Sabato 04 Maggio 2024
area riservata
ASAPS.it su

Spagna - Ancora “in troppi senza cintura di sicurezza”

Lanciata una nuova campagna della Direzione Generale del Traffico
Le differenze con l’Italia, dove nessuno dice mai “questa persona è morta perché non la indossava”

  


(ASAPS) MADRID – I titoli delle campagne spagnole, non suonano troppo bene, tradotti in italiano. Però l’idea la rendono eccome. L’ultima, che ha per oggetto l’uso della cintura di sicurezza, è stata presentata giusto ieri dal capo della DGT (la Direzione Generale del Traffico) Pere Navarro e dal capo della Guardia Civile. La bambina che vedete nella foto morirà: è priva di cinture, a differenza del padre, in primo piano, e della madre, che in questa immagina non è centrata. Sarà una scena raccapricciante, nello stile di molti altri video del genere messi continuamente in onda in Spagna, ma di grande effetto. Le facce dei genitori assolutamente inebetiti, dopo lo schianto, ed un buco sul parabrezza, con una scarpina rimasta sinistramente appoggiata sul cofano. Il titolo è semplicissimo: “la cintura salva la vita: cinture tutti, cintura sempre”. Immagini durissime, ma l’esempio al quale la Spagna si ispira è quello dell’Austria, dove l’insistenza di un video simile (peraltro anche in Francia ne circola uno praticamente identico) ha fatto alzare la soglia di rispetto dal 75 al 92%. Navarro ha illustrato nel dettaglio l’iniziativa, spiegando che un morto ogni tre, sulla strada, ha perso la vita perché privo di cintura di sicurezza: e cita l’ultimo tragico episodio avvenuto sulle strade iberiche pochi minuti prima della conferenza stampa. Sull’autostrada A9, nei pressi di Vigo, un ragazzo di 19 anni è rimasto ucciso in uno schianto. Viaggiava sul sedile posteriore, e non indossava la cintura. La differenza con l’Italia è sostanziale: nessuno, da noi, dice mai che una persona è morta perché priva di cintura. Sembra un tabù, ammettiamolo. Pare d’infierire, ma a nostro parere è sbagliato. Per questo motivo la Guardia Civile ha ricevuto disposizioni categoriche: tolleranza zero sul rispetto della norma. (ASAPS)


© asaps.it
Mercoledì, 08 Novembre 2006
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK