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Stati Uniti - Troppi motociclisti perdono la vita perché non indossano il casco

Proposta insolita ai commercianti: “regalate l’elmetto a chi compra una moto o, almeno, fatelo pagare meno!”
Ma non basterebbe renderlo obbligatorio?

 

(ASAPS) WASHINGTON (USA), 14 giugno 2007 – Gli Stati Uniti, lo sappiamo, sono un paese dalle grandi contraddizioni. Senza elencarne troppe, veniamo subito al sodo: negli States, superare anche di poco il limite di velocità, mettersi al volante ebbri o non pagare una multa, significa farsi condannare al carcere e scontare la pena. Il caso di Paris Hilton, in questo, è davvero emblematico. Eppure, nonostante una sensibilità alla sicurezza stradale ed al rispetto delle regole che, in molti casi, rasenta una sorta di “puritanesimo”, negli USA è ancora possibile salire in sella ad un chopper e passare dalla costa atlantica a quella dell’oceano Pacifico facendosi ammaliare dalla brezza della Route 66, con i capelli al vento. Una bella libertà, che costa però cara: ogni anno, almeno 700 motociclisti americani perdono la vita per non aver fatto uso di una precauzione così semplice, facendo segnare la punta più alta di mortalità della categoria degli ultimi 4 anni. E allora, dal ministero federale dei Trasporti americano, giunge una proposta davvero insolita, per certi versi scioccante, rivolta ai commercianti: “regalate il casco a chi compra una moto o, perlomeno, abbassatene il prezzo”. Potrebbe anche suonare bene, se non fosse grottesco. Perché non fare una legge specifica? Alla domanda, non possiamo certo rispondere noi… (ASAPS)

© asaps.it
Giovedì, 14 Giugno 2007
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