Giulianova, lite per un sorpasso: automobilista ucciso con una coltellata davanti agli occhi della figlia
GIULIANOVA. Un delitto di una violenza gratuita e assurda, maturato sulla strada. La strada della violenza che ha portato un caldaista di 59 anni di Mosciano Sant'Angelo (Teramo), nativo di Bellante, ad uccidere un suo compaesano, Paolo Cialini di 47 anni, anch'egli di Mosciano, davanti agli occhi della figlioletta della vittima, che ha 7 anni. Il movente dell'omicidio avvenuto con una coltellata al cuore è la lite per una precedenza stradale. Due automobilisti che prima si prendono a pugni e poi, per vendetta, l'uomo picchiato e offeso insegue la vittima, gli taglia la strada con la macchina e lo uccide con il suo coltello da cacciatore. Non è un film. E' successo davvero, poco dopo le ore 15.30, in viale Orsini, nel pieno centro di Giulianova lido.
La vittima, Paolo Cialini, 47 anni di Mosciano Sant'Angelo |
La vittima è un imprenditore informatico di 47 anni, Paolo Cialini, trafitto a morte da una coltellata al cuore. A ucciderlo è stato Dante Di Silvestre, caldaista molto conosciuto a Giulianova. Ha accoltellato il suo "rivale", con cui aveva discusso per una precedenza appena 300 metri prima, dal quale era stato colpito con un calcio al basso ventre e poi con un pugno, e che a sua volta aveva inseguito e affrontato una seconda volta, ma stavolta armato. Con il suo coltello da cacciatore si è vendicato dell'affronto subito poco prima e ha affondato la lama dritto al cuore, quasi fosse in catalessi, senza pronunciare una parola. Cialini si è piegato in due, dal centro della strada ha raggiunto la sua Punto bianca, la cui strada era stata ostruita dall'auto furgonata dell'omicida: dentro c'era la piccola figlia dell'uomo, che terrorizzata ha visto il padre crollare a terra in un lago di sangue. I soccorsi sono stati disperati quanto inutili: Paolo Cialini era ancora cosciente, ma in stato di shock, con una copiosa emorragia dal petto. È stato caricato in ambulanza e a bordo ha avuto un primo arresto cardiaco: rianimato, non ha superato un'altra crisi all'ingresso in pronto soccorso ed è morto. L'aggressore è stato trovato immobile in strada, lì dove aveva colpito la vittima. Una telefonata a moglie e figlia ventenne che l'hanno raggiunto, trovando un uomo in catalessi: qui è stato fermato dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Giulianova che lo hanno trasferito in caserma. Qui l'uomo, descritto da tutti come una persona mite, lavoratore instancabile e mai protagonista di episodi violenti, è in stato di fermo di indiziato di reato per omicidio volontario: lo stanno interrogando il procuratore capo di Teramo, Antonio Guerriero, e la sostituto Irene Scordamaglia, quest'ultima titolare dell'indagine e che ha disposto l'autopsia sulla salma del 47enne morto.
>VIDEO - Giulianova, accoltellato al cuore dopo la lite in strada
Sconvolto il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro:«Sono sconvolto, mancano davvero le parole. La nostra - dichiara il sindaco - è una cittadina tranquilla, non abituata certo ad una violenza feroce, insensata come quella verificatasi oggi pomeriggio. Un banale diverbio trasformatosi in omicidio. Alla presenza oltretutto della piccola figlia dell'assassinato, Paolo Cialini, una brava persona da quel che so, peraltro da me ricevuto in Comune in un paio di occasioni. Esprimo la mia tristezza, il mio stupore agghiacciato per quanto avvenuto. Alla moglie, alla figlia dell'assassinato, che purtroppo porterà per anni con sé l'orrore di quanto accaduto oggi, ed ai familiari, tutto il mio cordoglio e quello dell'intera città».
LA FOLLIA DELLA VIOLENZA STRADALE
La vittima aveva 47 anni ucciso davanti alla figlia di 7 anni!! Dopo un primo litigio a qualche scambio di pugni fa i due. Il 47enne con la bambina ha ripreso la marcia. L’altro, un 59enne lo ha inseguito, gli ha tagliato la strada e lo ha bloccato, poi gli ha affondato una lama di coltello nel corpo. La strada continua ad essere un posto pericolosissimo!
I dati dell’Osservatorio ASAPS sulla violenza stradale lo dimostrano! Ecco i numeri del 2015.
L’Osservatorio il Centauro – ASAPS ha registrato 182 episodi (+4,6%) gravi che hanno causato 7 morti (+16,6%) e 258 feriti (+24%) di cui 38 molto gravi. In 66 casi (36%) usate armi proprie o improprie.