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Assalto al blindato sull’autostrada a Como
Meno male che quella pattuglia della Stradale non c’era…
Vi spieghiamo perché
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Foto Coraggio - Archivio Asaps

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(ASAPS) Dopo la fulminea rapina  sulla A9 nella prima mattinata di lunedì, una vera e propria  “operazione militare” ad opera di una banda commando con una operatività degna dei migliori film di genere, dal sindacato delle Guardie Giurate si è sollevato forte il reclamo: ma dov’era la Polizia Stradale? Comprensibile.
Ci viene però subito da rispondere al sindacalista delle Guardie: meno male che la pattuglia non c’era. Ma secondo lui cosa poteva fare una coppia  di due agenti in una situazione del genere? Per i poliziotti sarebbe stato come entrare in un poligono di tiro, dall’ingresso riservato alle sagome…
Esaminata la dinamica dell’assalto alcune riflessioni si rendono indispensabili: il fattore sorpresa, il fattore numerico, il fattore armamento, l’organizzazione.
Se la pattuglia si fosse trovata in zona probabilmente sarebbe stata colta di sorpresa prima ancora di arrivare nel cuore dell’assalto, dalle macchine di supporto del  commando formato da almeno una decina di persone. I banditi avrebbero fatto un tiro al bersaglio con un armamento e una capacità di fuoco che la polizia si sogna.

 

Quando circolano sulla rete autostradale dei furgoni blindati carichi di milioni di euro e oro, vanno organizzati specifici servizi preventivi e di controllo del territorio organizzati dalle Questure. Come si può pensare alla vigilanza della sola Stradale con una pattuglia dispersa in un tratto di 40 km di estesa che diventano 80, fra andata e ritorno nelle due direzioni?
Ma i responsabili dell’organizzazione e tutela di questi carichi preziosi le sanno queste cose? E se la singola pattuglia nello stesso momento fosse stata impegnata per un servizio di viabilità, per i rilievi di un incidente o per un soccorso stradale di qualsiasi genere??
Ma avete visto che organizzazione? Veicoli pesanti bruciati, chiodi a tre punte sparsi sull’asfalto, colpi di Kalašnikov senza risparmio, tiro preciso con rosate molto strette, conoscenza degli orari (il colpo, guarda caso,  scatta alle 7,05 ora del cambio delle pattuglie dal quadrante notturno al turno del mattino), fuga con almeno 4 macchine, taglio del guard rail.

 

Non si può pensare che una pattuglia della Stradale distribuita su una estensione chilometrica così vasta e con mille incarichi da svolgere, in un’ora di punta, possa avere una seria possibilità di creare una cintura di sicurezza per un obiettivo sensibile di quella portata. Una domanda ma la pattuglia della Stradale era almeno informata del transito di quel carico con valori così appetibili?
L’organico della Stradale manca circa di 2.000 agenti sui 13.500 previsti, l’età media della polizia supera ormai i 44 anni. A volte sul territorio ci sono pattuglie con due assistenti che in totale fanno 105 -110 anni (come nel caso dell’ultimo caduto della stradale in Abruzzo). L’equipaggiamento e l’armamento sono ai limiti, le esercitazioni di tiro sono sempre più rare, si va ormai al risparmio dei proiettili. Vogliamo parlarne? I tagli alla sicurezza si stanno riflettendo drammaticamente sull’organizzazione ed operatività ed efficienza della polizia.
I responsabili della nostra politica pensano di garantire poi la sicurezza con questo costante stillicidio di tagli su uomini, mezzi, apparecchiature, armamenti?
Sì, personalmente e cinicamente oggi sono più contento che quella pattuglia non si sia trovata a quel km 17 della A9 in quel momento, perché probabilmente avremmo dovuto piangere altri due agenti morti e molti rischi per gli stessi automobilisti di passaggio.
No la sicurezza non si garantisce così signori.

 

In questi casi va raccolta una rete di informazioni, va cinturato il territorio e l’itinerario con appositi e mirati servizi con collegamenti costanti fra le pattuglie che siano specificamente addestrate per interventi su teatri di delinquenza di questo tipo! Qui siamo alla Scala del crimine!!
Per ora è finito solo il primo tempo della partita. Qualche filmato con i transiti di tutti quei mezzi dei banditi sarà pure rimasto da qualche parte, ora l’intelligence della polizia raccolga le energie e dia la risposta che ci si attende come le Squadre Mobili e lo SCO hanno già fatto, con successo, molte altre volte.
Ma non pensate di far intervenire una sola pattuglia in transito in situazioni come quella di Como. Se pensate questo non avete capito bene come funziona il meccanismo. Non a caso l’ASAPS da tempo insiste sul ripianamento dell’organico della Stradale anzi con un incremento in autostrada per permettere la presenza di una pattuglia ogni 20-25 km e non ogni 40.
Per ora i banditi non sono stati fermati, ma forse li ha filmati il tutor!
 


Giordano Biserni
Presidente ASAPS

 

 

> SULL'A/9 TRA SARONNO E TURATE

Commando rapina portavalori in autostrada

«Bottino da 10 milioni, anche lingotti d'oro»

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> Assalto al furgone: the italian job
Gli assalti ai furgoni dal 2001 sono stati 350, con 89 milioni e mezzo di euro trafugati e 394 armi sottratte alle guardie
di Lorenzo Borselli*

 

 


 

Martedì, 09 Aprile 2013
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