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La strada, le biciclette e le regole per il loro uso

di Giovanni Fontana* e Susanna Pisanò**
Foto Coraggio - archivio Asaps

Un classico della canzone italiana.
Ebbene: chi, come noi, ha la fortuna di lavorare in Versilia, non può non desiderare, durante le belle giornate, fare una lunga passeggiata in bicicletta sul lungomare che da Massa va a Viareggio. Tuttavia, benché il lungomare sia dotato di una pista ciclabile, molti utenti continuano a non utilizzarla e circolano sulla carreggiata (a volte anche contromano) come se la bicicletta non fosse un veicolo al pari dell’autovettura e dello scooter.
Si tratta di un malcostume che è diffuso in tutta Italia, da Nord a Sud, questo perché non siamo ancora ben educati nell’utilizzare questo veicolo e pensiamo che tutto ciò che è vietato alle auto e agli scooter, sia invece consentito ai velocipedi.
Ciò comporta, sempre più frequentemente, il verificarsi di incidenti in cui sia coinvolto un ciclista, a volte con risvolti tragici e con la conseguenza che spesso, lo stesso, si veda addebitare delle sanzioni per violazione al codice della strada: a quel punto “casca dalle nuvole”.
A tutela dell’incolumità e della sicurezza dei ciclisti, nonché al fine di regolare la circolazione dei velocipedi ci viene incontro il Codice della Strada.

 

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da Il Centauro n. 160

Venerdì, 23 Novembre 2012
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