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Incidenti fine settimana primo quadrimestre 2013
Risultati ancora positivi
Gli incidenti calano del 3,2%, le vittime del 15,5% e i feriti del 5,8%
Buono il risultato anche fra gli under 30 con 17 vite risparmiate e un bel –15,9%
Crescono invece i morti nelle ore notturne, 89 vittime + 15,6%

Foto Blaco - archivio Asasp

L’Osservatorio il Centauro-Asaps segnala un andamento ancora molto positivo per la sinistrosità del fine settimana del primo quadrimestre 2013, con una diminuzione del 3,2% degli incidenti, ma soprattutto  con diminuzioni a doppia cifra alla voce  feriti e morti rispetto alla stesso periodo del 2012. E’ quanto emerge dai  risultati dei rilievi della sola Polizia Stradale e dei Carabinieri, ai quali bisognerà aggiungere poi quelli delle Polizie Locali (che - lo ricordiamo - rilevano il 65% degli incidenti in particolare nelle aree urbane).    
Gli incidenti complessivi sono passati da 10.701 dei primi 4 mesi del 2012  a 10.363  nel 2013,
338 sinistri pari a un calo del 3,2%. Molto più entusiasmanti i dati relativi alle vittime e ai feriti.

 

I morti nei week-end  sono passati da 278 a 235 come dire 43 lenzuoli bianchi in meno stesi sulle strade con un calo del 15,5%.  Buono anche il risultato dei feriti passati da 7.748  a 7.296, con 452 ingressi in meno nei pronti soccorso, e una diminuzione del 5,8%. I ragazzi con meno di 30 anni che hanno perso la vita nei primi 4 mesi del 2013 sono stati 90, contro i 107 del 2012 cioè 17 decessi in meno e un calo secco del -15,9%.
Meno buoni i dati dell’incidentalità notturna, quella relativa alla fascia oraria cha va dalle 22 alle 06 del venerdì sul sabato e del sabato sulla domenica, dove 89 persone hanno perso la vita nei 78 incidenti avvenuti nelle ore dei fari accesi. Rispetto al 2012, si registra in   questo caso un incremento di 12 decessi e un +15,6%. Un risultato in questo caso decisamente  deludente.    

 

Torna invece il sereno e il segno meno per gli incidenti mortali su due ruote dove si contano 38 incidenti mortali, ben 32 in meno e un calo record  del 45,7% rispetto al primo quadrimestre del 2012 quando furono 70. Ovviamente non ci possiamo nascondere che su questo dato così positivo oltre ad una riscoperta della prudenza dei motociclisti può avere inciso il maltempo in quasi tutti i fine settimana primaverili.   
I dati complessivamente positivi di questo particolare segmento della sinistrosità del fine settimana che miete molte vittime fra gli under 30 conforta e conferma che le misure adottate si sono rivelate efficaci. Ovviamente a questa situazione favorevole hanno contribuito sia l’aumento dei controlli antialcol che nel 2012 hanno ancora avvicinato quota 2 milioni, sui quali si deve però insistere, accoppiando finalmente anche i controlli antidroga, sia l’ampliamento dei tratti autostradali sottoposti a controllo col sistema Tutor.    

 

Alcol e velocità eccessiva rimangono sempre gli indiziati numero uno della sinistrosità grave. Forte anche l’incidenza del “banale” fattore stanchezza ma – lo ripetiamo – non esistono etilometri e autovelox in grado di misurarla. Ora non si abbassi la guardia. E’ iniziata la nuova gara, l’UE richiede un’altra diminuzione del 50% degli incidenti e delle vittime della strada entro il 2020. Nello scorso decennio abbiamo fallito l’obiettivo fermandoci a meno 42,4% e del 45,6% nel periodo 2001-2011. Questa volta, lo ripetiamo,  non possiamo sbagliare! Auspichiamo anche finalmente un intervento sulle strutture stradali il cui stato in molti casi è sotto gli occhi (e le gomme) di tutti.

 

Forlì, 9 maggio 2013


Giordano Biserni   
Presidente Asaps

 



 

Venerdì, 10 Maggio 2013
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