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Contromano in Tangenziale di Napoli, il giudice: «Mormile era cosciente e la sua azione era volontaria»

NAPOLI - «La condotta di Mormile era cosciente e volontaria». Con questa spiegazione il giudice del Tribunale di Napoli ha condannato a 20 anni di galera Aniello Mormile, il dj 30enne che la notte del 25 luglio del 2015 fu autore del disastroso incidente sulla Tangenziale di Napoli a seguito del contromano a seguito del quale morirono la fidanzata che era con lui in auto e il conducente di un’altra vettura.

« La scelta di guidare contromano in Tangenziale – continua nella spiegazione il giudice – è stata da lui pienamente voluta e inserita nella sua scellerata azione, anche se del tutto priva di plausibile ragione. Non ha fornito alcun contributo, né in fase di indagini né durante il giudizio, al fine di consentire una più agevole e precisa ricostruzione dei fatti e neppure – si legge nelle conclusioni – ha manifestato alle persone offese il suo pentimento e il suo dolore per quanto accaduto, sentimenti che pure non si esclude che possa aver provato. E non risulta che si sia offerto di risarcire il danno ai congiunti delle vittime».

da diariopartenopeo.it


Da colposo a volontario. La condanna a 20 anni
«La condotta di Mormile era cosciente e volontaria». Con questa spiegazione il giudice del Tribunale di Napoli ha condannato a 20 anni di galera Aniello Mormile, il dj 30enne che la notte del 25 luglio del 2015 fu autore del disastroso incidente sulla Tangenziale di Napoli a seguito del contromano a seguito del quale morirono la fidanzata che era con lui in auto e il conducente di un’altra vettura. (ASAPS)

Giovedì, 13 Ottobre 2016
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