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Il dopo sbronza

da Il Centauro n.98 - Settembre 2005

Il dopo sbronza

di Roberto Rocchi

Spesso si parla delle conseguenze deleterie dell’alcol sulla natura e sulla psiche umana, ma raramente si parla dei primi effetti visibili e di ciò che si dovrebbe fare per cercare di smaltire una sbornia
Cominciamo allora col dire che un’ubriacatura potente provoca nausea e vomito e comporta anche effetti diuretici: chi è ubriaco, dunque, si disidrata e proprio questo fenomeno provoca il forte mal di testa tipico del dopo-sbronza.
Fra gli effetti “materiali” che si rilevano, anche l’instaurarsi di una grande stanchezza e questo è dovuto al calo di glucosio nel sangue, tanto che il giorno seguente alla sbornia ci si sente privi di energie. Il fegato, inoltre, produce radicali liberi che danneggiano i vari tessuti.
Poiché non esistono farmaci in grado di prevenire o lenire questi sintomi, il consiglio migliore rimane quello di assumere acqua e succhi di frutta o comunque bevande ricche di sali per reidratare l’organismo (come quelle che si bevono dopo avere fatto sport) e consentire il recupero delle energie.      
Alcuni ricercatori, tuttavia, hanno sperimentato un estratto del fico d’India sintetizzato in pillole, mentre altri medicinali a base di carbonati di calcio e carbone attivo sono attualmente commercializzati negli Stati Uniti e paiono dare risultati interessanti se ingeriti prima di bere.
In ogni caso, il cosiddetto “richiamino” del giorno dopo, cioè l’ingerimento di una piccola quantità di alcol, non è affatto un buon rimedio. Anzi, ha un potere ancora più devastante e non fa altro che peggiorare la situazione.

 



di Roberto Rocchi

da Il Centauro n.98 - Settembre 2005
Giovedì, 13 Ottobre 2005
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