Bruxelles
Nuove norme per la sicurezza aerea - L’Ue dice sì agli “sceriffi dell’aria” e vieta l’imbarco di liquidi nel bagaglio a mano

(ASAPS) – Sceriffi dell’aria per vigilare i cieli europei e divieto di portare liquidi a bordo. Questi i due provvedimenti presi da Bruxelles per contrastare le minacce terroristiche post 11 settembre. Le guardie, armate oppure no, vigileranno sul comportamento dei passeggeri e il loro compito sarà quello di evitare che possibili terroristi entrino nella cabina di pilotaggio o minaccino la sicurezza dei voli. Si tratta di una misura non obbligatoria e la decisione finale spetterà ai singoli Paesi. Dal 6 novembre poi, sarà proibito il trasporto di liquidi nei bagagli a mano. Saranno consentiti solo contenitori di capacità non superiore a 100 millilitri che dovranno essere trasportati in sacchetti di plastica trasparente. Sono esclusi dal divieto biberon, medicinali indispensabili e flaconi di profumo acquistati nei duty free e sigillati in appositi sacchetti. Già dagli attacchi alle Torri Gemelle a New York si era valutata l’ipotesi di adottare misure di sicurezza più rigide durante i voli, con l’impiego di agenti in borghese “mimetizzati” tra i normali passeggeri. La proposta, però aveva incontrato resistenze da parte di alcuni Paesi europei, preoccupati che la presenza di personale armato a bordo potesse costituire un pericolo più che un aiuto. Preoccupazioni superate dopo che la polizia britannica sventò l’estate scorsa un piano terroristico che si basava sull’impiego di esplosivi fabbricati direttamente a bordo con liquidi. L’accordo siglato a Bruxelles ufficializza comportamenti che già molte compagnie aeree avevano scelto di adottare. Sempre in materia di sicurezza aerea, la Commissione europea ha aggiornato la “lista nera” degli aeromobili considerati non affidabili. All’elenco si sono aggiunte tutte le ventisette compagnie certificate nella Repubblica del Kighzistan e la Ariana Afghan Airlines. Altri invece sono stati eliminati: 19 vettori della Repubblica democratica del Congo, 21 della Liberia, 18 della Sierra Leone e 10 dello Swaziland. (ASAPS)