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Notizie brevi 20/08/2014

La descrizione del rischio cellulare e selfie alla guida nell'intervista rilasciata dal presidente dell'ASAPS a Elena Carbonari su Rai - ISORADIO nella trasmissione del 6 agosto scorso. Tutti i dati  e la difficile contestazione della violazione da parte delle forze di polizia

 

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Elena Carbonari ha intervistato Giordano Biserni, presidente dell’Asaps (associazione amici polizia stradale), per parlare dell’uso sempre diffuso del telefono alla guida: un vero e proprio allarme sull’uso di cellulari, smartphone e tablet alla guida, e ora anche selfie secondo una ricerca Ford. E’ questa infatti la nuova emergenza della sicurezza stradale ed è la stessa associazione amici polizia stradale, Asaps, a far notare come l'ultimo monitoraggio sul tema avesse gia’ rilevato come il 12,4%, degli automobilisti nelle ore di maggior traffico, utilizzasse il cellulare alla guida con punte del 16%. “L’uso del telefonino alla guida – spiegano all'Asaps - sta diventando ancor più frequente. Non solo, si assiste anche ad una evoluzione estensiva dell’utilizzo con il sempre più frequente uso di smartphone e tablet in funzione comunicativa, con la lettura e scrittura di mail, l’utilizzo di WhatsApp, e l’utilizzo del telefonino e del tablet in funzione fotografica”. La ricerca di Ford sulle distrazioni alla guida (è stata, condotta su un campione di 7.000 giovani europei nella fascia d’età 18-24), ha certificato in modo definitivo che un giovane su 4 ha scattato un “selfie” al volante, (26% gli italiani), mentre addirittura 2 su 4 hanno ammesso di aver più volte scattato foto durante la guida. E non basta ancora: sempre dalla ricerca emerge un altro dato preoccupante: un giovane su quattro ‘posta’ o controlla Twitter o Facebook mentre è al volante. Accedere a Twitter “costa” in media 20 secondi, un tempo in cui un'auto che viaggia a 100 all'ora percorre lo spazio di 5 campi di calcio. Mentre semplicemente controllare un numero sullo schermo di un iPhone o simili si porta via 7 secondi. Che possono fare la differenza fra la vita e la morte perché in quello stesso tempo si viaggia al buio per 98 metri se si va a 50 km/h o 200 metri se si corre a 100. Un pericolo ignorato da tutti: la stessa ricerca Ford dimostra che la quasi totalità degli intervistati sa bene che usare lo smartphone alla guida è quasi un suicidio, ma continua ad messaggiare, scattare foto o telefonare.

 

 

 


 

Prosegue la nostra battaglia contro la distrazione alla guida. (ASAPS)

 

 

 

 

 

 

Mercoledì, 20 Agosto 2014
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