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Notizie brevi 05/09/2006

Le indagini condotte dalla Procura di Napoli - Finti incidenti per truffare le assicurazioni

Cinquantasette le persone a processo



(ASAPS)La Procura di Napoli ha chiesto il processo per 57 indagati. L’accusa è truffa ai danni delle compagnie assicurative. I fatti risalgono al 2001 quando la Polizia Stradale arrestò, in tutta Italia, 37 persone perché facevano parte, a vario titolo, di una banda organizzata che inscenava finti sinistri per incassare i premi assicurativi. Il meccanismo era semplice, ma ben strutturato. Occorreva solo far finta di essere stati coinvolti in un incidente, compilare registri, verbali e referti medici fasulli e poi chiedere il rimborso alla propria compagnia. Con questa tecnica la banda avrebbe incassato oltre 450mila euro, inscenando 140 scontri, in realtà mai avvenuti. Infatti tutte le constatazioni amichevoli, le presunte visite in ospedale e le fantomatiche riparazioni in carrozzeria venivano compilate a tavolino grazie all’aiuto di persone compiacenti. Le indagini condotte dalla Procura napoletana, inoltre, hanno evidenziato come le conseguenze degli incidenti si diversificassero da regione a regione. Al nord erano praticamente inesistenti quelli con danni fisici alle persone che aumentavano esponenzialmente nel napoletano e in Basilicata, dove i risarcimenti furono molto più consistenti. L’inchiesta partì grazie alle numerose segnalazioni giunte da varie assicurazioni che si erano insospettite dei numerosi incidenti, di piccola entità, che vedevano coinvolti sempre gli stessi clienti. Se la banda fosse riuscita a portare a termine il proprio piano il consistente bottino, sarebbe poi stato suddiviso equamente tra i vari membri. A capo della gang due cugini campani: M. A. e G. D. che avevano complici sparsi in varie regioni italiane. (ASAPS).

 

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Martedì, 05 Settembre 2006
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