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Rassegna stampa alcol e guida del 3 luglio 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


ASAPS.IT
Aumentano i controlli su strada dell’alcolemia dei conducenti
Il CONSUMO DELL’ALCOL CRESCE PERCENTUALMENTE CON L’ETA’. GLI OVER 32 SONO QUELLI CHE BEVONO DI PIU’, MA I GIOVANI LO REGGONO MENO E IL LORO RISCHIO E’ DOPPIO .

OGNI 20 MACCHINE CHE INCROCIAMO DI NOTTE  UNA POTREBBE ESSERE GUIDATA DI UN CONDUCENTE CON ALTA  ALCOLEMIA PARI O SUPERIORE A 1,5 g/l
UN CONDUCENTE SU 3 POSITIVI HA VALORI MOLTO ELEVATI
Un’analisi dei dati statistici diffusi dalla Polizia Stradale sul contrasto delle “Stragi del sabato sera” sarà pubblicata sul prossimo numero de Il Centauro, rivista ufficiale dell’Asaps e sul sito dell’associazione www.asaps.it .
Analizzando i controlli di Polizia Stradale e Carabinieri nel 2004, per altro confermati anche nei primi 5 mesi del 2005 emergono luci ed ombre.
Due gli aspetti molto positivi:
 
-   il primo è che il numero di controlli effettuati nel 2004 è cresciuto del 40% (e questo testimonia l’impegno sempre più deciso della Polizia Stradale e delle altre  forze dell’ordine su questo problema);
-    il secondo è che la proporzione di conducenti controllati che presentavano un’alcolemia superiore al limite di legge (0.5 g/l) è diminuita di quattro punti percentuali (e questo sembra indicare, vuoi per la patente a punti, vuoi per l’efficacia delle campagne di informazione messe in atto, che gli italiani stanno diventando più consapevoli e prudenti).
 
Tuttavia esistono altri elementi di valutazione evidenziati sulla stessa rivista e sul sito Asaps da un’intervista al Dr. Franco Taggi dell’Istituto Superiore di Sanità Direttore del reparto Ambiente e Traumi. L’esperto epimediologo  premette che:
I dati delle forze di polizia riflettono in parte lo stato reale delle cose, in quanto non si tratta di controlli casuali, bensì di controlli mirati. In altre parole, le forze dell’ordine non espletano i controlli per conoscere in maniera “neutralmente statistica” quanti guidano sotto l’influenza dell’alcol e quanto sia consistente tale influenza. Il loro compito è ancora più importante, ed è quello di garantire a tutti una maggiore sicurezza, cercando di individuare con efficacia coloro che stanno guidando in stato di ebbrezza e mettendoli in condizioni di non nuocere. E’ chiaro, quindi, che nel valutare la proporzione di positivi tra i conducenti controllati è necessario tenere conto anche di questo: un controllo mirato aumenta la probabilità che il soggetto non sia sobrio e che il suo tasso alcolemico sia superiore al limite di legge.
Detto ciò, tuttavia, non posso non condividere la preoccupazione che un esame più approfondito dei dati in questione ha suscitato, in particolare per la quota rilevata di alcolemie di livello davvero eccessivo.
 
Entrando poi nel merito dei valori riscontrati (vedi tabelle) il Dr.Taggi fa rilevare che:
 
Se andiamo a fare i conti, tra le 0.00 e le 6.00 la percentuale di coloro che presentavano alcolemie superiori a 1.5 g/l risulta pari al 5.3%. E questo corrisponde circa ad un conducente su 18! Ora, anche se mirati, i controlli della Stradale, risentono sostanzialmente della situazione presente sulle strade in quelle fasce orarie. Il che, in parole povere, vuol dire che quando viaggiamo di notte e incrociamo 20 auto, una di queste è guidata da una persona completamente ubriaca. E venti macchine si fa presto ad incontrarle sul proprio tragitto. Non è una situazione certo rassicurante.
 
 
La risposta circa l’aumento della positività con l’età:
 
Era un fatto da attendersi, un fatto che mostra ancora una volta che il problema della guida in stato di ebbrezza riguarda tutti, giovani e meno giovani, e cresce col crescere dell’età. D’altra parte viviamo in un Paese che conta circa un milione di alcolisti e 3-4 milioni di bevitori eccessivi. E chi beve, non beve perché poi deve guidare: beve perché beve, perché bere gli piace, perché è arrivato al punto che se non beve si sente male; e poi, magari, si trova anche a guidare. Se questo è vero (ed è vero) allora risulta anche chiaro che per chi beve in modo problematico non esiste solo il rischio del week-end: tutti i giorni sono uguali, perché si beve, in modo sbagliato, tutti i giorni. E tutti i giorni si guida.
Questo è un fatto importante: la lotta al fenomeno “Alcol & Guida” parte dalla lotta all’Alcol.
 
Abbiamo poi domandato al dr.Taggi un parere sulla situazione dei giovani rispetto al fenomeno alcol e guida.
I giovani presentano apparentemente una situazione meno preoccupante dei meno giovani: in realtà, vanno considerati tre aspetti:
-     il primo è che per diventare bevitori eccessivi o alcolisti, ci vuole del tempo: la gran parte dei giovani a rischio non ha ancora maturato questo tempo, e beve ancora in modo limitato;
-     il secondo è che i giovani hanno in più un loro specifico problema, dato dalla guida sotto l’influenza di sostanze psicotrope (che spesso, molto spesso, associano all’alcol);
-     il terzo è che a parità di alcolemia, il rischio di provocare un incidente grave o mortale aumenta rapidamente al diminuire dell’età del conducente. Tanto per dare un’idea di questo, con un’alcolemia di 1 g/l, un giovane di 20 anni ha un rischio doppio di un uomo di 50 anni.
In questo senso, una particolare attenzione verso i giovani non deve sembrare persecutoria: è opportuna, sensata e necessaria, basata su dati di fatto, non su opinioni.
 
Quali le conclusioni del dr.Taggi:
Diverse. Ne segnalo solo alcune che mi sembrano di particolare importanza.
Il problema “Alcol & Guida” in Italia è un problema aperto, da contrastare sempre più con decisione, inquadrandolo nelle azioni di contrasto all’uso problematico di alcol. Le forze di polizia dovrebbero essere incoraggiate e opportunamente sostenute – con fondi e personale – per l’effettuazione dei controlli (e questo anche in relazione al problema “Sostanze & Guida”). I conducenti che presentano alcolemie molto elevate (superiori a 1.5 g/l) dovrebbero riottenere la patente soltanto dopo aver effettivamente risolto i loro rapporti problematici con l’alcol (fatto che può essere obiettivamente accertato, dopo opportuno percorso, da un medico alcologo, o medico esperto di dipendenze). Per comprendere poi meglio la situazione ed il suo evolversi, dovrebbero essere anche promossi un certo numero di controlli casuali, opportunamente ripartiti nelle diverse regioni del Paese, onde quantificare in termini statistici corretti il fenomeno.
Giordano Biserni – Presidente ASAPS.

ASAPS.IT
INTERVISTA  ALL’ESPERTO FRANCO TAGGI DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’
In relazione ai risultati dell’analisi statistica qui riportata, abbiamo voluto intervistare Franco Taggi, direttore del reparto “Ambiente e Traumi” dell’Istituto Superiore di Sanità. Il dott. Taggi è stato uno dei primi ricercatori ad occuparsi in Italia del problema “Alcol e Guida”, è stato esperto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità su questo problema ed ha contribuito a livello tecnico alla preparazione degli articoli di legge sul limite legale e sugli strumenti e le procedure per la rilevazione su strada dell’alcolemia dei conducenti.
 
D. Dott. Taggi, cosa pensa in merito all’analisi statistica che il Centauro ha svolto sui dati dei controlli delle alcolemie dei conducenti, presentati dalla Polizia Stradale?
R. La trovo molto interessante, anche se credo che i risultati vadano interpretati ulteriormente.
 
D. Cosa intende dire con questo?
R. Intendo dire che i dati delle forze di polizia riflettono in parte lo stato reale delle cose, in quanto non si tratta di controlli casuali, bensì di controlli mirati. In altre parole, le forze dell’ordine. non espletano i controlli per conoscere in maniera “neutralmente statistica” quanti guidano sotto l’influenza dell’alcol e quanto sia consistente tale influenza. Il loro compito è ancora più importante, ed è quello di garantire a tutti una maggiore sicurezza, cercando di individuare con efficacia coloro che stanno guidando in stato di ebbrezza e mettendoli in condizioni di non nuocere. E’ chiaro, quindi, che nel valutare la proporzione di positivi tra i conducenti controllati è necessario tenere conto anche di questo: un controllo mirato aumenta la probabilità che il soggetto non sia sobrio e che il suo tasso alcolemico sia superiore al limite di legge.
Detto ciò, tuttavia, non posso non condividere la preoccupazione che un esame più approfondito dei dati in questione ha suscitato, in particolare per la quota rilevata di alcolemie di livello davvero eccessivo. Cercherò di spiegarmi meglio.
Gli studi epidemiologici svolti sul fenomeno “Alcol & Guida” hanno dimostrato in tutto il mondo che il rischio di provocare un incidente grave o mortale aumenta molto rapidamente all’aumentare dell’alcolemia del conducente.
Fatto pari a uno il rischio che corre un conducente sobrio (che ha quindi alcolemia pari a zero), a livelli intorno ad 1 g/l il rischio cresce di 10-15 volte e a 1.5 g/l di oltre trenta volte! Non parliamo poi di alcolemie ancor più elevate, dove il rischio si incrementa ancor più velocemente.
Diciamo che se l’alcolemia è molto elevata, non è strano che un conducente provochi un incidente grave: è strano che non lo provochi.
Tutto questo è dovuto al rapido scadimento della performance di guida con l’aumentare dell’alcolemia del conducente.
Per dirla in termini semplici, ma molto chiari, più alcol c’è nel sangue, più alcol va al cervello; e più alcol arriva al cervello, più il cervello si “impalla”. E siccome la guida di un veicolo è complessa e chiede al conducente molte prestazioni rapide, il cui regista è il cervello stesso, le conclusioni sono ovvie.
Come abbiamo ricordato durante le “Giornate della Sicurezza Stradale” gli effetti che si osservano negli studi e in prove su simulatore sono in sintesi i seguenti:
 
•alcolemia= 0.5 g/l à il 25-30% dei soggetti è incapace di guidare correttamente.
•alcolemia= 0.8 g/l à diminuisce la capacità di adattamento all’oscurità.
•alcolemia= 1.0 g/l à ulteriore peggioramento dei tempi di reazione e del rendimento nella guida. Lo stato del soggetto è diagnosticabile anche dal profano.
•alcolemia= 1.5 g/l à  ubriachezza evidente, incapacità di valutare le distanze, gravi disturbi dell’equilibrio, eccitazione e comportamento rumoroso.
 
Dagli studi svolti a livello campionario in diversi Paesi, generalmente dalle 22.00 alle 4 del mattino, la proporzione di conducenti con alcolemie superiori a 1 g/l è intorno al 5%.
Ora, se noi confrontiamo i risultati di alcuni di questi studi con i dati in questione (considerando ai fini di un confronto più diretto solo quelli della fascia 0.00 – 4.00) abbiamo:
 
Controlli casuali dell’alcolemia dei conducenti (tra le 22.00 e le 4.00)
 
<0.5 g/l
0.5-0.99 g/l
>= 1 g/l
 
 
 
Canada
88,3
7,1
4,1
 
 
 
USA
86,5
8,5
5,0
 
 
 
Olanda
85,0
9,0
6,0
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Controlli mirati dell’alcolemia dei conducenti (tra le 0.00 e le 4.00)
 
 
 
 
 
 
 
 
Italia (2004)
86,8
5,3
7,9
 
 
 
 
Si osservi come la percentuale dei soggetti con alcolemie uguali o maggiori a 1 g/l in Italia sia più elevata di quella dei Paesi considerati.

Questa maggiore presenza in Italia di soggetti con alcolemie molto elevate è certamente da addebitarsi in parte al fatto che si tratta di controlli mirati: ma questo significa anche – ed è bene sottolinearlo - che la Polizia Stradale e le forze dell’ordine in genere, svolgono con competenza il loro lavoro e individuano con efficacia i conducenti più ad alto rischio.
 
D. Ma allora, non dobbiamo preoccuparci?
R. Tutt’altro. Se andiamo a fare i conti, tra le 0.00 e le 6.00 la percentuale di coloro che presentavano alcolemie superiori a 1.5 g/l risulta pari al 5.3%. E questo corrisponde circa ad un conducente su 18! Ora, anche se mirati, i controlli della Stradale, risentono sostanzialmente della situazione presente sulle strade in quelle fasce orarie. Il che, in parole povere, vuol dire che quando viaggiamo di notte e incrociamo 20 auto, una di queste è guidata da una persona completamente ubriaca. E venti macchine si fa presto ad incontrarle sul proprio tragitto. Non è una situazione certo rassicurante.
 
D. Che ne pensa dell’aumento delle positività con l’età?
R. Era un fatto da attendersi, un fatto che mostra ancora una volta che il problema della guida in stato di ebbrezza riguarda tutti, giovani e meno giovani, e cresce col crescere dell’età. D’altra parte viviamo in un Paese che conta circa un milione di alcolisti e 3-4 milioni di bevitori eccessivi. E chi beve, non beve perché poi deve guidare: beve perché beve, perché bere gli piace, perché è arrivato al punto che se non beve si sente male; e poi, magari, si trova anche a guidare. Se questo è vero (ed è vero) allora risulta anche chiaro che per chi beve in modo problematico non esiste solo il rischio del week-end: tutti i giorni sono uguali, perché si beve, in modo sbagliato, tutti i giorni. E tutti i giorni si guida.
Questo è un fatto importante: la lotta al fenomeno “Alcol & Guida” parte dalla lotta all’Alcol.
E i controlli delle alcolemie dei conducenti rappresentano, in questa visione globale, un momento essenziale nella lotta all’alcol in quanto permettono di identificare facilmente bevitori eccessivi o alcolisti che, in altro modo, resterebbero sconosciuti. Con una intelligente applicazione di quanto previsto nell’art. 186 del Nuovo Codice della Strada (in particolare il comma 9 relativo a conducenti con alcolemia superiore a 1.5 g/l), facendo leva sul fatto che ad ognuno interessa fortemente riottenere la patente di guida, credo che molti alcolisti o bevitori eccessivi potrebbero concretamente essere aiutati a risolvere i loro problemi, problemi che sono poi dell’intera società dati gli effetti devastanti dell’alcol sui diversi aspetti della vita sociale (lavoro, famiglia, amici, violenza, guida, ecc.).
 
D. Per fortuna nei giovani il fenomeno è più limitato.
I giovani presentano apparentemente una situazione meno preoccupante dei meno giovani: in realtà, vanno considerati tre aspetti:
-         il primo è che per diventare bevitori eccessivi o alcolisti, ci vuole del tempo: la gran parte dei giovani a rischio non ha ancora maturato questo tempo, e beve ancora in modo limitato;
-         il secondo è che i giovani hanno in più un loro specifico problema, dato dalla guida sotto l’influenza di sostanze psicotrope (che spesso, molto spesso, associano all’alcol);
-         il terzo è che a parità di alcolemia, il rischio di provocare un incidente grave o mortale aumenta rapidamente al diminuire dell’età del conducente. Tanto per dare un’idea di questo, con un’alcolemia di 1 g/l, un giovane di 20 anni ha un rischio doppio di un uomo di 50 anni.
In questo senso, una particolare attenzione verso i giovani non deve sembrare persecutoria: è opportuna, sensata e necessaria, basata su dati di fatto, non su opinioni.
 
D. In conclusione, che indicazioni possiamo trarre da tutto questo?
R. Diverse. Ne segnalo solo alcune che mi sembrano di particolare importanza.
Il problema “Alcol & Guida” in Italia è un problema aperto, da contrastare sempre più con decisione, inquadrandolo nelle azioni di contrasto all’uso problematico di alcol. Le forze di polizia dovrebbero essere incoraggiate e opportunamente sostenute – con fondi e personale – per l’effettuazione dei controlli (e questo anche in relazione al problema “Sostanze & Guida”). I conducenti che presentano alcolemie molto elevate (superiori a 1.5 g/l) dovrebbero riottenere la patente soltanto dopo aver effettivamente risolto i loro rapporti problematici con l’alcol (fatto che può essere obiettivamente accertato, dopo opportuno percorso, da un medico alcologo, o medico esperto di dipendenze). Per comprendere poi meglio la situazione ed il suo evolversi, dovrebbero essere anche promossi un certo numero di controlli casuali, opportunamente ripartiti nelle diverse regioni del Paese, onde quantificare in termini statistici corretti il fenomeno.

IL SECOLO XIX
L’ incidente 
Scontro all’alba in corso Mazzini. Diciannovenne in fin di vita

Stava andando a lavorare, era uscito di casa alle 4 del mattino per prendere servizio nella panetteria "Garbarini" di Albisola Superiore dove da pochi giorni lavorava come panettiere. Ha messo in moto il suo scooter e fatto poche decine di metri: quelli che separano via Bono (Santa Rita), dove vive con i genitori e la sorella, all’incrocio tra corso Mazzini e via XX Settembre. È qui che Luca Apicella, 19 anni, ieri mattina all’alba è andato a schiantarsi contro una Lancia Y che percorreva via XX Settembre.
Lui arrivava dal ponte sul Letimbro e stava dirigendosi verso Albisola dopo aver fatto la discesa delle Piramidi; la Lancia procedeva verso mare arrivando da via XX Settembre. Uno dei due mezzi, non si sa quale, non ha rispettato l’alt del semaforo che a quell’ora era funzionante. L’impatto è stato terribile. Il centauro ha avuto le conseguenze peggiori. Apicella è volato contro l’auto e poi a terra. Aveva il casco ma ha preso una forte botta sull’asfalto. Ora è ricoverato in gravi condizioni nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Paolo dove ieri è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per la rimozione della milza. La prognosi è riservata. I medici non si sbilanciano. Sono ore terribili per i familiari: papà Nazario, che lavora nella società Autostrade, mamma Simona e la sorella Martina. E per i tanti amici e conoscenti, oltre che per i datori di lavoro di Garbarini che lo aspettavano ieri notte e hanno saputo del dramma poco dopo.
«Oltre alla milza ha i polmoni perfortati, gli zigomi rotti, le costole incrinate - racconta papà Nazario - la prognosi è riservata. Subito era cosciente, ora in coma farmacologico. Preghiamo perche si salvi. È un gran bravo ragazzo». «Siamo molto amici della famiglia - raccontano dal panificio Garbarini - fa la stagione qui da noi, aveva iniziato da circa un mese, lo stavamo aspettando. Che brutta notizia. Preghiamo perché recuperi del tutto».
Sulla dinamica dell’incidente i vigili urbani di Savona stanno lavorando da ieri mattina. Ricostruirla non è semplice perché a parte il centauro e il guidatore della Lancia Y (un giovane savonese, M. P.) non c’erano altri testimoni che possono raccontare com’è andata. Visto che i semafori funzionavano c’è la certezza che uno dei due non abbia rispettato il rosso e un altra certezza non depone a favore dell’automobilista: l’etilometro ha dato esito positivo. Significa che guidava da alticcio. E per questo, a prescindere dalle responsabilità per l’accaduto, subirà il provvedimento del ritiro della patente e la segnalazione all’autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza.
D.Frec.o.
CORRIERE DELLA SERA
Birra e benzina sullo Stelvio
Diecimila motociclisti e tre giorni di divertimento
Al via il meeting più importante d’Italia Attesi belgi, tedeschi e americani
SONDALO (SO) - Oltre diecimila motociclisti da tutta Europa invaderanno le strade della Valtellina fino a domenica per il trentesimo Raduno Stelvio International. Tutti esauriti gli alberghi da Tirano a Livigno, a eccezione della categoria lusso; potenziato il servizio delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza sulle strade. Attesi belgi, olandesi, svedesi, tedeschi, qualche americano e anche australiani. Più di 150 mila euro spesi dal Moto Club di Sondalo, che ha organizzato l’evento grazie all’aiuto di 200 volontari e in collaborazione con Rugby Valtellina. I motards si sono dati appuntamento ieri (erano oltre duemila in tarda serata) al centro polifunzionale di Sondalo. Due i tendoni allestiti: uno per gli spettacoli, l’altro per la ristorazione. Sedicimila litri di birra, 5 quintali di salsiccia, 5 mila spiedini, 12 quintali di patatine fritte, 4 quintali di pizzoccheri messi a disposizione a un prezzo dai 3 ai 6 euro.
I motociclisti possono iscriversi oggi dalle 8 alle 22 e domani fino a mezzogiorno; 9 euro il costo per i tesserati, 11 per gli altri.
Tre gruppi musicali si sono esibiti ieri sera fino alle due di notte. «Un’iniziativa importante, che rilancia lo Stelvio e l’Alta Valle, aldilà di ogni campanilismo», afferma il vicesindaco di Sondalo Luigi Grassi. «Una tre giorni all’insegna del divertimento, ma senza eccessi - commenta il presidente di Moto Club Stelvio International, Candido Rizzi -: sono stati banditi gli ambulanti, per evitare la vendita di alcolici (*)».
Oggi, i motociclisti avranno l’opportunità di percorrere strade secondarie, alla scoperta di nuovi itinerari tra borghi antichi e angoli suggestivi. Poi, a partire dalle 22, la celebre «Parata delle luci»: le moto sfileranno a fari accesi lungo un percorso panoramico, seguiti da 25 mila spettatori. Domani, la maggior parte di loro raggiungerà il Passo dello Stelvio, ma solo dopo le 10: prima, la strada sarà interdetta per consentire l’accesso esclusivo ai ciclisti della manifestazione «Giro delle tre nazioni», 1.800 persone provenienti dall’Austria che attraverseranno l’Italia dirette in Svizzera.
Allo Stelvio, i motociclisti riceveranno una medaglia di partecipazione al più grande motoraduno italiano, uno dei maggiori in Europa. La kermesse si concluderà nel pomeriggio con le premiazioni ufficiali.
Luigina Giliberti.
IL GAZZETTINO (Udine) COMUNITà COLLINARE Il consiglio regionale conferma alcologia a San Daniele

Parte Informabus per i ragazzi San Daniele

Promuovere il "divertimento sano" dei ragazzi residenti nei 14 Comuni della collinare friulana. Questa la finalità del progetto "Informabus" che gli stessi Comuni dell’ambito distrettuale del sandanielese, hanno messo in cantiere d’intesa con l’azienda sanitaria 4 Medio Friuli ed il supporto del Sert di Udine. E’ finanziato con i fondi della legge 45 per la lotta alla droga e sul piano operativo vede impegnata in primo piano la cooperativa "Cosmo". Il compito cui Ë chiamata Ë di coordinare un lavoro multidisciplinare, costituito da un’equipe di 4 operatori di strada, psicologi, sociologi e consulente multimediale. Il tutto con la supervisione delle università di Modena e Reggio Emilia. L’equipe degli operatori di strada Ë al lavoro da una ventina di giorni, per contattare a turno i gruppi informali degli adolescenti del territorio, le "compagnie del muretto" per capirci, per attivare con loro gli interventi di promozione della frequentazione del "divertimento sano", nonchË della prevenzione di azioni a rischio, legate imparticolarmodo all’alcool e alle nuove droghe. I ragazzi vengono contattati a turno per tramite un camper, il "Nautibus", messo a disposizione dal dipartimento delle dipendenze del Sert di Udine. Sarà impegnato per tutta l’estate. In attesa del consuntivo che verrà tracciato entro fine anno, Annie Noro, esponente della "Cosmo" fornisce un primo flash che arriva dai ragazzi: ´Più che attività chiedono spazi in cui trovarsi - spiega Annie - e talvolta pure senza la presenza di adultiª. E ieri il consiglio regionale ha approvato due ordini del giorno presentati dai consiglieri Menis, Battellino e Molinaro che confermano per la struttura sanitaria il centro di riferimento territoriale di area vasta per la cura delle patologie derivanti dai problemi alcol correlati.
Ivano Mattiussi   ROMAGNAOGGI.IT BAGNACAVALLO Sicurezza: parte la campagna ’’Se guido non bevo’’
Diffondere la cultura del divertimento sano e consapevole, questo Ë l’obiettivo della campagna sulla sicurezza stradale "Se guido non bevo", inserita nei Piani per la salute 2005, che venerdì 1 luglio farà tappa alla discoteca Barcelona di Bagnacavallo. L’appuntamento di Bagnacavallo Ë il settimo dei 16 programmati per tutta l’estate all’interno dei locali del divertimento giovanile del territorio provinciale.Durante la serata operatori del progetto Safe Style dell’Ausl, in collaborazione con la Polizia Municipaledi Bagnacavallo e con i gestori del locale, allestiranno uno spazio specifico presso il quale i ragazzi potranno ricevere informazioni, sottoporsi alla prova dell’etilometro e confrontarsi sui temi della guida sicura e del consumo di alcol e droghe. La possibilità per i ragazzi di potersi confrontare liberamente con gli operatori della Polizia Municipale all’interno dei locali Ë molto apprezzata, così come l’opportunità di poter misurare il proprio tasso alcolemico con le stesse apparecchiature utilizzate in strada per i controlli e quindi di verificare la corrispondenza tra il tasso da loro percepito e quello reale. A tutti i ragazzi che partecipano viene regalato un etilometro elettronico tascabile che si puÚ agganciare alle chiavi dell’auto e che rappresenta uno strumento attraverso il quale valutare il proprio tasso alcolemico prima di mettersi alla guida, e viene somministrato un questionario sull’uso/abuso dell’alcol e delle droghe. Quello che si vuole trasmettere ai ragazzi Ë una maggiore consapevolezza sui rischi legati all’abuso di sostanze che li costringa a riflettere e modificare i loro comportamenti.

CORRIERE ROMAGNA
Devi guidare? Meglio non bere

L’amministrazione di Bagnacavallo partecipa per il secondo anno consecutivo al progetto con la convinzione che l’approccio del dialogo e del confronto con i ragazzi, e non quello dei divieti e delle regole, possa consentire di instaurare con loro un’interazione più costruttiva e utile e di veicolare con efficacia messaggi che verrebbero altrimenti ignorati. ´L’iniziativa, che considero molto importante ñ sottolinea Roberto Faccani, comandante della Polizia Municipale di Bagnacavallo, Cotignola e Fusignano ñ rientra in un programma di qualificazione legato al progetto "Insieme per la sicurezza stradale", finanziato dalla Regione. Il progetto vede coinvolte le forze di polizia e il Sert nell’attuazione di programmi informativi rivolti alla popolazione in generale e in particolare ai giovani, ma anche nella formazione degli operatori di polizia per acquisire maggiore professionalità e sensibilità nei confronti del problema.ª LUGO - Partito ad inizio giugno, il progetto "Se guido non bevo", un vero e proprio tour a favore della sicurezza stradale, ha già toccato diverse località del ravennate, riviera compresa, con il mirino "puntato" su discoteche e disco pub.Lunedì il personale della polizia municipale di Lugo, grazie al proprio ufficio mobile, ha effettuato dimostrazioni, con l’utilizzo dell’etilometro, al "Divino CaffË". Gli agenti in servizio, l’ispettore Paolo Montanari ed il suo assistente Marco Contessi, grazie alla collaborazione dei giovani presenti nel locale, hanno sottoposto alla prova 36 frequentatori dell’esercizio pubblico (24 ragazzi e 12 ragazze).Dodici delle persone che si sono sottoposte al test presentavano un tasso alcolico superiore a 0,5 grammi /litro, soglia oltre la quale per il codice della strada si definisce lo stato di ebbrezza; il valore più alto riscontrato Ë stato di 1,77 grammi/litro.Prima dell’esecuzione dei test veniva richiesto ai giovani di stimare il tasso alcolico al momento dell’accertamento e 18 delle 36 persone, dati definitivi alla mano, non aveva cognizione del reale tasso di alcol in corpo."I giovani si sottopongono volentieri alla prova - hanno commentato i ragazzi del Project.ext Safe Style -. L’importante Ë che si rendano conto che nel momento in cui vanno in strada devono essere in grado di capire se possono o meno guidare"."A tutti coloro che hanno deciso di sottoporsi volontariamente al test, rigorosamente anonimo - ha precisato Roberto Moriconi, dell’Ausl - regaliamo un portachiavi per la propria sicurezza, visto che si tratta di un mini etilometro perfettamente funzionante".Parole non mendaci, considerato che un giovane ha effettuato la prova sia con il mini etilometro che con l’apparecchiatura in dotazione ai vigili con lo stesso risultato.
IL MESSAGGERO (Civitavecchia) PRESO GIOVANE PREGIUDICATO
Ubriaco, non si ferma a un posto di blocco: inseguito fa resistenza
I carabinieri della stazione porto di San Gordiano hanno arrestato l’altra sera Stefano Tranzillo. Il giovane civitavecchiese, già noto alle forze dell’ordine, non si era fermato ad un posto di blocco dei carabinieri a Campo dell’Oro. Questi ultimi lo hanno quindi raggiunto qualche centinaio di metri dopo e lo hanno trovato in stato di ebbrezza. Preso e messo in auto, durante il trasporto presso la caserma, il Tranzillo ha opposto resistenza e quindi per lui sono scattate le manette. Il giovane Ë stato già rimesso in libertà nel corso dell’udienza di convalida, grazie al Gip che ha accolto la richiesta del suo legale difensore, l’avvocato Lorenzo Mereu
IL SECOLO XIX Ritorna a casa mezzo ubriaco picchia la moglie davanti al figlio denunciato ieri ai carabinieri Paura a Dolcedo per una violenta lite
Dolcedo Torna a casa - forse ubriaco - e aggredisce a schiaffi e pugni la moglie davanti al figlioletto. Una violenta lite familiare, che, stando alle testimonianze, ha rischiato di finire in tragedia, Ë approdata in una querela contro il coniuge presso la caserma dei carabinieri a Dolcedo.
Un giovane ventiseienne, probabilmente ubriaco, dopo essere rientrato a casa, ha aggredito prima a parole e poi con violenza la moglie. La donna, una coetanea dell’aggressore, sarebbe stata malmenata e minacciata più volte alla presenza del figlioletto.
La ragazza, disperata, sarebbe perÚ riuscita a fuggire da casa e a sottrarre alle violenze e alle minacce anche il suo bambino. Sempre stando alle testimonianze, avrebbe trovato rifugio da amici di famiglia sino a ieri mattina, quando, convinta sul da farsi, ha presentato una denuncia contro il marito per minacce e maltrattamenti.
La giovane mamma in mattinata ha deciso di lasciare Dolcedo per trasferirsi con il figlio in Piemonte. L’episodio accaduto l’altra sera non sarebbe il primo maltrattamento subito dalla donna.
TGCOM

Cina: studente sbranato da leoni

Ubriaco, si era calato nella gabbia

Secondo la stampa locale, il diciottenne era in compagnia di altri giovani studenti suoi coetanei. Il gruppo si sarebbe recato al Giardino zoologico della Foresta settentrionale, non distante da Harbin, il capoluogo della provincia, per festeggiare il termine delle lezioni scolastiche. L’alcol ingerito ha probabilmente fatto perdere il senso della ragione al ragazzo, che ha compiuto la mossa azzardata che lo ha portato alla morte: si Ë calato nella gabbia dei leoni, da una recinzione alta due metri. I tre felini che si trovavano nella gabbia delle fiere del bioparco lo hanno attaccato e sbranato.

Usa, gli lanciano uova: muore. Teppisti bersagliavano casa sua

Quella che doveva essere un’innocua bravata si Ë invece trasformata in tragedia. E’ accaduto nella zona di Saltash, Cornwall, dove un gruppo di teppisti tra i 15 e i 17 anni Ë accusato di aver causato il malore che ha portato Terry Barrett, di 56 anni, alla morte. La colpa Ë da imputare ai ripetuti attacchi con lanci di uova verso l’abitazione dell’uomo, che, esasperato, non ha retto all’ennesimo agguato. La sua famiglia lo ha trovato alle prime ore dell’alba ai piedi delle scale, sofferente. La causa, che verrà scoperta solo più tardi in ospedale, Ë da attribuirsi ad un’emorragia cerebrale, forse dovuta all’eccesso di stress causato dagli schiamazzi dei teppisti che lanciavano le uova contro la sua abitazione.
La casa di Barrett, infatti, era stata presa di mira tre volte in soli ottanta minuti, proprio quella mattina.
"I nostri vicini hanno sempre avuto molti grattacapi per anni; ma se c’era qualche problema, mio marito Terry se ne occupava sempre. Lui usciva di casa e, gridando, diceva: Lasciate stare queste persone, non vi fanno nulla di male". Queste le parole della moglie, che ha anche aggiunto che proprio nel week end il quartiere dove abita diventa invivibile, poichÈ i ragazzi "sono spesso ubriachi e causano molti danni". (*) Probabilmente la banda di giovani teppisti aveva preso di mira il figlio di Barrett, Sam di 18 anni. Un problema diffuso in America, quello delle baby gang, che purtroppo ha avuto un esito drammatico.   (*) Nota: due tragiche notizie molto diverse sottolineano come i danni causati dall’alcol si evidenziano in modi multiformi. Eppure per valutare la presenza di problemi alcol correlati spesso non si va oltre agli esami del sangue.
LA PROVINCIA DICREMONA
In ospedale automobilisti di Pizzighettone, Castelverde, Caorso, Cappella Cantone
Due tamponamenti, cinque feriti
PIZZIGHETTONE ó Sono due gli incidenti e i tamponamenti a catena avvenuti sul versante Lodigiano della statale 234 Codognese, ai confini col Pizzighettonese, che hanno coinvolto cinque auto e diversi cremonesi. Tutti accaduti nella giornata e nella tarda serata di sabato e tutti con feriti lievi ma con parecchio spavento. Il primo tamponamento Ë avvenuto alle 11.10a Codogno, all’altezza del rondÚ dell’Istituto Agrario, ed Ë stato causato da G.M. di 45 anni di Caorso (Pc). L’uomo ha prima tamponato una Peugeut 307 condotta dall’ispettore di pubblica sicurezza S.G. con a bordo Z.P. di 42 anni di Codogno che, a causa del brusco impatto, Ë finito a sbattere contro una Fiat Marea condotta da M.A. di Castelverde con a bordo C.A. di 55 anni di Corte de Cortesi e M.R. di 54 anni di Castelverde. I feriti, lievi, sono stati trasportati al vicino ospedale di Codogno per accertamenti. Il 45enne di Caorso Ë stato deferito per guida in stato di ebbrezza e mancato rispetto delle distanze di sicurezza. L’altro Ë avvenuto invece alle 23.40 all’altezza di Maleo il secondo tamponamento che ha coinvolto tre auto. L’incidente Ë stato provocato da una Ford Fiesta condotta da F.F. di 20 anni di Cappella Cantone con due passeggeri a bordo. La Fiestaha prima tamponato una Opel Corsa guidata da M.E. di 29 anni di Cremona con a bordo un passeggero, che Ë a sua volta andata a sbattere contro una Lancia Y condotta da T.F. di 75 anni di Pizzighettone. Anche in questo caso feriti lievi, tutti trasportati per accertamenti agli ospedali di Codogno e Cremona.
SUPEREVANOTIZIE
OLBIA: UBRIACO PICCHIA AGENTI, 36ENNE ARRESTATO DA POLIZIA
Olbia, 29 giu. - (Adnkronos) - Gli agenti del commissariato della Polizia di Stato di Olbia hanno arrestato con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, Enrico Giovanni Tedde, un 36enne pregiudicato di Tempio. L’uomo era stato fermato dai poliziotti mentre ubriaco tentava di danneggiare alcune auto parcheggiate in via Repiduglia a Olbia. L’uomo, mentre lo stavano trasportando a bordo di una volante al commissariato, e’ uscito di senno e si e’ scagliato contro i poliziotti, colpendoli con calci e pugni. Ora Giovanni Tedde e’ a disposizione dell’autorita’ giudiziaria
L’ADIGE
Il sindaco risponde a Iori (Prc) e difende i vigili per lo ´scontroª al bar Fiorentina
Pacher: ´No al quartiere del divertimentoª
No al quartiere del divertimento, della musica e dell¥happy hour. Il sindaco non ci crede. Non crede che sia possibile decidere a tavolino dove la gente, nella fattispecie gli studenti universitari, debba andare la sera. Lo ha detto a chiare lettere ieri sera in aula, rispondendo a un interrogazione di Tommaso Iori, di Rifondazione comunista, sullo ´scontroª tra vigili urbani e un gruppo di giovani avvenuto la notte tra il 31 maggio e il 1 giugno in via Calepina, davanti al bar Fiorentina. ´Pensare che si possa realizzare un divertimentificio lontano dal centro Ë una pia illusione - ha detto Pacher - perchÈ i giovani vanno dove li porta il cuore, l¥happy hour e la birra a un euro. Noi ci stiamo adoperando per vedere di realizzare spazi per incontri e manifestazioni giovanili ma non possiamo certo competere con il mercatoª.(*)
Riguardo al caso specifico evocato da Iori, il sindaco ha negato che la polizia municipale abbia agito in borghese e soprattutto che abbia avuto una condotta repressiva, difendendo in toto il comportamento degli agenti: ´Non sono intervenuti affatto a calci e pugni ma hanno al contrario tenuto un comportamento brillante senza cedere alle provocazioni aggressive di un gruppo di avventori non abituali di quella zona. Sono riusciti, come si desume dai verbali, a fare cordone e permettere all¥auto di allontanarsi nonostante la resistenza passiva dei ragazzi, che si erano sdraiati sulla strada e sull¥autoª. Il sindaco, ricordando come da tempo fossero arrivate segnalazioni per comportamenti irrispettosi di avventori che facevano pipì su aiole e portoni, ha detto che i controlli anche in futuro continueranno con le stesse modalità. Iori, pur rimanendo della sua idea e definendo ´bizzarraª la gestione dell¥ordine pubblico in quel frangente, ha dato atto al sindaco di aver fornito una risposta completa ed esauriente e si Ë augurato che del rapporto tra studenti e città si torni presto a parlare in aula.
F.G
  (*) Nota: creare forme di divertimento veramente alternative non significa mettersi in concorrenza col mercato e vendere alcolici a minor prezzo, ma proporre forme di divertimento senza alcol.
IL MESSAGGERO (Pesaro)
Ancona duecento uomini delle forze dell’ordine ...
Duecento uomini delle forze dell’ordine impegnati dalla mattina. Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza. Quaranta Vigili Urbani sulla viabilità vista anche la presenza del circo Moira Orfei al porto. Pattuglie dei baschi verdi, pattuglie in borghese, unità cinofile. Oltre 20 professionisti tra medici e infermieri operativi già oggi nello stadio per garantire la sicurezza dei tecnici alle prese con il palco. Tre auto mediche, servizio disabili, centro operativo del 118 allertato. Una ´task force da G8ª ha scherzato l’assessore alle politiche giovanili Stefania Ragnetti dopo la riunione logistica in vista del concerto di Vasco Rossi, sabato allo stadio Del Conero. Una ´macchina perfetta e già collaudata l’anno scorsoª ha ricordato il sindaco Fabio Sturani ieri in Comune insieme a tutte le forze coinvolte nel garantire la sicurezza delle 40mila previste per il concerto. ´Un evento importante - ha ribadito il sindaco - e un’occasione per rivedere lo stadio del Conero stracolmo come non lo vedevamo da tempo viste le delusioni calcisticheª. Dal 4 luglio, passata l’invasione del rock, partiranno i lavori per il completo rifacimento del manto erboso. Oltre alle forze che vigileranno sulla sicurezza, sugli abusivi e sullavendita di alcolici vietata, Ë stato potenziato il servizio di trasporto pubblico. Il biglietto Ë quello della corsa ordinaria. La mattina dalle 10 alle 16, un autobus partirà ogni 20 minuti dalla Stazione diretto verso lo Stadio Del Conero. Dalle 16 alle 19.50 ne partirà uno ogni 10 minuti. Nel pomeriggio sarà potenziata la linea º dal Viale allo Stadio e saranno a disposizione alcuni snodati da 18 metri. Per quanto riguarda il ritorno, da mezzanotte saranno a disposizione circa 20 autobus dallo stadio ad Ancona che garantiranno il rientro ad almeno 2mila persone. Per chi si muove con mezzi propri, oltre ai circa 3.500 posti nel parcheggio dello Stadio, sono stati attrezzati circa 3mila posti nell’area del Center Gross, altri 1.500 tra la zona di interscambio a Tavernelle, l’area Assindustria, il Mercato ortofrutticolo e altri nelle zone limitrofe per un totale di quasi 10 mila posti. Per il deflusso, che viste le esperienze passate dovrebbe richiedere un’ora circa, Ë prevista la chiusura della Cameranense in direzione Ancona e all’imbocco di Passo Varano, come anche di via Filonzi in direzione stadio. I caselli autostradali saranno presidiati. Potrebbero esserci novità per quanto riguarda il trasporto ferroviario e la fermata alla stazione di Passo Varano. Info anconagiovane.it

L’ADIGE

Alimentazione le dieci regole

Tutte le indicazioni del Ministero della Salute per affrontare la bella stagione senza rischi. Dieci consigli per stare meglio Regole semplici ma efficaci per la popolazione che sta invecchiando
 

1. Bere molta acqua, almeno due litri al giorno.
2. Moderare l¥assunzione di succhi di frutta, ricchi di calorie.
3. Limitare le bevande gasate.
4. Fare attenzione alle bevande ghiacciate.
5. Evitare le bevande alcoliche.
6. Limitare l¥assunzione di caffË.
7. Consumare molta frutta e verdura.
8. Fare pasti leggeri, preferendo la pasta e il pesce alla carne.
9. Evitare cibi elaborati e piccanti.
10. Sì ai gelati ma preferire quelli al gusto di frutta
  ENOPRESSONLINE NUOVO IMPEGNO DEI COMUNI SU OGM,TURISMO,VINO E SALUTE Nei comuni di Chieti, Guardiagrele, Francavilla al Mare, Ortona, Orsogna, Crecchio, Miglianico, Fossacesia e Lanciano - territori del Montepulciano d’Abruzzo - si sono riunite le 540 città che aderiscono all’ Associazione Nazionale Città del Vino ora aperta oltre che ai comuni anche a province, parchi e comunità montane.
Gli oltre 200 sindaci e amministratori presenti in Abruzzo per promuovere il comparto del turismo enogastronomico hanno ricercato strategie nuove per fronteggiare i cambiamenti strutturali indotti da una globalizzazione che rischia di marginalizzare le produzioni tipiche e le identità locali del nostro Paese.
’L’obiettivo, secondo quanto illustrato dal direttore dell’associazione Città del Vino, Paolo Benvenuti. Ë quello di fare tesoro di tutte le diverse esperienze amministrative per profondere nuove energie e risorse nel turismo enogastronomico, cogliendo le opportunità che il mercato ci presenta e sviluppando sinergie più efficaci tra pubblico e privato’.
L’azione dei sindaci sul territorio risponderà ai seguenti obiettivi: rilanciare il mercato locale del vino e il suo consumo a livello familiare, valorizzando le produzioni autoctone e rivalutando il ruolo del vino sfuso;promuovere l’educazione alla conoscenza del vino nelle scuole(*) e il suo consumo consapevole tra i giovani; favorire l’apertura in ogni comune di una Bottega del Vino a conduzione pubblica, privata o mista, che sia luogo non solo di vendita del vino prodotto sul territorio ma anche punto d’informazione per il consumatore e per il turista; aderire alla campagna ogm free, promuovendo l’uso di vitigni autoctoni e antichi e comunque liberi da ogm.
Iniziative e progetti delle Città del Vino- ’In quest’ultimo anno abbiamo attivato nuovi progetti, quali ad esempio la campagna Vino e Saluteinsieme alla Coldiretti. Abbiamo aperto - primo caso in Italia - un Centro Studi e Servizi per le Strade del Vino.
Abbiamo continuato a lavorare per sviluppare l’enoturismo europeo. Insomma ormai abbiamo messo a regime una serie di strumenti operativi e di iniziative che devono essere declinate in modo più capillare in tutti i comuni associatiª dichiara il presidente dell’associazione Città del Vino, Floriano Zambon. ’Ora - prosegue Zambon - l’impegno dell’associazione sarà di assistere

Lunedì, 04 Luglio 2005
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