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Notizie brevi 15/03/2007

Federazione Italiana Motostaffette - Chiesto al ministero dei Trasporti il gilet obbligatorio anche per i motociclisti

 

(ASAPS), 15 marzo 2007 – La Federazione Italiana Motostaffette, che raccoglie un piccolo esercito di centauri al servizio della collettività, ha inoltrato nei giorni scorsi una formale richiesta al ministro dei Trasporti, onorevole Antonio Di Pietro, per estendere anche ai motociclisti l’obbligo di indossare, nelle soste forzate sulla grande viabilità, il gilet retroriflettente. “Ci è capitato diverse volte – dice il presidente della FIMS Antonio Marino – di vedere motociclisti fermi nelle corsie di emergenza delle autostrade, sia di giorno che di notte, privi di abbigliamento ad alta visibilità o addirittura ai bordi di strade extraurbane con il rischio di essere investiti perché poco visibili”. È una considerazione molto importante, che potrebbe incidere in maniera determinante sul fronte della sicurezza stradale, settore nel quale la Federazione è decisamente molto attiva. I volontari della FIMS, lo ricordiamo, sono impegnati soprattutto nella scorta a manifestazioni sportive – in prevalenza gare ciclistiche – e la loro divisa di riconoscimento è costituita appunto da un capo riflettente, omologato secondo i requisiti della Comunità Europea: proprio per la loro attività, che li porta ad improvvise e prolungate soste ai margini della strada o a tutela dei soccorritori in caso di incidente durante i loro servizi di scorta, hanno maturato una particolare sensibilità al problema. “Abbiamo ritenuto opportuno avanzare la proposta – continua Marino – per estendere l’ obbligo dell’uso del gilet ad alta visibilità a tutti i motociclisti che si recano in autostrada o in strade extraurbane”. Sarebbero dunque esclusi dai propositi delle Motostaffette, almeno per ora, i ciclomotori o comunque i centauri in panne sulla viabilità urbana. “Ci è capitato diverse volte – spiega all’Asaps il presidente della FIMS – di vedere motociclisti fermi nelle corsie di emergenza delle autostrade, sia di giorno che di notte, privi di abbigliamento ad alta visibilità o addirittura ai bordi di strade extraurbane con il rischio di essere investiti perché poco visibili”. La proposta, effettivamente seria, necessiterà però dei consueti tempi burocratici anche solo per essere presa in considerazione e per questo Antonio Marino propone ai commercianti di regalarlo comunque agli acquirenti di moto e scooter, nuovi o usati, spiegando l’utilità di questo piccolo dispositivo. Tra parentesi, da quando anche la Polizia Stradale lo usa, il tragico fenomeno dell’investimento degli agenti è fortunatamente diminuito. In fondo, costa poco e, soprattutto, occupa pochissimo spazio: sotto la sella, nella tasca del giaccone o nel bauletto. Per inciso, all’estero è usato moltissimo dai bikers, ed anche i capi d’abbigliamento più nuovi hanno speciali strisce – peraltro molto belle da vedere – che consentono ai motociclisti di essere visti a lunga distanza, anche quando sono in viaggio. Del resto, bruciare una lampadina è sempre un’incognita possibile. (ASAPS)


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Giovedì, 15 Marzo 2007
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