Bimba travolta e uccisa sulle strisce: l'automobilista si è costituito
Si sarebbe recato spontaneamente in Procura l'automobilista che, nella serata di domenica, ha travolto e ucciso la piccola Manar mentre attraversava viale Italia sulle strisce pedonali, insieme ai genitori e ai fratelli.
L'uomo, che era al volante di una Chevrolet Orlando, non si era fermato a prestare soccorso alla bimba di 9 anni, ma era anzi fuggito. La caccia al pirata si sarebbe conclusa poche ore fa: l'automobilista si sarebbe autonomamente presentato in Procura per costituirsi.
Il suo racconto, come la sua posizione, sono al vaglio degli inquirenti. Pochi dubbi sulla dinamica della tragedia avvenuta a Bagnolo Mella. La famiglia, di origine marocchina ma di casa in paese, stava rincasando dopo aver passato la serata a al parco. La bimba stava attraversando Viale Italia in sella alla sua bicicletta, sulle strisce pedonali e con la madre accanto che spingeva un passeggino. Davanti il fratello 12enne, che aveva già raggiunto l'altro lato della strada. Alle spalle il papà, con in braccio una neonata e a fianco un altro figlio. La bicicletta di Manar sarebbe stata colpita in pieno dal suv, così come il passeggino, che per fortuna era vuoto: il padre aveva appena preso la figlia di pochi mesi in braccio, per consolarla.
Un impatto devastante: la piccola di 9 anni sarebbe stata scaraventata a metri di distanza. La mamma invece sarebbe stata urtata di striscio. Le condizioni di Manar sono apparse subito gravissime: è stata soccorsa sul posto e poi trasferita d'urgenza al Civile, dov'è purtroppo spirata. Meno critico di quanto inizialmente temuto, invece, il quadro clinico di Saadia El Hadi, madre della vittima. Stando all'ultimo bollettino medico, la 43enne sarebbe fuori pericolo: la prognosi è di 7 giorni.
Certo quando poi sentono il fiato degli agenti addosso, si costituiscono... Vorremmo conoscere i motivi della fuga anche se li sospettiamo. (ASAPS)