hanno parlato di una GT Falcon color argento, che ha una vistosa striscia arancione nella parte posteriore. Ciò vuol dire che nel giro di pochi giorni potremo chiudere le indagini. Ma se il conducente fuggito si costituirà, il giudice ne terrà conto”. Un appello, dunque, per dare un chiaro segnale al ricercato e per convincere la gente a non chiamare più il servizio “Crime Stoppers”, ormai intasato da centinaia di segnalazioni. L’evento, ha infatti suscitato molto scalpore in tutto il nuovo continente, tanto che i maggiori network televisivi si sono occupati dell’argomento, realizzando trasmissioni speciali e preparando inchieste sul fenomeno delle corse clandestine. Ma in Australia, la sicurezza stradale è una cosa seria, e la polizia ha immediatamente rafforzato la vigilanza. “I conducenti delle auto sportive – ha detto il Sergente Cripps in un’intervista al quotidiano The Age – sono particolarmente propensi ad eccedere i limiti di velocità rispetto agli altri utenti della strada. I limiti di velocità, sulle strade, ci sono perché si è accertato che la velocità uccide. Non importa quale tipo di veicolo tu stai guidando, se impatti con un albero, di solito è l’albero che ha la meglio”. Come dire: chiaro no? (ASAPS)


© asaps.it
Mercoledì, 08 Agosto 2007
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