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TRASPORTO MERCI 11/11/2005

da Uomini e Trasporti - Novembre 2005 - Strisce riflettenti e sanzioni accessorie
La sicurezza costa, ma non si discute

da Uomini e Trasporti - Novembre 2005

Strisce riflettenti e sanzioni accessorie
La sicurezza costa, ma non si discute

Un tasto particolarmente delicato è il tema del rapporto tra risparmio dei costi e sicurezza dei mezzi, soprattutto in relazione alle nuove norme recentemente introdotte. Parecchie polemiche nel nostro settore ha suscitato l’obbligatorietà dell’applicazione delle strisce retroriflettenti e dei paraspruzzi, un obbligo che è già operativo per i camion di nuova produzione e che diventerà presto vincolante anche per i camion già in circolazione (il termine ultimo è il 31 dicembre 2005).
Da parte delle associazioni si è chiesta l’abrogazione di questa norma o quantomeno la proroga dell’entrata in vigore fino alla trasformazione dell’obbligo in norma comunitaria. Tuttavia è abbastanza complesso pensare di rinunciare alla sicurezza per poter risparmiare sul budget dell’impresa, oltretutto in un momento in cui una simile mossa comporterebbe un ritorno di immagine del mondo dell’autotrasporto particolarmente negativo. È inoltre un fatto che in altri Paesi l’obbligo delle strisce data ormai a parecchi anni fa (ad esempio in Usa al 1993).
La spesa per le strisce e i paraspruzzi, che servono a ridurre la nebulizzazione dell’acqua in caso di precipitazioni, non è indifferente (siamo nell’ordine di qualche centinaio di euro a camion), ma i primi riscontri sulla visibilità dei Tir e sul miglioramento della visione in caso di pioggia hanno evidenziato l’indubbia utilità di questi strumenti.
“Più del 40% degli incidenti che durante le ore notturne coinvolgono veicoli pesanti sono causati dalla scarsa visibilità del mezzo - afferma Giordano Biserni, presidente dell’Asaps - Di notte le strisce retroriflettenti rendono visibile il mezzo circa 2-300 m. prima, e quindi prevengono i tamponamenti”.
Al riguardo esiste anche uno studio sulla bordatura dei veicoli dell’Università di Darmstadt, che ha esaminato 1000 camion equipaggiati con bordi retroriflettenti e 1000 camion senza bordatura. Entrambi i gruppi erano composti da numerosi e diversi tipi di veicoli commerciali (camion frigoriferi, semirimorchi, rimorchi e autocisterne). Dopo un’analisi durata 2 anni, il gruppo senza bordatura ha riportato durante le ore notturne un numero di incidenti pari a trenta, mentre nello stesso periodo di tempo il gruppo dotato di bordatura della sagoma ne ha avuto uno solo. Più del 95% delle collisioni notturne sarebbero state dunque evitate se i camion del gruppo A avessero avuto la bordatura retroriflettente. È ovvio che questi dati sono parziali e non conclusivi, ma un effetto benefico non si può negare, se la diminuzione di incidentalità notturna viene comunque considerata di circa il 41%.
Ugualmente poco realistica appare la richiesta di  eliminare le sanzioni accessorie che prevedono sospensione o ritiro della carta di circolazione per violazione di norme comportamentali del conducente. “Non possiamo dire di volere la sicurezza - sottolinea Biserni - se poi tutte le volte troviamo una scappatoia. L’incidentalità va abbassata, e le sanzioni sono uno strumento coercitivo che ha i suoi benefici effetti. Può sembrare duro, ma è così. È una norma vessatoria? Forse, ma in altro campi ci sono regole fin troppo permissive, come quelle sui tempi di guida, che provocano sicuramente stanchezza nei conducenti e aumento di incidentalità”.


Venerdì, 11 Novembre 2005
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