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Posta 07/05/2015

San Giuliano Terme (Pi)
L'amaro sfogo di un operatore di Polizia Locale
Motociclista con tasso alcolemico 2,66 g/l
Il G.d.P. restituisce la patente perché "gli serve per lavorare"

Foto di repertorio dalla rete

Spett.le Asaps, mi accingo a scriverVi,e per la prima volta, non lo faccio per avere il Vostro prezioso aiuto sui vari quesiti della normativa stradale, bensì per esternare tutta la mia amarezza di prima agente, ed ora, ufficiale di Polizia Municipale, che in 37 anni di servizio, ne ha viste molte di ingiustizie, ma al giorno di oggi mi sembra che il vaso sia colmo, e da questo ne stanno uscendo a bizeffe. Non è che di questi fatti non ne siano mai successi, anzi, ma questo che mi accingo ad illustrare mi ha lasciato sbigottito.

I fatti incidente stradale in ore notturne, sul posto una motocicletta di grossa cilindrata, un'aiuola spartitraffico abbattuta, tracce  di scarrocciamento, conducente non sul posto ma già  trasportato al Pronto Soccorso, dove poco dopo veniva raggiunto dagli agenti, prima per accertarsi delle sue condizioni, e poi per richiedere al personale medico gli accertamenti urgenti sulla persona per la verifica del tasso alcolemico. Durante l'attesa, gli agenti hanno potuto constatare le condizioni sintomatiche del motociclista che non ricordava niente dell'accaduto, e soprattutto  percepivano nettamente nella stanza dove era ricoverato un forte odore di alcool.

Si provvedeva a ritirare a scopo cautelare la patente di guida, ed il giorno seguente si acquisivano le certificazioni mediche richieste dove appariva una misura di etanolo nel sangue di 2,66. Partiva tutta la procedura penale a carico del motociclista, visto anche che aveva dei precedenti  art. 186. La prefettura emetteva la dovuta ingiunzione di sospensione patente di un anno.

Il motociclista faceva ricorso all'ordinanza della prefettura, ed il giudice di Pace accoglieva il ricorso, ordinando la restituzione della patente di guida.

Le motivazioni?, il motociclista aveva bisogno della patente per poter lavorare.  Ora lungi da me di voler discutere le motivazioni umanitarie che hanno portato il Giudice ad  accogliere il ricorso e a condannare la prefettura alle spese di giudizio, quantificate in 150 euro, ma viene spontaneo chiedermi a cosa serve il nostro operato, se poi spesso, troppo spesso, i potenziali alcolizzati, riprendono la patente? Naturalmente continuerò a perseguire coloro che eccedono nell'alcool durante la guida, e a passare ore al computer per poter confezionare una notizia di reato, con tutte le innumerevoli garanzie per l'indagato, pur sapendo, e di questo ne sono pienamente convinto, che in Italia (solo in Italia) basta poter avere le possibilità di rivolgersi ad un buon avvocato per farla sempre franca...

Scusate ancora per aver voluto accogliere il mio sfogo, e disappunto, ed un saluto a Voi che fate tutto il possibile per la sicurezza stradale.

 

Ispettore Fabrizio Bozzi
Polizia Municipale di San Giuliano Terme (Pisa)    

 



Le decisioni assolutamente discutibili di qualche Giudice di Pace affossano il morale degli operatori di polizia che ogni giorno vivono la strada per renderla più sicura. Ma così i risultati si allontanano e le tragedie non diminuiscono come potrebbero. (ASAPS)
  

Giovedì, 07 Maggio 2015
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