FIRENZE - Non più
corsi di formazione e aggiornamento affidati di volta in volta, ma una
struttura stabile e specializzata che si rivolgerà a tutti i 4 mila
appartenenti alle forze di polizia locale della Toscana. E per quella che si
configurerà come una vera e propria scuola di polizia locale la strada scelta è
quella della collaborazione interregionale, assieme all’Emilia Romagna e alla
Liguria, con una soluzione che non ha precedenti in Italia anche in altre
materie di competenza regionale. Questo quanto ha deciso il governo regionale
su iniziativa del vicepresidente Federico Gelli - che ha la delega anche sulle
politiche di sicurezza - e che prossimamente sarà sancito anche dalla firma di
una specifica intesa. "La strada della collaborazione interregionale -
spiega Gelli - permetterà di mettere insieme e condividere risorse ed
esperienze. Dal punto di vista dell’efficienza della pubblica amministrazione
lo ritengo un cammino doveroso e in fondo è sorprendente che questo, nel
panorama istituzionale, sia il primo esempio di attuazione della previsione
costituzionale dell’articolo 117 della Costituzione, a proposito delle intese
con altre Regioni per il miglior esercizio delle proprie funzioni, anche con
l’individuazione di organi comuni". "Ma la cosa più importante è che
questa scuola va esattamente in direzione di quanto ci hanno richiesto e
sollecitato le nostre forze di polizia, fortemente interessate a una formazione
e a un aggiornamento professionale erogato in modo sistematico, omogeneo e di
qualità". La scelta del governo regionale è stata insomma qualla di
entrare come socio nell’attuale Scuola regionale specializzata di polizia
locale dell’Emilia Romagna, una realtà di intera proprietà pubblica (le quote,
finora, erano suddivise tra tutti i comuni capoluogo più altri comuni di minori
dimensioni) e di esperienza collaudata. Un’esperienza già verificata in
Toscana, visto che la scuola emiliana si era già aggiudicata per tre volte, con
la migliore offerta formativa, i corsi appaltati dalla Regione Toscana. L’ingresso
avverrà, come per la Liguria, tramite la corresponsione di una quota di 200
mila euro. |
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