IL DRAMMATICO INCIDENTE DI BOLOGNA, IN UNA GIORNATA TERRIBILE PER LA STRADA, DEVE FARE RIFLETTERE SU UNA EMERGENZA DI FATTO, NON CONSIDERATA ANCORA COME TALE
Parliamoci chiaro quella di oggi 6 agosto è una sorta di Viareggio2 sulle strade anziché sulle ferrovie. Il gravissimo e tragico incidente della A1-A14 a Bologna con lo scoppio di una cisterna e il crollo di un cavalcavia, certifica una situazione di vera emergenza: la strada! Una emergenza che nell’agenda politica del Paese da anni non è considerata tale. Una vera emergenza “nana” rispetto alle altre.
Sì è iniziato al mattino col tamponamento e relativo incendio con 2 vittime sulla A4 a Padova è poi seguito il drammatico schianto di Bologna.
Sulla sicurezza stradale e sull’autotrasporto su gomma si deve fare una riflessione non più rinviabile. In che modo il sistema sta arbitrando il settore? Con quali modalità?
Parliamoci chiaro anche la cisterna più in regola del mondo se trasporta materiale infiammabile o esplodente di fronte ad uno schianto come quello di Bologna produce un chiaro rischio di incendio ed esplosione. Il tratto interessato, dopo un disastro come quello di oggi, divide l’Italia in due e anche la stessa città! E questo deve fare riflettere sulla esigenza o meno di un reale passante.
Gli incidenti mortali dei migranti in Puglia, con 16 vittime in pochi giorni, confermano poi un concetto ormai chiaro: nel confronto fra le esigenze dell’economia e del guadagno e le esigenze di parametri minimi per la sicurezza, è proprio la sicurezza ad uscire sconfitta neanche ai punti, ma ormai per KO.
Gli uomini in divisa blu che stanno sulle autostrade e sulle statali, sempre meno e sempre più anziani, sanno bene che il confronto è impari.
La Polizia Stradale e la Polizia Municipale sanno quante sono le “furberie” per aggirare i tempi di guida, i salti di riposo, le velocità artatamente abbassate. Ogni giorno vengono scoperti decine di sistemi attivati per taroccare i cronotachigrafi. I veicoli pesanti stranieri a loro volta aggiungono quote di ulteriore rischio. In questi terribili incidenti che ruolo hanno la stanchezza, l’alcol, la distrazione da cellulare? Si continuano a vedere anche i pesi leggeri, quelli sotto i 35 q. (senza obbligo del cronotachigrafo) viaggiare a velocità folli e con conducenti spesso alle prese con il cellulare, con la lettura dei messaggi, con l’iPad o le carte sul volante!
Finché avremo decine di migliaia di veicoli che transitano sulle autostrade e sulle statali, spesso a velocità elevate (se vai a 70 all’ora su una statale ti sfanalano per passare), finché vedremo le assurde ridicole distanze di sicurezza (??) tenute dai Tir fra loro, questi disastri saranno pressoché quotidiani. Un banale rallentamento causa tamponamenti inevitabili e spesso fatali, con macchine schiacciate come scatolette, nell’inferno di acciaio e fuoco. Finché le regole, anche solo quelle esistenti, non verranno fatte osservare seriamente, chiamando in causa anche le imprese di trasporto, ogni alba sulle strade segnerà una condizione di rischio intollerabile per tutti.
Forlì. lì 6 agosto 2018
Giordano Biserni
Presidente ASAPS
>Bologna, esplode un Tir: inferno sul raccordo autostradale. Due morti, oltre 80 feriti
Una giornata di sangue sulle strade: A1 Bologna, A4 Padova, i migranti in Puglia. Una situazione di vera emergenza. Lo urliamo da tempo, inascoltati. Ci sono decine di feriti. Fra loro anche 3 poliziotti (uno è grave) e 11 carabinieri. L’analisi dell’ASAPS