E' sanzionabile in base all'art. 145 CdS motociclista che sorpassa fila ferma di autoveicoli che collide contro veicolo che si immette sulla strada favorita?

Applicazione corretta delle sanzioni previste dall'art. 145 CdS, in contesto di rilievo di sinistro stradale, in relazione alla seguente (classica) dinamica: fila COMPLETAMENTE ferma di veicoli all'altezza di un'intersezione stradale. Sorpasso di tale fila da parte di un motoveicolo, che viene a collidere contro un veicolo gravato da segnaletica di stop o dare precedenza, che dalla laterale, si vuole immettere sulla strada favorita, sfruttando i varchi che gli utenti devono, in tale contesto di circolazione, lasciare liberi nelle aree di intersezione, per quanto disposto dal comma 7° dell'art. 145 . Lo scrivente ritiene corretto applicare nei confronti del motociclista senz'altro l'art. 148 commi 12° e 16° (sorpasso in corrispondenza di incrocio non regolata da semaforo o agenti del traffico) e nei confronti della controparte eventualmente l'art. 145 commi 1° e 10° (omessa prudenza nelle intersezioni), in luogo della contestazione dell'art. 145 commi 4° o 5°, che viene usualmente utilizzata dalla maggiore parte dei miei colleghi. Infatti la prescrizione dell'art. 145 comma 7° - lasciare libere le aree di incrocio in presenza di file ferme - ha come evidente scopo, quello di favorire la fluidità della circolazione da e per le laterali. In tale contesto gli unici utenti che possono, con molta prudenza muoversi, sono quelli che dalla strada principale si devono immettere nelle laterali o che dalle laterali devono (sempreché, la corrente di traffico che intendono impegnare si muovi), immettersi nella strada favorita. Quindi a mio modesto parere, per quanto sopra descritto, dalla lettura organica dell'art. 145 che si deve dare, è errato contestare all'utente che si immette sulla strada favorita l'art. 145 commi 4° o 5°, essendo la manovra di immissione, in contesto di fila COMPLETAMENTE ferma, consentita (infatti in tale situazione è l'utente generalmente favorito dalla segnaletica che in tale situazione deve fermarsi e lasciare libero il passo agli utenti generalmente sfavoriti) e contestare invece eventualmente l'art. 145 commi 1° e 11°, descrivendo bene nel corpo del verbale, in cosa sia consistita la mancanza di prudenza nell'eseguire una manovra comunque consentita. Spero di essere stato chiaro (esaustivo penso senz'altro), nell'esporre il difficile quesito e colgo l'occasione per porgere i migliori auguri di buon lavoro.

email-Gatteo (Fc)

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