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Notizie brevi 03/03/2016

Gite sicure, gli insegnanti dovranno fare i poliziotti?

La circolare del MIUR e il Vademecum elaborato dalla Polizia Stradale delegano alcuni compiti di verifica agli accompagnatori, cioè gli insegnanti stessi. Ma Asaps e Anav spiegano i retroscena

La circolare del MIUR e il Vademecum elaborato dalla Polizia Stradale che delegano alcuni compiti di verifica agli accompagnatori, cioè gli insegnanti stessi ha scatenato diverse polemiche. Sul tema è intervenuta anche l'Asaps che spiega come i dirigenti e gli insegnanti abbiano abbastanza ragione a lamentarsi ("Ora si devono inventare anche poliziotti per fare tutte quelle verifiche", affermano) ma poi spiega Biserni "Va detto che siamo del parere che ognuno debba fare (bene)  il proprio mestiere. Questi prima della partenza dovranno “in maniera empirica” prestare attenzione agli pneumatici, luci e specchietti del veicolo. Durante  il viaggio dovranno  controllare che il conducente non consumi alcolici, non assuma sostanze stupefacenti, non fumi, non usi apparecchi radiotelefonici. Inoltre dovranno “prestare attenzione” alla velocità tenuta dal mezzo. C’è da domandarsi se agli insegnati rimarrà il tempo  anche per vigilare i bambini".

"A nostro parere - concludono all'Asaps - sono necessarie  le verifiche professionali alla partenza (e presso le aziende)  e nei percorsi durante il viaggio per le eventuali manifeste irregolarità alla guida,   per questo servono agenti in divisa su strada.  Ma sono sempre più rari".

Sul tema è intervenuta anche l'Anav - Associazione Nazionale Autotrasporto Viaggiatori, aderente a Confindustria -  che da parte sua, plaude all’iniziativa del Miur, realizzata in collaborazione con il Ministero dell’Interno, sulla base del Protocollo d’intesa siglato lo scorso gennaio, non solo per il principio, ma anche perché è da tempo impegnata proprio sul tema della sicurezza dei viaggi d’istruzione. "Le reazioni - spiegano - suscitate dalla recente nota del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sulle linee guida da seguire per garantire massimi standard di sicurezza del trasporto scolastico pongono  l’attenzione su un tema di fondamentale importanza come la tutela degli studenti e sulla necessità che tutte le componenti interessate assicurino di fare fino in fondo la loro parte".

Con la campagna “Sicurezza 10 e lode”, con l’omonimo blog (www.sicurezza10elode.it) e con lo spot realizzato in collaborazione  con la Polizia Stradale (https://www.youtube.com/watch?v=NXv0-TWkp2E&feature=youtu.be), Anav è, infatti, attiva ormai da mesi nella sensibilizzazione sul rispetto delle regole nell’organizzazione delle gite scolastiche.

“L’autobus – sottolinea Nicola Biscotti, presidente Anav- come dimostrato anche da autorevoli studi internazionali, è un mezzo di trasporto collettivo confortevole, ecologico ed economico, oltre che sicuro, e quindi ben venga il controllo dello stretto rispetto delle norme vigenti in tema di sicurezza, sia per quel che riguarda le condizioni dei veicoli, sia la condotta dei conducenti”.

“Autobus e gita scolastica sono  infatti da sempre un binomio inscindibile, garanzia di crescita culturale e sociale dei nostri giovani – prosegue Biscotti - ma anche occasione di sviluppo e occupazione per un settore che fattura circa 350 milioni di euro l’anno, cui si aggiunge il relativo indotto”.

“Per questo motivo – conclude Biscotti - molto molto utile è il vademecum che la Polizia Stradale ha messo a disposizione delle scuole, affinché chi organizza i viaggi d’istruzione possa seguire le linee guida per valutare l’idoneità delle imprese e degli autisti a cui affidiamo la sicurezza degli studenti”.

da repubblica.it/motori


Noi insistiamo: verifiche delle imprese di trasporto e pattuglie alla partenza dei pullman. (ASAPS)

Giovedì, 03 Marzo 2016
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