di Giordano Biserni*
LA STRADA COME UN SET
TERRENO IDEALE DOVE SI GIRANO VIDEO DEMENZIALI PER AUMENTARE I FOLLOWER SUI CANALI YOU TUBE PER CONTARE MILIONI DI VIEWS (E GUADAGNI)
50 ORE DI GUIDA ININTERROTTA, MA STAVOLTA E’ MORTO UN BAMBINO DI 5 ANNI SU UNA VETTURA GUIDATA DALLA MAMMA E CENTRATA IN PIENO.
PREVALE LA CULTURA GIOVANILE DEL “TANTO NON MI FANNO NIENTE”
Ormai è chiaro la strada è diventata una sorta di set dove si può fare e filmare di tutto. Dagli idioti esibizionisti che filmano le loro imprese in auto con video che immortalano i loro contachilometri a 250 km/h in autostrada, agli altri idioti che filmano gli esiti mortali di un incidente stradale e li postano su you tube o cercano di catturare like sulla loro misera pagina face book.
Ora siamo arrivati a dei video di resistenza alla guida di un suv (Lamborghini) dove 4 giovinastri viziati e annoiati organizzano una challenge che prevede 50 ore al volante senza interruzione con scambio dei posti in movimento.
L’ “eroica” impresa di questi you tuber alla caccia di milioni di views questa volta è costata la vita a un bambino di 5 anni, travolto con la mamma e la sua sorellina mentre erano tranquilli nella loro utilitaria sulle minacciose strade di Roma
Il set della quotidiana violenza stradale consente il dilagare di questi assurdi comportamenti alla guida che spesso costano la vita a persone che si ritrovano ad essere attori involontari di queste tragedie dove altri guardano e ridono e alcuni muoiono.
Questo accade perché il sistema non solo non sa ostacolare questa sorta di “Pulp fiction” stradale ma spesso ammicca e fa finta di non vedere.
Pattuglie sempre meno presenti sulle strade, interventi degli agenti che vengono spesso vanificati da un sistema di (in)giustizia che alla fine premia sempre Caino con sanzioni e pene irrisorie alla faccia di un Abele deriso, sanzioni irrisorie che demotivano le divise della strada e creano la convinzione per altro dichiarata anche da quegli sconsiderati alla guida, del “tanto non ci fanno niente”.
Un bambino di 5 anni è diventato attore di un film dell’orrore stradale nel quale lui con la sua mamma e sua sorella non aveva nulla a che fare.
Per notizia il bambino è la 21esima piccola vittima della strada alla data di oggi nel 2023 (sono stati 39 i bambini morti sulla strada nel 2022).
Quando muore un bambino sulla strada, lo voglio ricordare, il Re Erode è sempre un adulto che viola le regole della circolazione: velocità, distrazione da cellulare, alcol e ora anche per una malsana e impunita libidine cinematografica.
The end.
*Presidente ASAPS
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