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Editoriali , Comunicati stampa ,... 20/12/2022

L'ultimo saluto a un amico, a un grande  poliziotto, e un vero professionista
Raffaele Chianca 11.7.1957  - 19.12.2022

di Giordano Biserni*

 

Raffaele carissimo,
la notizia della tua scomparsa mi è arrivata come una scudisciata. Sapevo ovviamente che eri molto malato e che da oltre 5 anni ti battevi come un gladiatore contro la solita terribile malattia. Ma in cuor nostro, noi che ti eravamo vicini con Gianluca e altri dell’ASAPS, ti consideravamo di fatto immortale.
La malattia è arrivata subdola in una torrida estate, ma l’avevi affrontata quasi col sorriso e forse pensavi che si trattasse del solito falso documentale (questa volta però di un referto...) che tu avresti prima o poi smascherato. Lo sapevi fare come nessuno!
La tua scomparsa in una serata a sei giorni dal Natale è stata un pugno nello stomaco per tanti, per tutti! Lo abbiamo misurato dai commenti e dalle sincere espressioni di dolore che tanti colleghi di tutte le polizie - proprio tutte - dalla tua Stradale alla Polizia Locale hanno postato su FB e sui social in genere.

 

Hai avuto una reazione di affetto così corale e grande che ci è stato dato di vedere solo quando abbiamo pubblicato la notizia di un Caduto in servizio. Ma non sono rimasto stupito, perché tu - a pensarci bene - sei un caduto in servizio! Eccome.
Anche se in pensione da alcuni anni, hai continuato fino all’altro giorno nel tuo ruolo di maestro unico (e temo irripetibile) del falso documentale. Hai partecipato a centinaia di convegni, e dopo l’invenzione dei social sei stato relatore in centinaia di webinar. Il tuo modo di spiegare il “tarocco” di targhe, telai di auto e documenti, era unico, ammaliante, affascinante, la sceneggiatura di un film sempre diverso in cui eri il vero e unico regista. Capace di incantare un pubblico di professionisti del settore sicurezza e polizia giudiziaria.
Sei stato apprezzato, di più, sei stato amato dai colleghi della Polizia Stradale (anche se al centro ti avevano un po’ trascurato), e tantissimo dai colleghi dalla Polizia Locale e dalle altre polizie dello Stato. Non capita a molti. La tua qualità e professionalità erano indiscutibili, tanto che sei diventato internazionale. Infatti sei stato chiamato spesso a fare lezioni sul falso documentale alle polizie europee, dei paesi Balcanici, del nord Africa. Una delle ultime volte in cui ci siamo visti mi raccontavi che dovevi andare per un convegno anche in Giordania.

Io ti voglio ricordare anche come un vero “sbirro” capace di intuizioni che spiazzavano tutti, sorridente ma fermo, duro con i forti e comprensivo con i più deboli. Stimato e rispettato dai colleghi della Squadra di P.G. riminese e dalla Sezione tutta. Come posso dimenticare quando ancora Rimini non era provincia e il tuo riferimento era la Squadra di P.G. della Sezione di Forlì e tu facevi finta di darci retta per poi fare, ovviamente, come ti pareva, ma con iniziative sempre più efficaci e risultati eccellenti.
Ma ti devo anche ricordare come componente del Consiglio Nazionale di ASAPS fin dalla prima ora e come autore, con Gianluca Fazzolari, il tuo braccio destro nella materia, di numerosi testi professionali che abbiamo distribuito copiosi ai nostri soci. E quanti articoli hai scritto per il Centauro!  Sei stato relatore in tanti webinar con marchio ASAPS. L’ultimo solo il 19 ottobre scorso al CUBO di Bologna. Abbiamo fatto il viaggio in auto insieme. Ti vedevo e sentivo stanco, quasi sfinito durante la tua brillante relazione, ti ho chiesto se volevi sospendere. Mi hai detto dolcemente perentorio: “assolutamente no. Devo finire...

Poi siamo andati a mangiare qualcosa, tu hai solo assaggiato e ti sei fermato. Ma sempre col sorriso (come si vede nella foto). Durante il viaggio di rientro a Forlì, ti ho chiesto di farmi un piccolo video di presentazione della campagna iscrizioni 2023 dell’ASAPS che hai realizzato pochi giorni dopo nonostante non stessi già per niente bene. Mi avevi promesso; “Verrò a trovarvi prima di Natale a Forlì. Se riesco e se Dio vuole…” Invece purtroppo la grande “ingannatrice” ti ha portato via prima e saremo noi a doverti venire a salutare per l’ultima volta per affiancarci nel dolore a tua moglie e alla tua carissima figlia.
Il Natale per noi quest’anno è finito prima di arrivare. Le luci festose si sono spente. Rimane la luce calda nel cuore di tutti noi che ti abbiamo ammirato e ti abbiamo voluto bene.
Grazie Ispettore Raffaele Chianca grande e indimenticabile bandiera per tutti i professionisti della sicurezza stradale.
Ricordo che Tu finivi le tue mail spesso scrivendo la frase: E che Dio ce la mandi buona. Noi ci limitiamo a ringraziare Dio di averti avuto con noi. Anzi noi con te.

* Presidente ASAPS

 

 

Raf hai avuto una reazione di affetto così corale e grande che ci è stato dato di vedere solo quando abbiamo pubblicato la notizia  di un Caduto in servizio. Ma non sono rimasto stupito, perché tu - a pensarci bene - sei un caduto in servizio!
Anche se in pensione da alcuni anni,  hai continuato fino all’altro giorno nel tuo ruolo di maestro unico (e temo irripetibile) del falso documentale. Grazie Raf ti siamo tutti veramente grati e debitori di affetto per sempre. (ASAPS)

Martedì, 20 Dicembre 2022
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