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Notizie brevi 19/01/2007

”Italiani troppo veloci, record di multe”

Sulle autostrade un milione di contravvenzioni, +20% rispetto al 2005



ROMA — Gli italiani al volante? Assetati di velocità. La denuncia arriva dalla Polizia Stradale che nel 2006 ha elevato più di un milione di multe per eccesso di velocità, con un incremento totale dell’11,5% rispetto al 2005 e del 20% in autostrada. Un vero record: messi tutti in fila i verbali arriverebbero dalle Alpi alla Sicilia.
Ma non è tutto: «Alle 1.018.027 multe della sola Stradale vanno aggiunte – secondo le stime dell’Asaps, associazione amici della Polizia Stradale – almeno un altro milione di sanzioni per eccesso di velocità elevate da Carabinieri e Polizie locali, portando il totale ad una cifra impensabile fino a qualche tempo fa».
Certo, ora è entrato in funzione il Tutor (il sistema che rileva la media), ma l’incredibile aumento di contravvenzioni non dipende da questo: i tratti sorvegliati dal Tutor sono ampiamente segnalati con giganteschi cartelli gialli; inoltre nel 2006 le sanzioni contestate così sono state appena 15.000. L’incremento di 88.691 multe nella sola rete autostradale non si può quindi attribuire al Tutor.
E c’è dell’altro: il 2006 è stato l’anno del cambiamento di strategia da parte del Ministero dell’Interno che ha deciso di puntare più sulle prevenzione che sulla repressione. Da qui l’idea di segnalare in ogni modo la presenza dei rilevatori di velocità sulle strade: dai cartelli alla pubblicazione delle postazioni mobili e fisse sul sito poliziadistato.it , asaps.it e Repubblica.it. Come ci ha confermato Antonio Giannella, direttore servizio Polizia Stradale, la velocità su molti tratti autostradali è crollata (il record sulla Pescara-Cerignola con una riduzione della media di circa 26 Km/h). Eppure gli automobilisti vanno sempre più forte. Motivo? La patente a punti che all’inizio è stato uno strumento efficace non funziona più: non è un caso che l’aumento delle infrazioni è avvenuto prevalentemente in autostrada, dove si ha la certezza di non essere fermati. Diversi infatti in questo caso i modi per sfuggire alla sottrazione di punti dalla patente: dichiarare che alla guida c’era qualcun altro (quasi sempre un anziano che non usa l’auto) o pagare 250 euro in più ed evitare del tutto di fornire i dati del trasgressore. Una somma elevata per una persona normale, ma ridicola per chi spende 100 mila euro o più per una Gran turismo.
Al contrario sulle strade statali, regionali, provinciali e comunali – dove si ha invece la certezza di perdere punti dalla patente perché è facile essere bloccati da una pattuglia l’aumento delle multe si è fermato a un più modesto 3,5 per cento. E per la prima volta nella storia della Polizia Stradale le infrazioni contestate sulle autostrade per violazione dei limiti, hanno superato quelle delle restanti strade fissandosi a quota 533.741, pari al 52,4% di quelle complessive. Insomma un record nel record.
Non mancano, infine, aspetti preoccupanti e apparentemente inspiegabili: lo scorso anno sono calati gli incidenti (del 3,1 per cento) ma sono aumentati il numero dei morti (anche qui del 3,1 per cento). Possibile? Purtroppo si: molti automobilisti, dopo sinistri senza feriti gravi, hanno spostato le macchine per evitare i rilievi della Polizia e non perdere così i punti dalla patente. Fatta la legge, trovato l’inganno.


© asaps.it

di Vincenzo Borgomeo

da "La Republica"
Venerdì, 19 Gennaio 2007
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