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Osservatorio ASAPS sugli incidenti plurimortali nel 2015
144 sinistri gravissimi, nei quali si sono contate 313 vittime
127 incidenti con 2 morti, 12 con 3 morti, 3 con quattro morti e 2 con oltre 4 vittime
Già 2 incidenti con quattro vittime nel 2016
Nel 2014 su 140 episodi erano state contate 315 vittime, infine nel 2013 anno in cui è stato lanciato questo report su 131 episodi 333 sono state le vittime

Lo chiamiamo il report dei plurimortali, cioè quegli incidenti gravissimi con almeno due vittime. L’Osservatorio il Centauro ASAPS nel 2015 ne ha registrati 144, che hanno causato 313 vittime. Nel 2014 i plurimortali furono 140, l’incremento degli episodi è quindi del 2,8%, ma le vittime furono 315, due vittime in meno (-0,6%). Nel 2013 i plurimortali furono 131, ma le vittime furono 333, in questo caso si deve però tenere conto che nel luglio 2013 si verificò il tragico incidente del pullman sulla A16 con 40 morti.     
Nel report del 2015 sono stati 127 gli incidenti con due vittime, 12 gli schianti con tre vittime e 3 quelli con quattro vittime, 2 incidenti con oltre quattro vittime.
Nel 2016 sono già 2 gli incidenti con quattro vittime (entrambi nel mese di marzo) dopo quello dei quattro ragazzi morti la scorsa settimana sulla A3 e ieri sera quello sulla A21 con quattro componenti di una band musicale che hanno perso la vita nel tragico schianto contro un autocarro che ha compiuto un fatale salto di corsia.   

La distinzione per tipologie di strada ci racconta che dei 144 sinistri plurimortali, 30 sono avvenuti in autostrada con 65 vittime  20,8%. Lo scorso anno le vittime furono invece 73 con una diminuzione quindi di 8 vittime. 86 su statali e provinciali (le più pericolose) con 190 vittime 60,7%, e addirittura 28 con 58 morti nelle aree urbane 18,5%.

Dei 144 incidenti plurimortali, 32 sono avvenuti per fuoriuscite per sbandamento 22%.      
Il maggior numero di schianti gravissimi è avvenuto di notte dalla mezzanotte alle sei con 42 incidenti plurimortali (29%), (32% lo scorso anno), gli altri sono suddivisi nelle rimanenti tre fasce orarie diurne. 
Solo sette gli incidenti in cui è stato possibile accertare con sicurezza l’abuso di alcol, questo non esclude che siano stati di più, ma non è stato possibile raccogliere ulteriori elementi.  Sono stati 72 gli incidenti gravissimi avvenuti al nord (50%), 29 al centro (20%) e 43 al sud  (30%).

Il dato più tragico è quello di 13 bambini che hanno perso la vita in questi incidenti gravissimi (17 lo scorso anno). Delle 313  vittime 41 erano straniere pari al 13%,  di cui 15 dell’UE (i più numerosi i romeni con 12 vittime) e 26 extra UE.        
123  incidenti hanno coinvolto veicoli a 4 ruote, in 21 incidenti coinvolti i motocicli e in 14 sinistri gravissimi coinvolti dei pedoni (il totale è superiore a 144 episodi perché in alcuni sinistri sono coinvolte tipologie diverse di mezzi o protagonisti).     
La suddivisione per regioni vede in testa la Lombardia con 19 incidenti plurimortali, segue il Piemonte con 14, il Veneto con 13, il Lazio e la Campania 12, l’Emilia Romagna, la Puglia con 11, la Sicilia 9, la Toscana 7,  la Sardegna, l’Abruzzo e il Trentino con 6, il Friuli V.G. 4, la Calabria, la Liguria e l’Umbria 3, la Basilicata con 2, le altre regioni con un  solo plurimortale. 
Lo spaccato fornito dal report degli incidenti gravissimi, secondo l’ASAPS è da analizzare con attenzione perché ci fornisce elementi valutativi di sicuro interesse per leggere i diversi aspetti della sinistrosità. (ASAPS)
 
Forlì, 7 marzo 2015

Giordano Biserni
Presidente ASAPS

 

 




I dati degli incidenti plurimortali in Italia nel 2015 e anche il 2016 come vediamo con due incidenti con 4 morti nelle ultime due settimane, non è iniziato per niente bene. (ASAPS)

Lunedì, 07 Marzo 2016
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