(ASAPS) PARMA, 10 aprile 2007 – In fondo gli sembrava
facile: aveva saputo di un suo omonimo, era riuscito a conoscere i suoi dati
personali, ed ha pensato bene di gabbare “il sistema”. Per un po’ lo
stratagemma ha retto, ma alla fine i Carabinieri di Parma hanno capito
l’antifona. Il tizio, al quale era stata ritirata la patente per una lunga
serie di ragioni (molte delle quali, pare, legate ad avventure giudiziarie),
non voleva saperne di smettere di guidare e di commettere ogni genere
d’infrazione. Così, alla richiesta di esibire la patente di guida, rispondeva,
all’occasionale agente che lo controllava, di averla lasciata a casa. Il
controllo al terminale confermava l’esistenza della persona, così come si era
qualificata, e tutti i verbali redatti venivano a lui indirizzati. Il vero
“mister X”, però, ha cominciato a vedersi notificare cartelle esattoriali e
contravvenzioni di ogni tipo, convincendolo a presentarsi dai Carabinieri e
sporgere denuncia. È dunque scattata l’indagine e dopo una lunga serie di
controlli e verifiche incrociate, il truffatore è stato identificato e
denunciato. (ASAPS) |
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