(ASAPS) BARDONECCHIA (Torino), 5
dicembre 2006 – Tutto sommato la buona sorte ci ha messo del suo e tutti, alla
fine, hanno beneficiato della dea bendata. Primi tra tutti gli utenti della
strada, poi gli agenti della Stradale di Susa, che sono intervenuti, e in fondo
anche lui, il protagonista dell’ultima storia di ordinaria follia stradale.
L’episodio è accaduto sabato scorso, sulla Torino – Bardonecchia, l’autostrada
del tunnel del Frejus. Qui un camionista francese, ubriaco fradicio, non ce
l’ha fatta davvero a continuare. Onesto, ha compreso di non essere in grado di
guidare (o forse è proprio crollato perché devastato dai fumi dell’alcol) e si
è fermato. Ha rallentato, ha parcheggiato, ha messo il freno a mano ed ha
tirato la tendina. Peccato però che per la pennichella da sbronza, abbia scelto la corsia di sorpasso. Eh sì,
avete capito proprio bene: corsia di sorpasso. Quella in cui molti sfrecciano a
200 e più all’ora, quella preferita da chi ci lancia un po’ troppe invettive. A loro, spieghiamo
spesso che non è per scarsa fiducia nelle loro doti di pilota, che spingiamo
per il rispetto dei limiti, ma proprio per la presenza, su questa terra, del
seme dell’idiozia e della follia. A volte naturale, altre volte indotta – come
in questo caso – dall’alcol. Ma di esempi, chiunque di noi abbia trascorso un
po’ di tempo in pattuglia, ne abbiamo a migliaia. Comunque, dopo essere stato
segnalato da svariati altri utenti della strada, il bisonte della strada è
stato messo in sicurezza da personale della Polstrada e della Sitaf. Poi,
quando uno degli agenti ha bussato al vetro ed ha visto la faccia sonnolenta e
avvinazzata del camionista francese, tutto è diventato più chiaro. Rimosso il
tir, i poliziotti hanno fatto soffiare l’uomo nell’etilometro, che ha
registrato valori tra 2,50 e 3
grammi di alcol per litro di sangue, cinque volte il
consentito. Patente ritirata, autista denunciato e camion portato in deposito.
L’avesse fatto in Francia, per lui si sarebbero aperte le porte del carcere. Da
noi, tra 15 giorni o al massimo un mesetto, potrà riavere indietro anche la
patente e ricominciare a circolare tra noi e metterci tutti in pericolo.
(ASAPS)
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