(ASAPS) WASHINGTON, 22 marzo 2007 – Gli specialisti
l’hanno dichiarata una vera e propria epidemia, da paragonare alla più
terribile delle malattie: è l’etilismo acuto (con seri rischi di
cronicizzazione) che torna puntuale ogni fine settimana, soprattutto in licei
ed università, all’interno delle quali vengono organizzati giganteschi party
nei quali i superalcolici la fanno da padrone. I campus universitari, che non
riescono più a contrastare (nemmeno con le temutissime vigilanze interne)
questa folle passione per lo sballo – alla quale deve essere aggiunta la
patologica connessione con le sostanze stupefacenti – hanno dunque dato vita ad
un programma detto “Safe Drive”. Un numero verde, attivo durante i weekend,
consentirà allo studente ubriaco di poter disporre ovunque si trovi di un
passaggio. Qualcuno, insomma, che andrà a prenderlo per riportarlo indietro,
sperando ovviamente che con questa idea i ragazzi non si mettano alla guida e
non si facciano male, non ne facciano ad altri ed evitino di finire in
prigione. I conducenti dei veicoli di recupero, vere e proprie Safety Car,
saranno selezionati dalle direzioni universitarie e saranno proprio gli uffici
amministrativi degli atenei a sobbarcarsi ogni tipo di spesa. Gli istituti più
facoltosi hanno messo insieme piccole compagnie di bus, in servizio fino a
tarda notte, che anche durante la settimana fanno il giro dei bar e dei locali,
da quelli preferiti per l’aperitivo a quelli “della staffa”. Ci sovviene una
domanda… ma se questi sono sempre in giro, avranno tempo (e voglia) di
studiare? Forse, se qualcuno in Italia pensa ad una vacanza studio per i propri
figli, meglio l’Australia o la Nuova Zelanda. (ASAPS) |
|
|
© asaps.it |