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Notizie brevi 13/10/2006

Italia deferita alla Corte di Giustizia Ue
Il commento di ANIA e Codacons

Sono sotto accusa le norme della legislazione italiana che impongono a tutti gli assicuratori abilitati a fornire l’assicurazione obbligatoria di responsabilità civile auto in Italia di fornire l’assicurazione a tutte le categorie di assicurati in tutte le regioni italiane. La Commissione Europea ha deciso di deferire l’Italia a seguito di numerosi reclami da imprese che ritengono questa norma un ostacolo all’accesso al mercato italiano. L’obbligo a contrarre è connesso ad un obbligo imposto alle imprese di assicurazione di calcolare le proprie tariffe conformemente alle basi tecniche utilizzate per la fissazione dei premi nel corso degli ultimi cinque esercizi.

A giudizio della Commissione, tale regolamentazione delle tariffe è contraria al principio della libertà tariffaria sancito dalla terza direttiva Assicurazione non vita (92/49/CEE) e confermato dalla Corte nella causa 59/01, Commissione contro Italia. Inoltre, dato che la norma in materia di controllo delle tariffe si applica anche alle imprese aventi sede in altri Stati membri, la Commissione ritiene che il regime sia contrario anche al principio fondamentale del mercato interno rappresentato dal controllo da parte del paese d’origine.

Il presidente dell’ANIA, Fabio Cerchiai commenta: "Comprendiamo le ragioni che hanno ispirato la normativa italiana volta a facilitare per tutti i cittadini la possibilità di ottemperare all’obbligo assicurativo. Comprendiamo d’altra parte le ragioni della Commissione, secondo la quale per tutelare questo diritto/dovere esistono meccanismi meno distorsivi della concorrenza e del mercato, peraltro ampiamente sperimentati nella generalità degli altri paesi europei. La scelta fra queste due istanze spetta alla politica, ma per parte nostra, riteniamo che esistano mediazioni possibili fra Italia ed Europa e siamo disponibili ad offrire ogni contributo tecnico per risolvere il problema".

Anche il Codacons dice la sua e sostiene che "Se si vuole eliminare questa legge che garantisce la copertura assicurativa su tutto il territorio - attacca Carlo Rienzi - allora deve essere eliminata anche l’obbligatorietà dell’rc auto a carico degli automobilisti. In caso contrario la parte debole, ossia l’assicurato, diverrebbe ancora più debole e potrebbe vedersi rifiutare un’assicurazione solo perché risiede in una zona poco gradita alle compagnie, pur essendo obbligato dalla legge italiana a stipulare una polizza rc auto".

© asaps.it


Da Help_consumatori
RCAUTO
Venerdì, 13 Ottobre 2006
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