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Posta , Notizie brevi 25/07/2023

IL VIGILE E IL CICLISTA”
Un agente  della Polizia Locale risponde a Massimo Gramellini
sulla rubrica “Il Caffè di Gramellini” del Corriere della Sera 

Buongiorno dr. Gramellini,
leggo sempre con piacere il Suo Caffè, che in modo immediato ma profondo sollecita spesso  riflessioni e considerazioni personali non sempre così sottintese.

Oggi mi ha un po' sorpreso la Sua posizione: spero tenga conto di questo mio pensiero.

La vicenda del ciclista multato a Trento anzitutto non è raccontata come si verificò: tutti -anche Lei- riferiscono esclusivamente di una multa da 45 euro per l'attraversamento irregolare sulle strisce.
In realtà, pare, le violazioni furono due: attraversamento + senso vietato, 45 + 163 euro.
Lo riporta Repubblica, non proprio un giornaletto...
https://www.repubblica.it/cronaca/2023/07/20/news/multa_bici_strisce_pedonali_860_euro-408387194/

Pare che i vigili abbiano prima invitato il ciclista a scendere, cosa che non fece, e solo dopo abbiano elevato la sanzione, anzi LE DUE SANZIONI.

Sempre Repubblica (per evidente ammissione del trasgressore, considerato che non v'è la posizione del comune/polizia locale) riporta la reazione del ciclista "Ma vi ha dato di volta il cervello? Non c’è nessuno, per quale motivo mi sanzionate? Rischio di perdere il treno"... non proprio ciò che ci aspetterebbe da un adulto sorpreso con la mano nella marmellata.

Pare ancora che il cittadino si rivolse al sindaco, che però rigettò il ricorso: forse, formalmente, l'opposizione non fu nemmeno presentata poichè l'autorità competente in questi casi è il prefetto o, in via giurisdizionale, il giudice di pace.

Il resto è storia: il raddoppio dellE DUE SANZIONI (come previsto da codice stradale), il procedimento amministrativo che prosegue, l'intervento della agenzia di riscossione con aggravio ulteriore di spese, la polemica.

Suggestivo che il ciclista-trasgressore avesse proposto "una transazione a 150 euro", un importo che nemmeno copriva l'entità delle due violazioni originarie, quindi delle sue responsabilità... ma soprattutto un atteggiamento non consentito in questo caso di circolazione stradale: anche se lo fosse, il reo confesso in tribunale propone al giudice un patteggiamento sotto il minimo della pena? Direi di no.

E' un gran peccato che si sia persa un'occasione per sottolineare l'importanza di rispettare le norme della circolazione ed in particolare il loro legame con la sicurezza stradale. Oppure stigmatizzare l'atteggiamento di chi le distorce a proprio uso e consumo ("cosa ho fatto di male? non c'è nessuno, non ho creato pericolo, ecc..."). Oppure ancora evidenziare le difficoltà delle forze dell'ordine ad operare in alcuni contesti, ecc... gli spunti sarebbero stati numerosi.

In questo processo di costruzione del senso (anche di legalità) collettivo, i giornalisti come Lei che godono di grande stima ed altrettanto seguito hanno una responsabilità che ritengo ben superiore a quella di riempire poche righe di un quotidiano.
E talvolta tra mera la ricerca di un amaro sorriso o lo stimolo di una più consapevole riflessione il confine è molto sottile, ma di rilevante impatto.

La ringrazio dell'attenzione.
Con stima.

Mail firmata
e inviata in copia anche ad ASAPS


Riceviamo e pubblichiamo la mail che un appartenente della Polizia Locale ha inviato a Massimo Gramellini curatore della rubrica IL CAFFE’ DI GRAMELLINI sul Corriere della Sera.
Condividiamo le osservazioni contenute nella garbata nota dell’autore e la stima per il famoso giornalista. (ASAPS)

 

 

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Martedì, 25 Luglio 2023
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