Sabato 20 Aprile 2024
area riservata
ASAPS.it su

Rassegna stampa alcol e guida del 12 luglio 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


IL MESSAGGERO
SECONDO I TESTIMONI
Contromano dopo aver sorpassato in terza corsia.

Si comincia a delineare la dinamica dell’incidente che alle quattro di domenica mattina è costato la vita a quattro giovani. La Golf Gti 16V, con a bordo i tre civitavecchiesi - Flavio Scarmigliati, Massimo Capuani e Massimiliano Mori - si è schiantata contro la Fiat Bravo condotta da Antonietta Zizi, 23 anni, di Capalbio.
Un groviglio di lamiere, tutti morti sul colpo.
L’auto dei tre lanciata a folle velocità: il contachilometri nell’urto si è bloccato su 210. Secondo alcuni testimoni, la Golf ha imboccato il senso di marcia sbagliato laddove inizia il new jersey, proprio nei pressi dello svincolo della centrale Enel.
A raccontare l’accaduto alcuni automobilisti che a quell’ora passavano sul posto e hanno notato la Golf che, sorpassando in terza corsia, si è poi andata a infilare a folle velocità contromano rispetto alla direzione di marcia. Dall’entrata al punto di impatto ci sono solo poco meno di tre chilometri e quindi se anche qualcuno, come sembra da diverse frenate presenti sull’asfalto, ha incrociato l’auto contromano, non ha avuto il tempo di dare l’allarme.
Lo scontro con la Bravo è stato quindi inevitabile proprio perché la Zizi non ha avuto possibilità di reazione e quindi di spostarsi, vista anche la presenza del new jersey in cemento che separa i due sensi di marcia.
Ora le indagini dei carabinieri di Montalto di Castro puntano a svelare lo stato psichico dei tre ragazzi della Golf. La Procura di Civitavecchia ha disposto le analisi dei liquidi biologici per stabilire se effettivamente, come emerso da diverse testimonianze, i tre avessero fatto uso di bevande alcoliche (od altro) e quindi stabilire quale sia stato il tasso alcolemico prima dello scontro.
Sul problema della guida in stato di ebbrezza ora si chiedono più controlli anche se le forze dell’ordine in questi tempi hanno aumentato le verifiche. La polizia stradale di Tarquinia - tanto per fare un paio di esempi - ha ritirato per questo circa 100 patenti dall’inizio dell’anno, mentre i carabinieri di Tuscania sono arrivati a quota 300 circa.

IL MESSAGGERO (Rieti)
L’INCHIESTA
Alcol o droga, tra 15 giorni i risultati delle analisi.
Sono state tutte riconsegnate alle famiglie per le esequie le salme delle vittime dell’assurdo incidente di domenica mattina. Non sarà necessario, infatti, procedere all’autopsia dei due conducenti delle auto coinvolte, ovvero Flavio Scarmigliati e Antonietta Zizi.
Ieri, nella tarda mattinata, il pubblico ministero Edmondo De Gregorio (in sostituzione del titolare dell’inchiesta, Pantaleo Polifeo, impegnato in due processi per direttissima) ha ricevuto il medico legale Cristiano Caringi che aveva già affettuato i primi esami esterni sulle salme e aveva effettuato i prelievi dei tessuti e dei liquidi biologici dei guidatori delle due auto coinvolte: Flavio Scarmigliati (Volkwagen Golf) ed Antonietta Zizi (Fiat Bravo). L’esito degli esami tossicologici compiuti dal laboratorio (almeno una quindicina di giorni i tempi di attesa per i risultati) dovrà accertare l’assunzione di alcool o eventuali altre sostanze stupefacenti.
La famiglia della ragazza di Capalbio ha deciso di celebrare subito i funerali che si sono svolti ieri pomeriggio alla chiesa di Borgo Carige, alle porte di Capalbio. Antonietta Zizi, 23 anni, che è morta al ritorno di una serata in pizzeria a Tarquinia, studiava all’università di Roma. Era la maggiore di tre figli di Biagio Zizi, piccolo imprenditore di origine sarda. Attorno alla famiglia Zizi si sono stretti tutti i compaesani ed anche il sindaco del piccolo paese del Grossetano ha espresso il cordoglio.
A condividere il dolore di parenti e amici è giunto a Capalbio anche il sindaco di Montalto di Castro, Salvatore Carai, legato da parentela con la famiglia Zizi. Antonietta, inoltre, era molto conosciuta nella zona di Montalto dove frequentava amici e spesso si divertiva a cantare al karaoke in alcuni locali del posto.

CORRIERE DELLA SERA
Roma, aveva 35 anni. Potrebbe essere stato vittima di un assalto di gruppo
Attore torturato a morte in un parco: pista gay
Sono state trovate le armi usate per il delitto, un coltello e un piccolo bastone.

ROMA - In tanti, affacciati ai balconi e alle finestre, l’hanno sentito urlare domenica sera dal parco sotto casa, chiedere aiuto mentre alcuni ragazzi lo prendevano in giro, facendo il «verso» alle sue grida. Uno spettacolo grottesco che si è concluso in tragedia. Nove ore dopo, infatti, l’hanno trovato morto, con il cranio fracassato da un bastone e il corpo pieno di ferite, come se fosse stato torturato anche con un coltellaccio. Il corpo di Paolo Seganti, 35 anni, culturista romano e comparsa cinematografica, era steso sul prato rinsecchito dal caldo a due passi dall’ingresso del Parco delle Valli, nel quartiere dei Prati Fiscali, a Roma. Un’oasi fra i palazzi, dove qualche anno fa una «baraccata» romena è stata picchiata a morte dal marito sulle sponde dell’Aniene e dove, nelle settimane scorse, gli abitanti hanno chiesto più volte, finora inutilmente, l’intervento delle autorità cittadine, preoccupati dall’improvviso aumento di furti in appartamenti e negozi.
Alle sette di ieri mattina una signora che stava portando a spasso il suo cane si è imbattuta nel cadavere di Seganti. «Era quasi nudo, indossava solo una maglietta e un paio di calzini - ha detto la donna sotto choc alla polizia - c’era sangue dappertutto. Il mio cane è scappato subito... ». Sull’omicidio indaga la squadra mobile. Per gli investigatori, diretti da Alberto Intini, la pista del delitto gay, il 30° nella Capitale negli ultimi quindici anni, ha preso corpo dopo le dichiarazioni della madre della vittima. Un’anziana chiromante, vedova, che ha confermato l’omosessualità del figlio.
«Fino a qualche mese fa era fidanzato - ha aggiunto in lacrime in questura la mamma di Seganti - mio figlio era un bravo ragazzo. Faceva volontariato con la parrocchia. Nel Duemila aveva seguito i Papa Boys alla Giornata della Gioventù». Ed è stata proprio la madre-chiromante di Seganti a vedere il figlio uscire di casa domenica sera, poco prima delle 22, per andare in motorino nel Parco delle Valli. «Innaffio le piante e torno», le ha detto Paolo prima di salire in sella e raggiungere via Val d’Ala, distante solo poche centinaia di metri. Ma lì lo aspettava un altro destino, diverso dal dare acqua con l’innaffiatoio alle piantine ormai diventate troppo grandi per tenerle in casa. «Saranno state le dieci di sera - hanno confermato alcuni abitanti - all’improvviso abbiamo sentito le grida di un uomo. Ma erano strane: a volte rideva, a volte sembrava terrorizzato».
Qualcuno ha chiamato la polizia, altri si sono rivolti ai carabinieri. Nel buio del parco una testimone ha notato un uomo aggrappato alla recinzione a lato della strada chiedere aiuto, poi sparire barcollando verso un boschetto. Al loro arrivo le pattuglie non hanno notato niente di strano e sono andate via. «Le grida, però, sono ricominciate subito - hanno aggiunto i condomini di un palazzo di fronte al Parco delle Valli - più forti di prima, disumane». Poi il silenzio, fino all’alba. Oltre al cranio sfondato sul corpo di Seganti sono state riscontrate la frattura del setto nasale e profonde ferite da taglio. La più grave, che potrebbe aver reciso l’arteria femorale, all’interno della coscia destra. Accanto al cadavere la polizia ha trovato i bermuda e i boxer indossati da Seganti, una bottiglia vuota di un brandy spagnolo (un’altra bottiglia quasi finita di whisky era nel porta-oggetti del motorino) e un piccolo bastone insanguinato. Da un cassonetto è saltato fuori un coltello sporco di sangue. Forse è l’arma che è servita per il colpo di grazia.
IL GAZZETTINO (Padova)
ESTE A Villa Selmi di Polesella, il gruppo di estensi sarebbe stato aggredito da una decina di chioggiotti
Quattro feriti nella rissa in discoteca.
Non si ricordava da un pezzo una rissa di simili proporzioni. Quindici giovanotti scatenati, in preda ai fumi dell’alcol, hanno creato il caos all’interno di Villa Selmi, la nota discoteca di Polesella, nei pressi di Rovigo. Sono volati divanetti e tavolini prima che la disputa si trasferisse all’esterno.
Sono le 3.30 del mattino quando arriva alla centrale operativa dei carabinieri la telefonata del gestore del locale. In quel momento sul piazzale di Villa Selmi due gruppi di giovani se le stanno dando di santa ragione. All’arrivo dei militari la disputa si è già conclusa. Sul terreno sono rimasti soltanto cinque ragazzi. Appaiono tutti piuttosto malconci. Vengono invitati a recarsi al pronto soccorso dell’ospedale di Rovigo. Quattro, di età compresa tra i trenta e i trentatre anni, provengono da Este, nel Padovano, mentre il quinto, un ventisettenne, abita nell’Estense, ma ha passaporto romeno. Il quintetto lamenta contusioni e abrasioni di vario genere. Dopo le medicazioni di rito i ragazzi vengono dimessi e rispediti a casa. Le prognosi oscillano tra i tre e i quindici giorni.
Dei responsabili del pestaggio non si sa praticamente nulla. Le uniche certezze riguardano il numero e la provenienza. Il gruppo era composto da una decina di elementi. Si esprimevano con l’inconfondibile parlata chioggiotta. Stando alla ricostruzione dei carabinieri del Nucleo operativo, che hanno raccolto le testimonianze di numerosi clienti del locale, la rissa sarebbe scoppiata attorno alle tre senza un motivo apparente. I chioggiotti stazionavano nei pressi della pista riservata agli amanti della musica tecno. Avevano probabilmente esagerato con la birra e con i superalcolici. Ad un certo punto uno dei chioggiotti avrebbe provocato uno dei rivali. Sarebbero volati alcuni spintoni. Il personale di villa Selmi avrebbe inutilmente provato a sedare la lite. I contendenti sarebbero stati accompagnati all’esterno. Sul piazzale si sarebbe consumata una vera e propria battaglia a suon di pugni, calci e sberle. Fino a pochi istanti prima dell’arrivo dei carabinieri.
CORRIERE ROMAGNA (Cesena)
Donna volata dalle scale “Nessuno mi ha spinto”.
CESENA - Nessuno l’ha spinta. E’ volata dalle scale, con ogni probabilità dopo aver bevuto un bicchiere di troppo. Ora, Krystyna Groele, 31enne di origine polacca, è ricoverata nel reparto di Rianimazione al Bufalini di Cesena, ma le sue condizioni da domenica mattina sono già migliorate. Al punto che, ieri, la giovane è riuscita a conferire con i carabinieri confermando loro che nessuno, tantomeno il marito, l’aveva picchiata o fatta cadere volontariamente. Nel suo sangue, al momento del ricovero urgente, i medici avevano riscontrato tracce di alcool, e neanche poche. La donna era stata trovata domenica mattina, intorno alle 11, quasi esanime, ai piedi delle scale della sua abitazione in un lago di sangue. Poco prima, secondo alcune testimonianze, si erano sentite urla e schiamazzi provenienti dall’appartamento: la donna sembrava stesse litigando col marito. E a quanto pare, non era la prima volta che la coppia dava segno evidente di disaccordo, fra le mura domestiche.Alcuni vicini, avendo intuito che la coppia di polacchi era alle prese con un nuovo feroce litigio, si erano allarmati. Poi, dopo l’ennesimo urlo, il compagno della donna aveva lasciato l’appartamento. La donna, rimasta in casa, è stata ritrovata sul pianerottolo, tramortita. L’alcool, a quanto sembra, le avrebbe fatto perdere l’equilibrio, facendola ruzzolare dalle scale.
TGCOM
Pamela si attacca alla bottiglia
Spesso ubriaca nonostante la malattia.
Gli amici di Pamela Anderson sono preoccupati per il suo stato di salute e per il suo modo di abbandonarsi ai fumi dell’alcol alle feste. Pamela, affetta da tre anni da epatite C, molto dannosa per il fegato, dovrebbe stare più attenta ad alzare il gomito e invece..."Nonostante il suo medico le abbia proibito di bere alcolici, ogni volta che la si vede sembra preda dei postumi di una sbornia" raccontano gli amici.
Un amico della bagnina più sexy di Los Angeles, in alcune dichiarazioni al settimanale Star People, svela il lato meno elegante della Anderson raccontando di quando al Virgin Atlantic party, Pamela, 38 anni, ha esposto ai flash le sue mutandine, dando baci a chiunque e scolandosi fiumi di champagne. "Perché lei è questo: una ragazza selvaggia, che alle feste impazzisce e si fa travolgere dal rock’n roll e allo stesso tempo è anche una grande mamma, calorosa e piena di attenzioni. Il problema è che al momento la ragazza folle sembra dominare", ha dichiarato.
salute dell’attrice che ha contratto il virus dell’epatite C nel 2002, dopo essersi fatta fare un tatuaggio insieme allo scapestrato ex marito Tommy Lee. In quell’occasione il tatuatore utilizzò lo stesso ago infetto impiegato poco prima per il batterista. La bomba sexy, che scelse di interrompere le cure ordinarie per fare ricorso alla medicina omeopatica e a "terapie alternative", allarmò i fan dicendo che per lei non c’erano più speranze e che era tormentata dal dolore all’idea di non vedere crescere i suoi due figli Dylan, 7 anni, e Brandon, 5, dei quali era riuscita ad ottenere l’affidamento assoluto. All’improvviso però sembra aver rimosso ogni preoccupazione in nome del divertimento. In attesa che il lato materno torni ad avere la meglio, divieto di versare alcolici nel bicchiere della star!.

IL MESSAGGERO
Labaro
Rissa tra romeni davanti al bar: uno muore dissanguato, due catturati dai carabinieri.

Ucciso a calci e bottigliate per aver osato far da paciere in una rissa. In una lite tra stranieri scoppiata per una sigaretta negata. Colpito più volte alla testa, sfregiato in volto, Ioan Helmegean, 36 anni, romeno, è deceduto durante il trasporto in ospedale, al Villa San Pietro.
E’ il tragico epilogo della zuffa tra una decina di immigrati dell’Est che si è verificata ieri sera, intorno alle 22, tra i tavolini all’aperto di un bar latteria in via Flaminia, proprio davanti alla fermata della stazione ferroviaria di Labaro. I carabinieri, coordinati dal pm Diana De Martino, sono riusciti a fermare l’autore materiale dell’omicidio, trovato anche in possesso di un coltello, e ad altri due romeni (padre e figlio) rimasti anch’essi lievemente feriti. Gli altri connazionali che avevano preso parte alla rissa - tutti clandestini senza fissa dimora - sono riusciti a darsi alla fuga prima dell’arrivo delle gazzelle. E a notte fonda erano ancora ricercati dai militari tra la baracche e i bivacchi di disperati lungo il greto dell’Aniene.
«E’ successo tutto in pochi istanti - ha raccontato agli investigatori uno dei testimoni, Alessandro P. gestore del locale teatro del delitto - quei romeni erano seduti fuori, in veranda, suddivisi in due gruppi. Sembravano un po’ alticci quando sono arrivati. Hano ordinato due birre medie. All’improvviso li abbiamo sentiti discutere, litigare. Il ragazzo morto si è messo in mezzo riuscendo a dividerli. Se la cavava con l’italiano quel poveretto, siamo riusciti a capire che tutto era cominciato per una sigaretta negata».
La lite, che sembrava sedata, d’un tratto però è riesplosa. Prima insulti pesanti tra le due fazioni di romeni, poi una violenza brutale: botte, tavolini e sedie che volavano. Ioan Helmegean ha provato di nuovo a separare i contendenti, a calmare le acque: e questa volta è stato colpito al viso con i cocci di bottiglia rotta, è stramazzato al suolo. «Ha perso conoscenza - ha spiegato ancora ai militari il titolare del bar - era in una pozza di sangue, eppure da terra un altro romeno continuava a colpirlo con calci alla testa. Ho provato ad avvicinarmi, volevo fermarlo ma sono stato minacciato con un coltello. Allora sono corso dentro a chiamare il 112».
IL GIORNALE DI VICENZA
Rosà. Proseguono incessanti i controlli dei vigili urbani soprattutto in alcune zone del paese
Giro di vite contro gli schiamazzi notturni.
(m. b.) Continuano i controlli notturni di carabinieri e polizia locale per riportare alla normalità alcune zone del paese prese d’assalto da giovani e giovanissimi nel fine settimana. Una pioggia di sanzioni è scaturita dagli ultimi controlli effettuati dai vigili. I casi più frequenti riguardano il trasporto di persone su ciclomotore, targhette non visibili, divieti di sosta di auto di fronte ai passi carrai o in prossimità di incroci.
Da sabato, è entrata in vigore l’ordinanza del sindaco Manuela Lanzarin che prevede la chiusura anticipata, all’una anziché alle tre di notte, per un locale che si affaccia sulla strada regionale della Castellana. La zona, a partire dalle 11, diventa terra di nessuno. È un problema anche il transito dei veicoli in via Garibaldi, per l’attraversamento continuo di giovani alticci che usano la strada come fosse un marciapiede. Sono anche entrate in vigore misure restrittive che prevedono una sanzione pecuniaria per atteggiamenti poco corretti.
La modifica al regolamento di polizia municipale approvata nell’ultima seduta del consiglio comunale prevede la sanzione di 50 euro per ognuna delle seguenti trasgressioni: gettare cicche, bottiglie o bicchieri per terra o in proprietà pubblica o privata; giochi che disturbano la quiete pubblica; scaricare liquidi derivanti dalla pulizia di locali, cosa che si verifica spesso nella zona del centro. Sarà oggetto di sanzione anche ogni forma di turbativa o disturbo al regolare esercizio delle attività che si svolgono all’interno delle strutture pubbliche e l’uso delle stesse in modo difforme da quello stabilito; sarà più difficile, pertanto, dare vita a forme di protesta durante i consigli comunali, come successo nel corso delle ultime sedute.
Infine, resta in vigore la normativa vigente relativa all’inquinamento acustico.
WINENEWS.IT
IL RITO DELL’APERITIVO TRAINA I CONSUMI DI VINO. SECONDO L’OSSERVATORIO DEL SALONE DEL VINO DI TORINO - IN PROGRAMMA DAL 27 AL 30 OTTOBRE 2005 - SI RAFFORZANO I SEGNALI DI RIPRESA DEL VINO.
L’aperitivo più cool dell’estate 2005? La scelta è tra bollicine rigorosamente made in Italy e bianchi d’autore da vitigno autoctono. Questa la tendenza registrata dall’indagine condotta dall’Osservatorio del Salone del Vino che sarà sancita al Salone del Vino di Torino in programma dal 27 al 30 ottobre. Una stagione dunque all’insegna del vino, che vede il nettare di Bacco vincere la sfida con i pop drink e riconquistare gradualmente posizioni nelle preferenze dei consumatori: le quantità vendute sono infatti in leggera ma costante risalita, mentre il consumo di vino è in ripresa. L’Italia, rispetto agli altri grandi Paesi che bevono da sempre come Francia e Spagna, registra così una positiva controtendenza. I vini più gettonati per il rito dell’aperitivo sono le bollicine e i bianchi, con preponderanza degli autoctoni, giovani e di grande personalità. Esattamente le tendenze protagoniste al Salone del Vino di Torino - quest’anno animato anche dalla premiazione dei “Tre Bicchieri” della Guida ai Vini d’Italia di Gambero Rosso e Slow Food - che si conferma così al centro dell’attenzione di operatori, opinion makers ed enoappassionati.
Si attende poi per il nostro Paese - come ha confermato il recente studio presentato al Vinexpo di Bordeaux da Iwsr - un ulteriore incremento di consumo del 3,3% nei prossimi tre anni, mentre già quest’anno si dovrebbe registrare a saldo una crescita vicina al punto percentuale: da qui al 2008 il vino consumato in Italia dovrebbe attestarsi su 28,53 milioni di ettolitri. Tuttavia cambiano radicalmente le abitudini di consumo: il vino sta conquistano terreno nel segmento degli aperitivi e si consolida la tendenza a sostituire con il vino sia i superalcolici che i cocktail. Una tendenza particolarmente accentuata nella fascia d’età che va da 30 ai 55 anni e che riguarda soprattutto gli uomini.
Dall’analisi condotta dall’Osservatorio del Salone del Vino risulta infatti che wine-bar, enoteche e bar hanno registrato un forte incremento di consumo di vini a bicchiere e una contrazione della vendita di bottiglie, soprattutto quelle di prezzo superiore ai 15 euro. Il vino dunque diventa non più soltanto abitudine quotidiana e compagno di tavola, ma soprattutto elemento di comunicazione, di socializzazione e di svago. A questa nuova identità del vino si associa il rito dell’aperitivo.
A confermare il dato è un’indagine condotta da Ismea ed Enoteca Italiana secondo la quale da aprile 2004 ad aprile 2005 si è avuto un incremento dello 0,3% del consumo di vino (con una forte impennata dei vini a denominazione), con gli spumanti a fare da protagonisti. Le bollicine hanno avuto un balzo in avanti in un anno del 2,1%, associandosi inevitabilmente al rito dell’aperitivo. Anche un’indagine condotta da Fipe-Confcommercio tra i ristoratori conferma che il 40% dei ristoratori si attende un incremento di consumi, e circa il 47% dei gestori di ristoranti indicano prospettive positive per il consumo di vino. Ma se i ristoratori vedono un trend positivo soprattutto per i rossi, l’analisi condotta dall’Osservatorio del Salone del Vino attraverso interviste ad un campione di enoteche e wine-bar, rivela che c’è una tendenza a rivalutare i bianchi, gli spumanti e i rossi giovani, proprio in funzione dell’aperitivo.
E anche l’Ismea conferma la ripresa dei bianchi per una doppia ragione: una legata alla bevibilità, l’altra legata ai prezzi leggermente inferiori. Si tende dunque a bere giovane, in tutti i sensi, visto che soprattutto i wine-bar e i bar segnalano una ripresa di consumo di vino da parte degli under 30, e in questo caso sono soprattutto le donne a chiedere il vino come aperitivo al posto dei pop drink e dei cocktail (che paiono confinati al consumo in discoteca).
Dall’analisi dell’Osservatorio del Salone del Vino emerge però un dato che è comune a tutte le altre indagini: a tirare sono soprattutto i vini da vitigno autoctono. Il consumatore chiede riconoscibilità del vino e personalità. Gli operatori sono concordi nel dire che le “carte del vino” devono essere meno monumentali e che serve una selezione di etichette che rappresentano il territorio per motivare il cliente. Molto interessante è anche la definizione del nuovo profilo del consumatore di vino che emerge da un’indagine condotta in Emilia Romagna su dati Istat e che l’Osservatorio del Salone del Vino ha rielaborato. I più forti consumatori di vino sembrano oggi essere concentrati nelle regioni del Centro-Nord: in rapporto alla popolazione Marche, Emilia Romagna e Toscana sono in testa alla classifica. Ma ciò che dimostra come il vino sia diventato ormai anche un compagno del fuoripasto è che nelle stesse regioni dove si ha un maggiore consumo di vino si ha invece un inferiore consumo di birra e di superalcolici. Interessante è notare come se i maggiori consumatori di vino sono centrati nella fascia di età tra i 35 e 50 anni, i maggiori consumatori di vino fuori pasto sono concentrati nella fascia d’età immediatamente meno matura: tra i 20 e i 34 anni. Una conferma in più che il vino come aperitivo è sostanzialmente un bere giovane.
Una novità arriva infine dal mercato americano e da quello britannico. La Continental Wine Food, uno dei maggiori buyers inglesi, ma con forte penetrazione anche sul mercato a stelle e strisce, sostiene infatti che la sorpresa di consumo può derivare dai rosati: in Inghilterra sono passati dal 2,8% al 5,8% del mercato in un anno, e negli Stati Uniti sono passati dal 4% al 6% del mercato, in conseguenza del fatto che per i vini italiani su questi due mercati si ha un mutamento di profilo del consumatore. Si tratta per lo più di donne e uomini, con una certa preponderanza delle prime, sotto i 45 anni, sposati e senza figli, che consumano vino (acquistato nel 60% dei casi al supermercato) a casa, in famiglia e con gli amici, abbinandolo al cibo, nei momenti di svago e nel fine settimana.
IL MESSAGGERO (Marche)
Una piccola Monaco per la Festa della Birra.
 UNA piccola Monaco a pochi minuti d’auto dalla costa. A Montefiore dell’Aso, i prossimi 14 e 15 luglio, si svolgerà la terza edizione della Festa della Birra , in cui, oltre alla birra, grandi protagonisti saranno anche le specialità gastronomiche e la musica. Le due serate, oltre alla degustazione di birra cruda proveniente da Monaco, prevedono stands gastronomici che offriranno pennette, salsicce, bruschette, patatine fritte e l’accompagnamento musicale da parte di due band marchigiane. Nella prima serata si esibiranno i Sun Beat Hair , nella serata conclusiva i Cross Blues Band, rigorosamente dal vivo. Per la realizzazione dell’evento si è costituitoun comitato che si è dato il nome di «Scacco Matto». La manifestazione è supportata anche dalla Pro Loco e dall’Amministrazione comunale.
ROCKOL.IT
Christina Aguilera ferita in una rissa da bar.
Christina Aguilera è rimasta infortunata durante uno scontro in un locale notturno. L’emittente radiofonica statunitense KIIS FM riporta che la cantante ha subito danni al braccio destro ed è ora costretta ad indossare delle bende protettive. Non è chiaro se la Aguilera abbia riportato una ferita o se si sia semplicemente slogata la spalla. Anche i contorni dell’incidente rimangono sul vago: si parla solamente di una sorta di rissa scoppiata, pare a causa di una sua fan ubriaca, in un bar alla moda.
LA SICILIA (Caltanissetta)
controlli della polizia stradale.   Nell’ultimo week-end rilevate 23 infrazioni (con 43 punti decurtati)
Sempre più «brilli» al volante.
La polizia stradale alza il tiro in vista dell’esodo estivo, previsto tra fine luglio e la prima metà di agosto. Sono ben 24 le infrazioni al codice della strada accertate nel weekend appena alle spalle, con una decurtazione di punti dalla patente guida pari a 43, con un ritmo di quasi 2 punti sottratti per ogni contravvenzione.
Si tratta di dati che debbono far riflettere, pur se è confermata la tendenza che vuole in diminuzione costante nel capoluogo la violazione delle norme sull’utilizzo del casco sulle moto (solo due multe da venerdì sino a ieri) e delle cinture di sicurezza in automobile (addirittura nessun automobilista si è visto contestare questa mancanza). Al contrario preoccupa un po’ l’andamento sull’assunzione di alcolici associata alla guida di veicoli, in genere in aumento nella stagione estiva per la frequenza nei locali pubblici.
Sono cifre rese noti ieri dalla sezione di polizia stradale di Caltanissetta diretta dal vice questore aggiunto Maria Grazia Milli. I poliziotti della stradale, venerdì, hanno proceduto a rilevare 8 infrazioni di vario genere, sottraendo 7 punti dai documenti abilitativi alla guida delle persone indisciplinate fermate ai posti di blocco. Un veicolo è stato inoltre sequestrato dagli agenti poiché lo stesso è stato trovato privo di qualsiasi contrassegno assicurativo.
Nel particolare, ancora, la polstrada ha contestato sabato altre 10 violazioni del codice della strada, procedendo al ritiro automatico di ben 21 punti dalle patenti di automobilisti sorpresi in flagranza di reato. Nei confronti di due motociclisti è pure scattata la sanzione pecuniaria prevista per non aver indossato il casco. Una patente è stata pure ritirata ad un uomo, L. A., 50 anni, fermato dagli agenti a seguito di un incidente stradale lungo la statale 640. Il nisseno è stato quindi sottoposto al test alcolico, risultato poi positivo. Altra patente sequestrata dalla polstrada per guida in stato di ebbrezza domenica notte, quando una giovane di Santa Caterina, C. S., 25 anni, è stata fermata ad un normale posto di blocco istituito assieme alle volanti della polizia. Il bilancio domenicale parla altresì di 6 infrazioni complessive, con bilancio di ben 15 punti decurtati dalle licenze di guida di vari automobilisti. Un autentico giro di vite come si denota, soprattutto volto a far comprendere ai nisseni quanto sia importante il rispetto di regole e norme non tanto “imposte” dalle istituzioni per un semplice capriccio, quanto dettate invece dal buon senso. I controlli sulle strade, condotti come tiene a precisare la polizia stradale per prevenire situazioni a rischio piuttosto che reprimere i reati, aumenteranno in maniera esponenziale nel corso dei prossimi giorni, soprattutto in prossimità dei locali pubblici.
IL GIORNALE DI VICENZA
Deve intervenire una pattuglia della polizia per calmare una donna ucraina
Urla e schiamazzi davanti al bar.
(d. m.) È dovuta intervenire la polizia, alle 5.30 di domenica mattina, per calmare una ragazza ucraina di 28 anni che, in evidente stato di alterazione, con urla e schiamazzi vari stava creando non poca confusione davanti all’Excelsior, il noto locale pubblico che si affaccia su viale delle Fosse.
La donna, T.B., domiciliata a Cittadella, in attesa di rinnovare il permesso di soggiorno, è stata portata negli uffici del commissariato, dove si è tranquillizzata nel giro di qualche ora. Gli agenti stanno ora valutando se contestarle o meno il reato di ubriachezza molesta, infrazione punita con una sanzione pecuniaria.
Sempre in centro a Bassano e sempre domenica, ma questa volta alle 17.30, durante un normale controllo della circolazione stradale una pattuglia della polizia ha fermato un’auto su cui viaggiavano due immigrati. Uno era in regola con i documenti, l’altro invece, M.M., 27 anni, senegalese, non aveva nulla, nè passaporto nè permesso di soggiorno, ragion per cui è stato portato all’ufficio immigrazione della questura di Vicenza per le pratiche di espulsione.
JOINTOGETHER.ORG
Alcohol Content Higher in Wine.
Led by California vineyards, some wine producers are increasing the alcohol content in their products, WNBC-4 in Columbus, Ohio, reported July 12.
Some wines that previously had about 12 percent alcohol now have 14-16.5 percent alcohol; experts say the reason is that vintners are using ultra-ripe fruit to produce wines that have more flavor. But riper fruit also means more alcohol is produced during fermentation.
Most of the higher-alcohol wines come from California, but wineries from other regions of the U.S. and internationally are beginning to follow suit. The trend has picked up over the past three years, experts said.
"Most people wouldn’t be able to decipher the difference," said Justin Kleineider of Wine Bank. "The only thing they would know is since they have higher alcohol, (they have) more fruit (and) more rich flavors in the wine.”
For consumers, the trend can be problematic for a few reasons: the alcohol content on a bottle of wine is in small print and can be difficult to read, and even a 4-percent rise in alcohol content is the equivalent of drinking an extra half-glass of beer with every glass of wine.
"I always feel that I’m pretty good with two glasses, and if the alcohol content changed, it might be dangerous," said wine drinker Deborah Levin.
LA STAMPA Nell’Alessandrino si torna a parlare di eno cardiologia Incidente e un tasso alcolico record  

Picchia la moglie: denunciato    
IL TIRRENO
centro storico assediato da spacciatori e ubriachi




Mercoledì, 13 Luglio 2005
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK