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Lussemburgo: sinistrosità dimezzata in 5 anni - Il Granducato centra così l’obiettivo europeo (-50% dei morti entro il 2010) molto prima del previsto
Gli ingredienti del successo? Leggi severe e tanta, tanta prevenzione in materia di alcol e velocità



(ASAPS) LUSSEMBURGO, 14 febbraio 2007 – Dalla loro, i lussemburghesi, hanno certamente uno stato dalle dimensioni ridotte: poco meno di 2.600 chilometri quadrati di superficie ed una popolazione che nemmeno sfiora le 500mila unità. Però, questo va detto, ci hanno saputo fare ed una volta preso il toro per le corna hanno letteralmente dimezzato il tasso di sinistrosità del paese, raggiungendo tra i primi (i paesi scandinavi sono sulla stessa lunghezza d’onda) il traguardo del 2010. A dire la verità manca ancora qualcosina, visto che il risultato dell’ultimo quinquennio non è del tutto tondo: -48%. Stiamo parlando di “soli” 36 morti in tutto il 2006, che è però il livello più basso in assoluto dal 1946, anno nel quale nel granducato le autorità cominciarono a tenere il conto delle vittime stradali. Da allora le lenzuola bianche stese sull’asfalto erano sempre aumentate, arrivando a 77 vittime nel 2000. Soddisfatto, ovviamente, il ministro dei Trasporti lussemburghese Lucien Lux, che si è compiaciuto del risultato e che ha dichiarato in una conferenza stampa che il 168esimo stato nel mondo (per economia e dimensioni) è ora al terzo miglior posto in Europa nella classifica della sicurezza stradale. La ricetta del successo è costituita da un netto giro di vite nei confronti della trasgressività, imponendo ai conducenti una norma assolutamente rigida ed arrivando (tra le polemiche generali) a mutuare dalla Francia la politica della repressione totale in materia di guida in stato di ebbrezza e di velocità eccessiva. Molto deve essere ancora fatto, e proprio nel 2007 saranno lanciate una serie di campagne contro l’alcol, il cui limite massimo (0.5 g/l) sta per essere conformato agli standard europei (0.5), con l’aggiunta di una limitazione maggiormente restrittiva (0.2 g/l) per i neopatentati ed i conducenti professionali. Con la stessa filosofia, vista anche la vicinanza con l’Olanda, sarà approntata una strategia in materia di stupefacenti, prevedendo una ricca dotazione di strumenti tecnologici di cui fornire la polizia stradale. Per quanto riguarda invece la velocità – oggi efficacemente contrastata in itinere – il ministro ha già fatto individuare i punti neri della rete viaria del paese, che saranno presidiati entro pochi mesi da postazioni radar fisse, della stessa tipologia di quelle approntate nella vicina Francia. (ASAPS)


© asaps.it
Mercoledì, 14 Febbraio 2007
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