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TRASPORTO MERCI 11/11/2005

Ricorda, registra, allerta: ecco il pneumatico intelligente

da Uomini e Trasporti - Novembre 2005

Ricorda, registra, allerta: ecco il pneumatico intelligente
di Luca Ferdinando Ricchi

Come sarà il pneumatico di domani? Quello che GoodYear sta per lanciare è dotato di un microchip in grado di identificare ogni singola gomma, di memorizzarne la storia, di misurarne pressione e temperatura...

 

Si chiama Pneumatico Intelligente ed è un progetto, realizzato da GoodYear con la collaborazione di Siemens VDO, che prevede la presenza di un microchip inglobato in ogni pneumatico, in grado di identificare ogni singola gomma e di misurarne pressione e temperatura. Di cosa si tratta?

In pratica, alcuni sensori di lettura del microchip vengono collocati sul telaio in modo da consentire al guidatore di tenere sotto controllo il pneumatico, comunicando l’imminenza di un possibile guasto. Il microchip contiene anche informazioni sulla storia del pneumatico e, in caso di manutenzione, presenta un codice di identificazione che permette di identificarlo prontamente. In collegamento con altri sistemi Goodyear, come il FleetOnlineSolutions, il proprietario puÚ anche seguire la storia dei pneumatici della propria flotta e ottimizzarne l’impiego.

Lo sviluppo dell’Intelligent Tire si articolerà in tre fasi: la prima prevede l’utilizzo del microchip unicamente per archiviare i dati relativi alle dimensioni del pneumatico, al suo riconoscimento, alla data di fabbricazione ecc.; la seconda consente di registrare anche le pressioni dei pneumatici, le temperature e perfino l’usura dei battistrada. Utilizzando dispositivi di lettura automatica, il gestore della flotta, il rivenditore TruckForce e i sistemi FleetOnlineSolutions saranno in grado di monitorare automaticamente lo stato di tutti i pneumatici in ogni momento, permettendo una manutenzione ottimale, una resa chilometrica superiore e quindi una riduzione dei costi. La terza fase vedrà l’integrazione dei sistemi di monitoraggio del Pneumatico Intelligente nei sistemi di gestione a bordo del veicolo. I dispositivi dell’autocarro saranno in grado di leggere il chip e di visualizzare le informazioni su uno schermo. Questo assicura che tutti i pneumatici siano sempre gonfiati alla corretta pressione e, nel caso venga rilevati un calo di pressione o un aumento di temperatura, si potrà intervenire immediatamente prima che si produca un danno.

In aggiunta a queste informazioni verranno registrate la percorrenza di ciascun pneumatico e altri dati utili, come la distanza percorsa con pneumatico sgonfio. Un ulteriore beneficio deriva dal fatto che le informazioni contenute nel chip rendono identificabile il pneumatico senza errore, cosa che - assieme allo speciale logo su ogni gomma - rappresenta un deterrente contro i furti.

Fin qui la tecnologia. Inutile, poi, ricordare che senza il fattore umano non c’è progresso tecnologico che tenga.

Mercato dei pneus: cresce nel mondo, flette in Italia

La crescente domanda di veicoli industriali, particolarmente sostenuta in aree come Asia e Americhe, ha fatto salire le vendite di pneumatici destinati al primo equipaggiamento. Oggi il mercato mondiale di veicoli industriali oltre le 16 ton vale circa 1 milione di pezzi l’anno, con un peso dell’Europa pari a circa il 30%. Sostenuto dalla domanda particolarmente vivace di gommature per cava e cantiere, il mercato di pneumatici al ricambio per veicoli da trasporto pesante raggiunge in Europa i 9,5 milioni di pezzi all’anno. In Italia, invece, la situazione è in leggero calo: da 1.490.000  pneumatici  nel 2004 si è passati a una previsione di 1.440.000 pezzi per il 2005.

La quota complessiva del Gruppo GoodYear al primo equipaggiamento nel mercato mondiale di veicoli industriali oltre le 16 ton è del 31%. In Europa la quota nei pneumatici di ricambio per veicoli da trasporto pesante è del  24,3%, mentre nel segmento italiano la quota di vendite dei vari marchi del Gruppo Goodyear Dunlop raggiunge il 15%.

GoodYear e l’attenzione alla sicurezza

Goodyear si preoccupa da sempre della sicurezza attiva dei veicoli, studiando prodotti affidabili, capaci di fronteggiare le situazioni più critiche dal punto di vista della tenuta, ma anche della resistenza alle sollecitazioni anomale e del comportamento in caso di foratura. Negli ultimi tre anni, grazie a una stretta collaborazione tra le varie aziende del gruppo, la casa americana è riuscita a ottenere ottimi risultati su tutte le sue gomme. Un esempio per tutti: i prodotti di ultima generazione presentano una resistenza al rotolamento del 5-7% in meno rispetto alle precedenti.



di Luca Ferdinando Ricchi

da Uomini e Trasporti - Novembre 2005
Venerdì, 11 Novembre 2005
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