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Notizie brevi 21/11/2006

Lo sciopero degli esaminatori e tecnici della Motorizzazione Civile sta completamente paralizzando il settore trasporti - Stop agli esami per la patente Autoscuole "ormai è caos"

 

Esami per la patente nel caos: a causa dello sciopero degli esaminatori e tecnici della Motorizzazione Civile - che va avanti ormai da due settimane - le autoscuole denunciano la paralisi del settore e minacciano di scendere in strada, organizzando serpentoni di protesta (sul modello dei tir-lumaca). Già oggi ci sono state manifestazioni alle sedi centrali delle Motorizzazioni di mezza Italia, ma la situazione è complicata: gli esaminatori della Motorizzazione Civile, dal canto loro, non intendono mollare perché vantano un credito arretrato di circa un anno sulle prestazioni regolarmente svolte e pagate dai cittadini.
"Le somme versate per questo servizio - dichiarano al sindacato autonomo lavoratori Motorizzazione - vengono incamerate dallo Stato che, per girale agli aventi diritto effettua 37 passaggi burocratici, oltre a congelarne spesso il pagamento per esigenze di bilancio". Anche secondo il senatore Michelino Davico che ha presentato una interrogazione urgente al Ministro dei trasporti, la causa di tutto risiede "nella poca efficienza - spiega - con cui sono gestiti, al livello centralizzato, i fondi e dai lungi tempi con cui si procede alla loro redistribuzione nei confronti di coloro a cui spettano".
Gli esaminatori incassano anche la solidarietà del presidente della Confederazione titolari autoscuole agenzie d’Italia (Confedertaai), Giorgio Schiavo che, però giudica questa "inusuale e anomala forma di lotta, discriminante solo per il settore e per i suoi utenti". Lo sciopero degli esaminatori ha ripercussioni anche sulla condizione dei conducenti professionali, per i quali "l’impossibilità di entrare in possesso del documento di guida - riporta un comunicato dell’Unasca, l’Unione nazionale autoscuole studi consulenza automobilistica - spesso equivale alla rinuncia ad un posto di lavoro".
Pericoli sussistono, poi, secondo la Confedertaai, anche per i mezzi pesanti e gli autobus che continuano a circolare, non sottoposti alla periodica revisione.
Ma i lavoratori della Motorizzazione Civile non ci stanno e insistono nel chiedere l’immediato pagamento degli arretrati e la costituzione di un’Agenzia nazionale per i Trasporti terrestri "che snellisca le procedure in favore dell’utenza - conclude il sindacato autonomo della Motorizzazione - con la giusta autonomia contabile, imprenditoriale e finanziaria senza le quali non è più possibile garantire la sicurezza nelle nostre strade".

Da Rapubllica.it/ Motori


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Martedì, 21 Novembre 2006
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