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Rassegna stampa alcol e guida del 26 luglio 2011

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

L’ALLARME DI UN PADRE

MESSAGGERO VENETO

Droga e alcol, lo “sballo” delle vacanze
25 luglio 2011 — pagina 29 sezione: Pordenone
«Troppa vodka e sballo facile per gli adolescenti pordenonesi in spiaggia». Dai bar del centro storico alle rive dell’Adriatico il passo è breve: il giovane “popolo dello spritz” spesso alza ancor di più il gomito e passa alla vodka, traslocando sul litorale, nel periodo estivo, il rito alcolico. E’ stato un padre, Nello Siniscalchi, a lanciare l’allarme sul fenomeno dei tanti ragazzi che riempiono il carrello di superalcolici nei supermarket di Pordenone per poi “sballare” in notturna sulle spiagge in Brussa, a Bibione, Caorle, Lignano e Grado. E non è un fenomeno “una tantum”, a suo dire, la serie di feste a forte tasso alcolico vissute sulle spiagge libere a meno di un giro di lancette da Pordenone. «Sono un genitore preoccupato per il futuro di mio figlio e di tanti giovanissimi, che per divertirsi cercano lo sballo estivo - ha dichiarato Siniscalchi, il genitore pordenonese -. Amici bagnini mi hanno segnalato che la mattina trovano sulle spiagge centinaia di bottiglie di vodka e altri alcolici. I ragazzi li acquistano nei supermercati: costano molto meno di un cocktail al bar». Il cocktail alcolico è vietato dalla legge, quando si tratta di somministrarlo ai minori, ma spesso la vendita dello stesso prodotto nei supermercati è fuori controllo. I vuoti e i rifiuti delle bravate notturne restano, però, sulla sabbia, come prove. «Bisogna potenziare i controlli delle forze dell’ordine - è l’appello di Siniscalchi -. Mi risulta che non arrivano più i rinforzi necessari a fronteggiare il maggiore afflusso di vacanzieri estivi a Lignano Sabbiadoro, Bibione e Grado. Ricordo che in passato la presenza dei carabinieri era più numerosa e anche per questo molto apprezzata». Le statistiche parlano chiaro: fumo, alcol o droga a 14 anni non sono sconosciuti al 50 per cento degli studenti pordenonesi. La percentuale sale al 70 nella fascia tra i 17 e i 19 anni, su un campione di 1.387 ragazzi delle scuole superiori. Per il 57 per cento degli studenti superiori tra i 14 e i 19 anni, nel Pordenonesen il drink alcolico è facile da ottenere e lo sballo frequente. Il questionario è stato curato dal servizio di promozione della salute dell’Ass 6. Del tabacco fa uso il 45% dei ragazzi, cannabis il 13,9%, cocaina il 2,6%, ecstasy l’1,7% ed eroina l’1,2%. Rispondendo al questionario, i ragazzi hanno sostenuto di essere consapevoli del rischio e che l’approccio “tossico” serve ad abbassare il disagio sociale e la solitudine. «Spero solo che mio figlio - ha concluso Siniscalchi - non sia fra quanti pagheranno sulla loro pelle la carenza dei controlli». Chiara Benotti


PRIMA L’ALLARME DI UN PADRE, ADESSO L’ESERCITO PER CONTROLLARE LA MOVIDA: MA QUANDO SI DECIDERANNO A FARE LEGGI PIU’ SEVERE SULLA PUBBLICITA’ DELLE BEVANDE ALCOLICHE, SULLA PRODUZIONE, SULLA VENDITA, SUL CONSUMO?
E A QUANDO CONTROLLI GIORNALIERI E CAPILLARI AGLI ESERCIZI PUBBLICI?

CORRIERE DEL MEZZOGIORNO – CASERTA

L’Esercito antimovida divide Salerno
Da oggi miltari in strada di notte. Gestori di locali e intellettuali: è ridicolo
Martedì 26 Luglio, 2011
SALERNO— L’appello del sindaco De Luca alla militarizzazione del centro storico è stato immediatamente raccolto dal prefetto di Salerno Sabatino Marchione: oggi giungeranno in città venticinque militari per presidiare l’area della movida. L’ennesimo giro di vite «contro cafoni e balordi» -come annunciato l’altro ieri dal Corriere del Mezzogiorno -è già operativo. Nelle prossime ore la città di Salerno avrà a disposizione un mini contingente di militari e di mezzi dell’esercito. L’ufficialità è giunta ieri mattina direttamente dalla Prefettura che ha confermato l’impiego dei militari, non solo per il centro storico cittadino e l’area della movida notturna, ma anche per la fascia litoranea dove maggiore è la concentrazione di locali del by night. «Se qualcuno immagina di avere il controllo di quel pezzo di centro storico sbaglia di grosso, lo eliminiamo senza problemi» , aveva tuonato il primo cittadino venerdì scorso dalla sua tribuna televisiva in onda su Lira Tv. Il controllo del territorio — anche se il piano operativo è ancora coperto da riserbo— prevede l’impiego di gruppi di tre o al massimo quattro militi, armati e in mimetica, che presidieranno via Ligea, l’area di piazza Amendola e Largo Campo, rappresentando così un chiaro deterrente rispetto al verificarsi di risse e schiamazzi. I militari affiancheranno carabinieri e poliziotti nei controlli a tappeto sia per quanto concerne gli automobilisti in entrata ed uscita dalla città, sia per quanto attiene il pattugliamento dei vicoli del centro storico dove maggiore è la richiesta dei residenti di avere le forze dell’ordine. Per quanto riguarda invece la litoranea, i militari. saranno impegnati (sempre con carabinieri e polizia) con mezzi dell’esercito in posti di blocco, per effettuare non solo il controllo dei documenti ma anche quello relativo all’alcol test. L’arrivo dei militari a Salerno giunge qualche settimana dopo l’installazione degli scanner ottici per le targhe automobilistiche, che la questura ha collocato alla rotatoria di Parco Arbostella per controllare i flussi automobilisti in ingresso ed in uscita dalla città. Ovviamente non potevano non esserci reazioni e commenti anche aspri rispetto all’arrivo dell’esercito ed alla militarizzazione della movida. Enzo Bove, volto noto della movida salernitana, non è entusiasta del provvedimento: «I problemi della movida non sono questi ma non sono ben altri e non si risolvono con i militari. La movida non ha bisogno di tutti questi controlli, sono decisamente inutili. De Luca ha parlato chiaro e sono d’accordo con lui nella sostanza, ci sono delle zone poco controllate ma da qui a passare ai militari ce ne vuole. Ritengo eccessiva la militarizzazione per la movida. Diciamo che sono contrario alla spettacolarizzazione, rischiamo il ridicolo, mentre basterebbe qualche vigile urbano in più in giro non per fare multe, visto che i parcheggi sono diminuiti con la costruzione di piazza della libertà. Forse anche il governo ha bisogno di pubblicità con queste iniziative, visto che l’impiego dei militari è più eclatante rispetto a polizia e carabinieri» . Ancor più duro il commento di Pino Acocella, prof universitario di Etica sociale: «A me pare che l’intervento dei militari serva solo per il contrasto alla criminalità oppure per sedare possibili movimenti insurrezionali o ribellioni in atto. Ricorrere ai militari è assolutamente sproporzionato per la movida salernitana. La prefettura dovrebbe lasciare la gestione dell’ordine pubblico minimo alle amministrazioni locali. Questa è una chiara resa del Comune e dei vigili urbani, anzi penso che sia una misura medioevale. Che siano arrivati i capitali della camorra a Salerno è fuori discussione, ma l’ordine pubblico quotidiano lo devono farei i vigili urbani. C’è comunque da ribadire che la colpa di un abbassamento del livello di sicurezza e dell’ordine pubblico legato alla movida è da addebitare alla liberalizzazione commerciale, che ha provocato strani squilibri negli investimenti di capitale in Salerno, investimenti che hanno mantenuto vivace l’economia locale ma che portano dietro alcuni inconvenienti, come ad esempio la provenienza degli stessi capitali e degli imprenditori che vengono qui ad investire, spesso legata a interessi camorristici» . Umberto Adinolfi

QUALCUNO INCOMINCIA A RAGIONARE

CORRIERE DEL VENETO – TREVISO

«Troppi ubriachi, sagre da blindare»
Rissa al compleanno di Marin, nessuna querela il giorno dopo
Martedì 26 Luglio, 2011 REFRONTOLO — Troppe zuffe alle feste della birra, troppi sballi nei locali. Dopo la rissa scoppiata al compleanno di Mauro Marin, sabato sera in un ristorante di Refrontolo, i carabinieri annunciano un giro di vite agli eccessi. Secondo i primi riscontri della compagnia di Vittorio Veneto, qualche bicchiere di troppo potrebbe figurare tra le cause della scazzottata avvenuta nel weekend, l’ex vincitore del Grande Fratello nel ruolo di protagonista, altri ex personaggi del sottobosco televisivo nelle parti dei comprimari e tre ragazze-immagine nelle vesti di presunte vittime di molestie. Ieri nessuna querela era stata ancora presentata e nessuno dei reati ipotizzati nei verbali di sopralluogo (il danneggiamento degli strumenti musicali della band che suonava durante la cena, dei palpeggiamenti sgraditi dalle giovani entrate nel camerino dell’ex salumiere) è procedibile d’ufficio. Peraltro non è escluso che, anziché la via penale, le persone offese possano intraprendere la strada di una transazione economica. I fan del vincitore del Grande Fratello 10 ieri lo hanno difeso sul web, accusando le ragazze di mentire allo scopo di infamarlo. Ad ogni modo si tratta dell’ennesimo episodio che, fra la Vallata e il Quartier del Piave, ha visto costretti i militari dell’Arma ad intervenire nel corso di una serata di festeggiamenti. «Sarà ora nostra intenzione -annuncia il capitano Giancarlo Carraro -sensibilizzare questa ed altre autorità municipali a disciplinare diversamente la mescita delle sostanze alcoliche, sia alle sagre popolari che negli esercizi pubblici. Pensiamo ad esempio alla possibilità di applicare un prezzo inferiore alla birra analcolica. Questo per la fase di prevenzione, mentre noi ci occuperemo degli aspetti repressivi del fenomeno» . In questo senso verrà chiesto un incontro a Mariagrazia Morgan, sindaco di Refrontolo, com’era già avvenuto con Angela Colmellere, prima cittadina di Miane. Nel frattempo il Comune di Pieve di Soligo sta coordinando la stesura congiunta, all’interno dell’area, di un protocollo che regolamenti la questione. Angela Pederiva

SI PREOCCUPANO MOLTO DI PIU’ DI UNA BEVANDA ANALCOLICA CHE DI QUELLE ALCOLICHE.

AGI

SALUTE: SOLO 13% ITALIANI INFORMATO SU ENERGY DRINK, ARRIVA SITO
Roma, 26 lug. - Infoenergydrink.it e’ il sito informativo, frutto della collaborazione tra il ministero della Gioventu’ e l’Associazione italiana dei produttori di bevande analcoliche (Assobibe), concepito con l’obiettivo di fornire un’informazione completa e attendibile sugli Energy Drink per favorire il consumo consapevole e responsabile. In commercio da decenni in tutto il mondo gli Energy Drink sono spesso oggetto di una comunicazione confusa e contraddittoria che genera nei consumatori falsi miti e allarmismi infondati. Ben l’87% degli italiani, secondo un’indagine Swg-Assobibe, si dichiara non sufficientemente informato su questi prodotti.
Infoenergydrink.it, attraverso 4 sezioni, accompagna il consumatore nella comprensione delle caratteristiche degli Energy Drink con informazioni accurate sugli ingredienti, sulla sicurezza del prodotto ed anche indicazioni rivolte ad alcune categorie sensibili quali, ad esempio, bambini e donne incinte.
Il sito risponde all’esigenza di chiarire che cosa si intende quando si parla di "Energy Drink" nel nostro Paese: bevande analcoliche funzionali, con un effetto stimolante e combinazioni uniche di ingredienti caratterizzanti, quali caffeina, taurina, vitamine e altre sostanze aventi un effetto nutrizionale o fisiologico. Bibite con ingredienti sicuri, regolamentati da norme nazionali e/o comunitarie. Un sito che vuole essere completo ma allo stesso tempo di facile consultazione con risposte semplici e chiare. Il 49% degli italiani ha dichiarato di non avere idea della quantita’ di caffeina presente negli Energy Drink e il 26% ipotizza una quantita’ piu’ che tripla del reale; navigando si scopre che la quantita’ effettivamente contenuta in una lattina da 250ml e’ l’equivalente di una tazzina di caffe’. Sul sito sono presenti anche le raccomandazioni per le persone sensibili alla caffeina, come donne in stato di gravidanza o bambini e, in generale, tutte le indicazioni che possono aiutare il consumatore ad operare una scelta responsabile. "Infoenergydrink.it rappresenta la prosecuzione dell’impegno che il ministero della Gioventu’ profonde per la promozione della salute e il benessere dei giovani nonche’ per la diffusione, tra loro, di stili di vita salutari", ha dichiarato il ministro Giorgia Meloni a proposito della realizzazione del sito infoenerydrink.it. (AGI) - Roma, 26 lug. - "La strada da noi sempre percorsa nell’allestimento delle iniziative destinate alle nuove generazioni continua a essere quella del coinvolgimento delle parti sociali, istituzionali e imprenditoriali piu’ presenti nella quotidianita’ dei giovani italiani e di rendere i giovani stessi protagonisti delle scelte che li riguardano. Il consumo consapevole di cibi e bevande - ha proseguito il ministro - agevola l’assunzione di comportamenti corretti in grado di limitare i rischi di incorrere in errori pericolosi, spesso dovuti alla naturale esuberanza e spensieratezza di chi vive la magnifica eta’ giovanile. Gli Energy Drink hanno peculiarita’ importanti che invitano a beneficiare degli effetti positivi ma a gustarli comunque con una certa moderazione. Non dobbiamo mai dimenticare che ogni tipo di abuso puo’ comportare dei problemi. Apprezzo l’impegno assunto delle aziende produttrici a fornire puntuali dettagli sulle proprieta’ energetiche di queste bevande per informare il pubblico in generale e alcune categorie di persone in particolare. L’idea di procedere con campagne istituzionali allarmistiche o poco attendibili per il pubblico giovanile - ha concluso la Meloni - e’ inefficace dal punto di vista della comunicazione e lontano dal nostro modo di fare informazione socialmente utile. Sono certa che anche in questa circostanza le nuove generazioni sapranno interpretare correttamente i messaggi positivi di cui sono destinatari e protagonisti". "Il sito infoenergydrink.it - ha dichiarato Aurelio Ceresoli, presidente di Assobibe - e’ un ulteriore tassello che testimonia l’impegno dei nostri produttori nella promozione di un consumo responsabile e consapevole delle bevande commercializzate. Come industria delle bevande analcoliche ci siamo dati, con un Codice di autoregolamentazione, delle regole severe per le attivita’ di marketing. Ora abbiamo implementato alcuni aspetti specifici legati agli Energy Drink. Tra i punti, evitare di promuovere il consumo della bevanda in abbinamento con l’alcol e riportare in etichetta l’indicazione ’Consumare moderatamente’ e il suggerimento ’Non raccomandato per bambini, gestanti e persone sensibili alla caffeina’. Tale scelta, totalmente volontaria, e’ una nuova dimostrazione della responsabilita’ con cui le aziende aderenti ad Assobibe si pongono verso i propri consumatori"(*). Per rendere il sito di facile consultazione e utilizzo e’ disponibile anche un quiz, per valutare la propria conoscenza sugli Energy Drink, e una sezione speciale dedicata ai falsi miti.

(*)Nota: perché non fanno la stessa cosa con le bevande alcoliche? Da qui si capisce che c’è una lobby molto potente che protegge le bevande alcoliche!

POVERI CINESI: NON SANNO CHE IL BUON BERE ITALIANO CONTRIBUISCE A FAR MORIRE IN ITALIA 30.000 PERSONE ALL’ANNO!!!

AGINEWSON

VINO: NELLA RISTORAZIONE CINESE ARRIVA IL BUON BERE ITALIANO
(AGI) - Roma, 26 lug. - ’Contaminazione tra cibo cinese e vino italiano’, e’ questo il cammino da seguire ai piedi della Grande Muraglia per promuovere l’eccellenza Made in Italy.
…continua a: http://www.agi.it/food/notizie/201107261104-eco-rt10059-vino_nella_ristorazione_cinese_arriva_il_buon_bere_italiano

BISOGNEREBBE FARNE ANCORA DI PIU’

CORRIERE DI ROMAGNA

Vende alcol dopo le 24 gastronomia rischia la chiusura per un mese
di Enrico Chiavegatti
RIMINI. Fino a un mese di chiusura. E’ questa la punizione massima (il tempo lo deciderà il prefetto), cui andrà incontro il titolare di una gastronomia di Rimini sud, pizzicato dagli agenti della sezione amministrativa del comando della polizia municipale a vendere alcolici dopo la mezzanotte. Una violazione reiterata ben due volte nello stesso mese di luglio. Oltre allo spettro di non poter più vendere le proprie leccornie nel cuore dell’estate, il commerciante dovrà pure pagare una sanzione amministrativa di 6.676 euro. E’ il secondo titolare di attività a rischio serrata, sempre nella zona sud. Ad accertare il “bis” anche di questa violazione, la scorsa settimana, è stata la stessa task force dei vigili urbani, che l’aveva messo sotto controllo su segnalazione dei carabinieri che lo avevano multato la prima volta.
E forse sperava proprio in questo per farla franca. Invece, grazie alla tempestiva comunicazione data alla polizia municipale, il fascicolo è stato unificato e anche per lui, a breve, scatterà un periodo di riposo forzato. L’operazione di controllo dell’ultimo fine settimana, è costata cara (6.676) anche ad altri due bar sorpresi anch’essi a vendere alcolici oltre la mezzanotte e, per di più, in bottiglie di vetro (che non possono essere commercializzate dopo le 23); e al proprietario del distributore automatico che continuava a consegnare bevande a chi metteva soldi dopo la mezzanotte. Singolare quanto sta emergendo dai servizi dell’Amministrativa, eseguiti tassativamente in borghese: mischiandosi tra i clienti in centro e nella zona nord, hanno toccato con mano che gli esercenti rispettano il divieto di vendita di alcolici dopo le 24, spiegandolo per filo e per segno ai clienti. Sempre sabato i vigili, in collaborazione con i carabinieri, hanno fatto spegnere gli impianti e multato un bar di viale Regina Elena che faceva musica dal vivo dopo l’1. Multa e guai in vista, infine, anche per la società che ha spedito due Pr a pubblicizzare alcuni locali installando un cartello abusivo nelle vicinanze di un incrocio. Se i vigili agli “strilloni” hanno contestato l’occupazione abusiva di suolo pubblico, la stessa municipale ha già attivato la guardia di finanza perché indaghi sull’azienda: i ragazzi, infatti, sono risultati lavoratori in nero e, soprattutto, la ditta per la Camera di commercio non è più in attività da tempo.

E’ SOLO PER FAR BERE E GUADAGNARE SEMPRE DI PIU’

MONDO DONNA

La birra per le donne
Martedì 26 Luglio 2011, 15:32 in News
di Valeria Sirabella
Forse è solo una mia sensazione, ma qualcuno deve essersi accorto che la birra è bevuta quasi solo dagli uomini, e sta cercando di propinarcela pure a noi per allargare il mercato.
Hanno cominciato con la birra che fa crescere il seno. Preciso, per chi non ne avesse sentito parlare, che si tratta di notizia seria. Pare che ci sia anche stata chi, avendola provata, abbia garantito che questa birra proveniente dalla Bulgaria le abbia fatto aumentare il seno di due misure. Roba da Magica Emi, insomma.
Adesso arriva la birra dedicata alle donne. Cos’ha di "femminile" questa birra? Il nome. Ogni variante - ce ne sono 4 o 5 - ha un diverso nome di donna. Poi, certo, ci sono alcune spiegazioni da intenditori - roba di "bouquet", "persistenza della schiuma", "carbonazione" e "soddisfazione del palato" - , che però io non ho capito.
Voglio dire, se la birra non ti piace non ti piace, non è che un nome e una spiegazione tecnica possono cambiare i gusti.
Ma magari poi è buona. Chi lo sa.

INIZIATIVE DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE

LA NUOVA SARDEGNA

L’heavy metal contro le stragi del sabato sera
25 luglio 2011 — pagina 14 sezione: Sassari
THIESI. Heavy metal e polizia alleati per insegnare la sicurezza stradale al popolo della notte. È partita da Thiesi la campagna promossa dall’Ugl della polizia con l’associazione «Eventi metallici».
È dal 2008 che «Eventi metallici» e Ugl-polizia organizzano in piazza, tra i giovani, eventi che puntano a far capire l’importanza della guida sicura. Per non piangere poi le vittime delle stragi del sabato sera. La campagna culminerà sabato nell’atteso concerto del gruppo Destruction, nel piazzale Segni, a Sassari. Quello passato nel campo sportivo di Thiesi è stato un sabato di «sballo» consapevole, fatto solo di musica. Tutto al ritmo dello slogan «la vera ebbrezza è guidare in sicurezza», intonato dalle chitarre distorte e dalle ritmiche impetuose dei Sadist e di altri gruppi.
Dagli Alcoholic Alliance Disciples ai Rolling Gangsters di Joe Perrino. Musica per le orecchie degli agenti che ogni weekend si trovano a fare i conti con il “divertimento” autodistruttivo di chi si mette alla guida senza essere lucido. Ecco perché l’Ugl ha mantenuto un presidio all’interno dell’area del concerto. Un banchetto dal quale ha distribuito materiale informativo sulle stragi del sabato sera. L’obiettivo è quello di trasmettere ai giovani la familiarità con l’alcotest da portare sempre con sé, piccolo viatico contro la guida irresponsabile.
«Sono quasi quattro anni che portiamo avanti questo progetto con ottimi risultati, senza nessuna contraddizione tra la componente musicale e quella pedagogica, tra il sano divertimento e la responsabilità sociale», hanno spiegato Daniele Sechi, segretario regionale del sindacato Ugl, e suo figlio, Alessio. Il ragazzo è una delle menti dell’associazione, che ha come scopo ambizioso quello di promuovere la musica e la cultura metal in Sardegna. Un modo convincente, anche grazie a band di punta della scena: nelle scorse edizioni i protagonisti erano stati Pino Scotto, già voce dei Vanadium, gli Extrema e Paul Di Anno, primo indimenticabile singer degli Iron Maiden.
Si tratta di un progetto originale, se si pensa che questo resta un genere di nicchia ancora vittima di pregiudizi, ad iniziare da quelli sull’abuso di alcol, senza parlare di droghe ed esoterismo. Invece i numerosi metalheads accorsi per ascoltare la loro musica hanno potuto raccogliere opuscoli ricchi di dritte per mettersi alla guida nelle migliori condizioni: dai limiti di velocità a quelli del tasso alcolemico passando per l’uso corretto delle corsie, delle cinture di sicurezza, del cellulare (mai alla guida). Per Sechi queste sono «le migliori occasioni per trasmettere ai giovani le caratteristiche necessarie per il funzionamento corretto e virtuoso della società». Per il concerto di sabato prossimo, oltre ai teutonici Destruction - leader della scena thrash europea assieme a Sodom e Kreator - sul palco saliranno band italiane come gli Stormlord e i Vision Divine. Previsto il servizio bus a prezzi agevolati con partenza da Cagliari, Oristano, Nuoro, Olbia e Tempio.
- Mauro Piredda

IL PORTICO.IT

Giovani, è emergenza alcool
26.7.11 - Preoccupanti i dati dei test sul tasso alcolemico cui si sono sottoposti molti giovani nell’ambito del progetto “Insieme per la Sicurezza”, organizzato dal Comune per promuovere la cultura della sicurezza alla guida. Più della metà dei ragazzi “controllati” avevano fatto uso ed abuso di alcool, mostrando anche scarsa consapevolezza dei rischi connessi. Informazioni corrette ed efficaci strategie comunicative tra gli strumenti di lotta. L’iniziativa si ripeterà nel prossimo mese di ottobre...
Nella tarda serata di sabato 23 luglio si è conclusa in Piazza Abbro la fase estiva del progetto regionale denominato “Insieme per la Sicurezza”. Organizzato dal Comune di Cava de’ Tirreni, sotto l’egida dell’Assessorato alla Polizia Locale, diretto dal dott. Alfonso Laudato, e dell’Assessorato alle Politiche Sociali, Sicurezza e Protezione Civile, sotto la responsabilità del dott. Vincenzo Lamberti, il progetto è stato diretto e supervisionato dalla dott.ssa Rosa Zampetti, responsabile dell’U.O. Servizio Adolescenti dell’ASL Salerno, con la collaborazione del Ser.T, delle Associazioni “Mani Amiche”, “Obiettivo Notte” e del Nucleo di Protezione Civile del Comune, coordinato dal dott. Vincenzo Salsano.
La Polizia Locale di Cava, al comando della dott.ssa Licia Cristiano, ha garantito ausilio e supporto logistico alla manifestazione con il ten. Giuseppe Senatore, che ha curato i dettagli dell’evento, raccordando e coordinando gli Enti e le Associazioni coinvolti sotto il profilo organizzativo ed operativo. Lo scopo del progetto era di sensibilizzare, promuovere e diffondere la cultura della sicurezza alla guida attraverso la riduzione dei comportamenti a rischio, dovuti all’assunzione di sostanze psicoattive legali ed illegali ed in particolare all’abuso di alcool, al fine di prevenire gli incidenti stradali.
Il progetto si è concretizzato con la presenza nel corso delle due serate di un’unità mobile del Ser.T di Cava in Piazza Abbro, nelle immediate vicinanze della zona denominata “la curva” (congiungente Piazza Abbro-Piazza Duomo), meta preferita della gioventù cavese nell’ambito della movida notturna. Nel corso delle due serate, venerdì 15 e sabato 23 luglio, i volontari di Mani Amiche ed Obiettivo Notte hanno monitorato le abitudini dei giovani tramite appositi questionari e compiuto opera di persuasione verso le centinaia di avventori di bar e pub per convincerli a sottoporsi volontariamente all’alcool-test prima di mettersi alla guida e renderli consapevoli dei rischi e delle conseguenze a cui andavano incontro.
Contestualmente, adiacente al camper del Ser.T, sono stati proiettati video e spot sulla sicurezza stradale adatti alla spensieratezza della serata, ma con finalità educative, con musiche da discoteca che hanno attratto ed interessato alla tematica il target giovanile. Sono stati contattati 348 giovani, di età compresa tra i 16 ed i 30 anni, molti dei quali avvicinatisi spontaneamente anche solo per curiosità o per prelevare il materiale informativo messo a disposizione dall’Asl e dal Comune di Cava de’ Tirreni o per ricevere informazioni sul livello di alcool consentito e le quantità di sostanza sufficiente per raggiungerlo.
Ma se nel complesso la risposta dei giovani, in termini di disponibilità, è stata particolarmente incoraggiante, l’esito dei test relativi alla misurazione del tasso alcolemico è davvero preoccupante, confermando le motivazioni poste alla base del progetto. Su circa 200 giovani che vi si sono sottoposti, più della metà avevano fatto uso ed abuso di alcool. Effettuando la misurazione sono stati rilevati dei valori elevatissimi, alcuni superiori al grammo e mezzo per litro, con poca consapevolezza da parte dei ragazzi del proprio stato e del proprio livello di coscienza. Infatti, alla domanda “come ti senti adesso?”, la risposta più ricorrente è stata “tranquillo”. Rispetto alla guida pochi hanno dato una risposta sull’atteggiamento da adottare per il rientro, solo qualcuno ha risposto che avrebbe aspettato o che avrebbe guidato l’amico sobrio.
Sicuramente c’è interesse ad avere informazioni chiare, ad essere aiutati a conoscere gli effetti reali sul proprio organismo; per questo bisogna continuare con questa modalità. La strada è quella giusta. E’ necessario andare incontro al mondo giovanile, stare tra loro non con atteggiamenti giudicanti o sanzionatori, ma con sensibilità ed accoglienza, trasferendo informazioni corrette, utilizzando strategie comunicative efficaci, con il coinvolgimento dei “pari” che utilizzano lo stesso linguaggio e condividono la stessa cultura e gli stessi valori.
Gli Enti promotori dell’iniziativa e le Associazioni che vi hanno collaborato si sono, pertanto, dati appuntamento ad ottobre, quando la stessa sarà ripetuta all’uscita delle principali discoteche e locali notturni e sarà avviata anche una campagna di sensibilizzazione nelle scuole medie superiori.
Ufficio Stampa Città di Cava

CONSEGUENZE DEL CONSUMO DI VINO, BIRRA ED ALTRE BEVANDE ALCOLICHE

violenza

TRENTINO

Zuffa tra due extracomunitari Uno finisce all’ospedale
25 luglio 2011 — pagina 12 sezione: Cronaca
TRENTO. Zuffa furibonda, gran dispiegamento di forze dell’ordine e sanitari al lavoro, poco prima delle 22 di sabato sera, al Top Center, in via Brennero. Protagonisti del gran trambusto due extracomunitari completamente sbronzi che avevano iniziato a litigare già nel tardo pomeriggio, per motivi ancora ignoti(*), all’interno delle case abbandonate poco lontano dal centro commerciale.
La lite è ben presto degenerata e, complice l’alcol bevuto in grande quantità da entrambi i contendenti, dalle parole si è passati presto ai fatti. Alla fine, uno dei due ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari, chiamati da qualcuno dei testimoni della lotta e arrivati in via Brennero in una manciata di minuti a bordo dell’ambulanza del 118. Sul posto anche le volanti del commissariato e i carabinieri del Radiomobile.
Le forze dell’ordine hanno riportato la situazione alla calma e le ferite subite dall’uomo non si sono rivelate particolarmente gravi, tanto che nei confronti del feritore non è stato preso alcun provvedimento. E nemmeno la parte offesa è sembrata, almeno nell’immediatezza dei fatti, intenzionata a sporgere querela contro il feritore.

(*)Note: non ci vuole molto a capire che la scintilla della violenza è il vino, la birra e le altre bevande alcoliche!

LA NUOVA SARDEGNA

Ubriaco contro le auto in sosta poi aggredisce i carabinieri
25 luglio 2011 — pagina 17 sezione: Nazionale
BOSA. Finisce in camera di sicurezza, in attesa delle decisioni del magistrato, la burrascosa nottata di un giovane bosano, fermato sabato dai carabinieri del Comando Compagnia di Macomer intorno alle cinque, all’esterno di una discoteca della città del Temo. I militari, intervenuti sul posto dopo una segnalazione telefonica, sono stati aggrediti senza motivo.
Nelle concitate fasi della colluttazione, uno dei carabinieri ha riportato diverse contusioni. Per Fabrizio Chelo, 37 anni, di Bosa, è scattato quindi l’arresto e l’uomo dovrà ora rispondere delle accuse di resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
Erano circa le quattro, quando qualcuno ha chiamato dalla località Turas, a due chilometri da Bosa Marina, il numero di pronto intervento dell’Arma. Sul posto è giunto in pochi minuti l’equipaggio di una Gazzella del Nucleo Radiomobile di Macomer, in servizio nella zona. I militari appuravano che Fabrizio Chelo, in stato di ebbrezza, con la sua Punto, avrebbe urtato alcune vetture parcheggiate di fronte alla discoteca Paradise. L’uomo è stato pertanto fermato per gli accertamenti ma ha reagito, secondo quanto ricostruito, inveendo ed aggredendo immotivatamente i militari con calci e pugni. Tanto che uno degli uomini in divisa, nelle concitate fasi della colluttazione, ha subito alcune contusioni.
Il trentasettenne Fabrizio Chelo è stato quindi bloccato e dichiarato in arresto. Dovrà ora attendere le decisioni del giudice. (Al.Fa.)

LA NUOVA SARDEGNA

Turista e un pensionato in cella per resistenza
25 luglio 2011 — pagina 15 sezione: Nazionale
OLBIA.Le intemperanze notturne hanno portato in carcere per resistenza, lesioni e minacce alle forze dell’ordine, un uomo di Golfo Aranci, Giovanni M. di 75 anni e Melanie L. di 43, una turista in vacanza in città. Nel primo arresto a chiedere l’intervento dei carabinieri erano stati gli avventori di un locale di Golfo Aranci, preoccupati per le intemperanze, dovute ai fumi dell’alcol, di un cliente ubriaco. Giovanni M., alla vista dei militari, ha dato in escandescenze e una volta accompagnato in caserma per accertamenti ha picchiato due militari.
Una scena analoga quella che ha portato in cella Melanie L., la quale, dopo aver litigato a notte inoltrata con il portiere di un albergo di Olbia, ha minacciato i militari giunti sul posto con un coltello.

CORRIERE DI MAREMMA

Monte Argentario - Ubriaco alla guida travolge famiglia.
Spaventoso incidente a Pozzarello, a due passi da Porto Santo Stefano. Guidava un furgone con un tasso alcolico quadruplo rispetto ai normali valori.
MONTE ARGENTARIO 26.07.2011
Pauroso incidente quello avvenuto domenica sera in località Pozzarello, a due passi da Porto Santo Stefano. Sono le ore 21,30 quando una famiglia romana sta percorrendo tranquillamente la strada provinciale in uscita da Porto Santo Stefano. L’auto, una Fiat Croma, sta procedendo in direzione Orbetello, probabilmente di ritorno nella capitale dopo alcuni giorni di vacanza sul Monte Argentario. Il pericolo però è sempre dietro l’angolo e in questo caso si tratta di un furgoncino Hyundai, il cui proprietario è un 50enne di origine turca. E proprio l’uomo si trova alla guida del mezzo, procedendo in direzione Porto Santo Stefano. L’auto però perde il controllo mentre si trova in curva, nei pressi dello stabilimento balneare "La Formica", andando ad impattare proprio contro la vettura della famiglia romana. Lo scontro è piuttosto violento, tanto che sia il conducente del camioncino che i passeggeri della Croma rimangono feriti. E proprio a bordo della vettura Fiat si trovano, appunto, madre, padre e due bambini. Ad avere la peggio proprio la donna, che ha riportato ferite guaribili in 20 giorni, anche se non è andata poi tanto meglio neanche ai due figli piccoli. Sul posto è intervenuta tempestivamente la Confraternita di Misericordia di Porto Santo Stefano che ha soccorso i cinque feriti, oltre ai carabinieri della caserma argentarina che hanno poi sottoposto ai controlli dell’alcol test il 50enne turco che ha provocato l’incidente. L’uomo è dunque risultato positivo di circa quattro volte rispetto ai normali valori, toccando la quota di 1,96. Automatica la denuncia alla Procura della Repubblica per guida in stato di ebbrezza, oltre alle imputazioni relative allo scontro stesso. Il rientro dalle vacanze si è tramutato quindi in un incubo per la famigliola di Roma, anche se fortunatamente non si tratta di ferite gravi che comportino rischi per la vita dei cinque, loro malgrado, protagonisti dell’accaduto, in particolar modo i due bambini che si trovavano all’interno della vettura. Andrea Capitani

PROBLEMI DI SALUTE

LA TRIBUNA DI TREVISO

Malore da alcol, arriva l’ambulanza
25 luglio 2011 — pagina 10 sezione: Cronaca
E’ dovuta intervenire ieri pomeriggio un’ambulanza per prestare soccorso a un uomo che si è sentito male in seguito ad una bevuta nel sottoportico di via Fiumicelli. L’uomo, un quarantenne, è uno sbandato ed era in compagnia di altre persone, quando si è sentito male. Dalla ricostruzione effettuata anche dalle persone che stavano passeggiando in zona, pare che ci fosse stata anche una lite tra l’uomo e gli altri che erano con lui.
Poco dopo le 16 di ieri il malore che ha costretto i passanti a telefonare al Suem 118. sul posto è arrivata a sirene spiegate l’ambulanza con a bordo il personale medico che ha prestato i primi soccorsi. La situazione è presto apparsa chiara tutti. L’uomo aveva un’intossicazione da alcol e comunque non era in pericolo di vita. E’ stato comunque caricato a bordo dell’ambulanza e trasportato al pronto soccorso dell’ospedale.

DENUNCE

IL GIORNO

Ubriaco per amore chiede documenti a carabinieri: fermato e condannato
Davanti al giudice ha spiegato di aver bevuto perche’ era stato lasciato dalla fidanzata e ha chiesto scusa ai militari. Questo non gli ha evitato una condanna a a 9 mesi e 10 giorni
Bergamo, 26 luglio 2011 - "Documenti, prego": una frase normale se la dicono i carabinieri a un ubriaco, molto meno normale se e’ l’ubriaco a dirla ai carabinieri. Che poi l’ubriaco in questione stesse cercando di annegare nell’alcol i dolori per l’abbandono della fidanzata è per la legge un dettaglio secondario, tanto che alla fine l’uomo è finito davanti al giudice ed è stato condannato. Il bello è che i carabinieri non ce l’avevano nemmeno con lui. I militari avevano appena rintracciato a Seriate un’auto che era fuggita dopo avere provocato un incidente e stavano controllando il conducente e la donna che era con lui.
In quel momento è arrivato l’operaio 43enne di Zanica, amico dei due pirati della strada. Ubriaco, ha contestato il diritto dei carabinieri a chiedere i documenti. E già che c’era ha pensato bene di chiederli lui a loro. I militari hanno cercato di calmare l’operaio, che però ha reagito, si è divincolato ed è passato agli insulti. Ed è stato così arrestato per resistenza e denunciato per oltraggio. Davanti al giudice ha spiegato di essersi ubriacato perché era stato lasciato dalla fidanzata e ha chiesto scusa ai carabinieri. Questo non gli ha evitato una condanna a a 9 mesi e 10 giorni: una pena aggravata dal fatto che era recidivo. di Fonte Agi

INCIDENTI

AGENPARL

TARANTO: UBRIACO ALLA GUIDA DI UN MOTOCICLO SI SCONTRA CONTRO UN’AUTOVETTURA
Scritto da COM/ssa
- Roma, 26 lug - Nella serata di ieri, gli Agenti della Squadra Volante, trovatisi in via Umbria mentre svolgevano l’attività di prevenzione e controllo del territorio, hanno denunciato in stato di libertà un quarantunenne tarantino che, messosi alla guida di un motociclo in stato d’ebbrezza, ha causato un incidente con un’autovettura. Dopo aver effettuato i dovuti controlli, gli Operanti hanno inoltre constatato che l’uomo era sprovvisto di patente di guida e che il ciclomotore non era autorizzato a circolare poiché privo di assicurazione e di dovuta revisione. Il mezzo è stato pertanto sottoposto a sequestro amministrativo. Il quarantunenne e il passeggero che trasportava sono stati sottoposti a cure mediche presso l’ospedale SS. Annunziata per aver riportato lievi ferite. L’autovettura coinvolta nel sinistro e il conducente della stessa non hanno invece riportato alcun danno.

AGENPARL

PRATO: ALTRI DUE INCIDENTI CAUSATI DALLO STATO D’EBBREZZA
Scritto da COM/ssa
- Roma, 26 lug - Due incidenti con stati d’ebbrezza acuti nella notte di ieri. Il primo è avvenuto verso le 23,30 in via Ciulli. Un cittadino di origine cubana di 39 anni e con patente italiana ha perso il controllo del veicolo ed ha urtato due veicoli in sosta. Il conducente non ha riportato ferite. Giunta sul posto, la pattuglia della Polizia municipale, insospettita anche dalla dinamica del sinistro, ha effettuato la prova dell’alcoltest con lo strumento portatile (precursore). Il controllo ha dato esito positivo. Il conducente è stato quindi condotto al Comando di Polizia municipale per il test quantitativo con l’etilometro. Il risultato è stato di 1,76 g/l, oltre tre volte il limite consentito. Poco più tardi, alle ore 2,30 in via Paronese, un’auto condotta da un cittadino cinese di 36 anni, con patente italiana, ha urtato un segnale stradale danneggiandolo. Anche in questo caso il conducente è stato sottoposto al test con precursore che è risultato positivo e è stato condotto dalla pattuglia intervenuta al Comando di Polizia municipale per il test con l’etilometro. Il responso è stato di 1,70 g/l. In entrambi i casi è scattata la denuncia per guida in stato d’ebbrezza, il ritiro della patente per la sospensione da 1 a 2 anni e il sequestro del veicolo per la confisca, oltre alla revoca della patente.

IL LAVORO DELLE FORZE DELL’ORDINE

IL TIRRENO

Troppo alcol alla guida saltano quattro patenti
25 luglio 2011 — pagina 01 sezione: Cecina
CECINA. Non passa ormai notte di controlli senza patenti ritirate. Quattro ne sono saltate tra sabato e domenica durante uno specifico servizio dei carabinieri della compagnia di Cecina tra i comuni di Rosignano e di Cecina. I quattro sanzionati sono età compresa tra i 25 e i 40 anni. Tre sono residenti nel cecinese, mentre uno è originario dello Sri Lanka.
In tutti i casi, comunque, il tasso alcolemico riscontrato nei conducenti va da 1 a 2,76 grammi/litro.
Nello stesso servizio un ucraino di 30 anni è stato denunciato per passaporto verosilmente contraffatto.
Inoltre, a Castiglioncello, due uomini di 50 anni sono stati denunciati per inosservanza al foglio di via obbligatorio: sono stati sorpresi dai carabinieri nella frazione costiera nonostante la misura di prevenzione imposta.

IL MATTINO DI PADOVA

Ubriaco, patente sospesa Evita il sequestro della Bmw soltanto perché non è sua
25 luglio 2011 — pagina 15 sezione: Provincia
PIOVE DI SACCO. E’ stata una notte di intensi controlli su tutte le principali strade del Piovese quella tra sabato e domenica. Ha visto impegnati in un’operazione congiunta Polizia Stradale e Carabinieri. Controlli volti soprattutto alla verifica dello stato psicofisico dei conducenti dei mezzi in un’ottica di garantire la sicurezza per chi viaggia. Tutto ciò nonostante le sfavorevoli condizioni meteo.
Un centinaio gli automobilisti controllati dalle sei pattuglie che hanno effettuato il servizio, soprattutto nell’orario che va dalle due di notte alle sei di mattina, che ancora una volta si è dimostrato quello nel quale si rilevano i comportamenti maggiormente a rischio. In effetti, tutte le violazioni sono state accertate proprio in questa fascia oraria. Alla fine quattro sono state le patenti ritirate, tutte per stato di ebbrezza.
Due automobilisti sono stati anche denunciati all’autorità giudiziaria, in quanto trovati con tassi alcolemici superiori a 0,8 g/l, mentre gli altri hanno fatto rilevare una positività compresa tra 0,5 g/l e 0,8 g/l., con conseguente contestazione di una sanzione di 500 euro e ritiro della patente di guida, per la successiva sospensione, da tre a sei mesi. Non sono mancate, per così dire, le sorprese tra gli automobilisti sanzionati. Uno di questi, infatti, è un pensionato di 69 anni, R.O., sottoposto a controlli della Stradale mentre tornava, a bordo della sua Peugeot, da una festa a casa di amici. Il suo tasso alcolemico è risultato di 0,85 g/l.
La Polizia, che con quattro pattuglie ha svolto la maggior parte dei controlli, ha ritirato anche altre due patenti. Una è quella di R.S., una giovane impiegata di 23 anni residente nel Piovese. Rientrava da una festa con la sua Opel Corsa con un tasso di 0,73 g/l. Per lei, oltre al ritiro della patente, anche la sanzione amministrativa. E’scattata la denuncia invece per N.D., un operaio albanese di 30 anni, fermato alla guida di una Bmw 320, risultata non di sua proprietà (e per questo non sequestrata), mentre rientrava da un locale pubblico. Il suo tasso è risultato di 2,13 g/l. Coinvolti nell’operazione di controllo anche i Carabinieri che hanno pattugliato il territorio con due auto ed effettuato posti di blocco. Anche loro hanno ritirato una patente per stato di ebbrezza.

IL CORRIERE ADRIATICO

Alcol, ritirate 17 patenti
martedì, 26 luglio 2011
Porto Sant’Elpidio Diciassette patenti ritirate per guida in stato di ebrezza, trenta le multe ad altrettanti automobilisti per varie violazioni del codice della strada. Un veicolo è stato confiscato. Questo il risultato di un nuovo week end di controlli da parte della stradale.
Controlli a tappeto da parte della polizia stradale di Amandola che nel weekend hanno fermato oltre cento autovetture nella zona di Porto Sant’Elpidio. Nell’ambito dei servizi disposti dal compartimento polizia stradale di Ancona per il fenomeno delle stragi del sabato sera, infatti, gli agenti nella notte tra il 23 e il 24 luglio hanno provveduto ad effettuare il controllo su oltre 100 conducenti di veicoli lungo la costa.
Oltre 30 sono state le multe elevate, di cui ben 17 per guida in stato di ebbrezza con il contestuale ritiro di altrettante patenti ed il sequestro di un veicolo per la confisca.
Inoltre in totale sono stati 160 i punti decurtati ai conducenti dei veicoli.

IL CORRIERE ADRIATICO

Troppi ubriachi al volante
Diventa allarmante il fenomeno della guida in stato di ebbrezza
martedì, 26 luglio 2011
Fossombrone Il fenomeno degli ubriachi al volante s’allarga a macchia d’olio. Stavolta ad entrare in azione sono state le pattuglie dei carabinieri e della polizia municipale in contemporanea. Un’altra patente di guida è stata ritirata in piazza Dante sabato notte per eccesso di alcol di un uomo di Fossombrone, poco più che trentenne, alla guida della propria auto. Il tasso di alcol, decisamente elevato di 1.41, ha evitato per un soffio la seconda confisca del mezzo in una settimana. Solo qualche giorno prima la polizia municipale aveva rilevati un 1.50, in un conducente trentatreenne, sempre di Fossombrone. Lo stesso si vedeva costretto a tornarsene a casa a piedi. L’ etilometro della polizia municipale sta dando i frutti sperati. Con un’adeguata campagna di informazione e sensibilizzazione deve assurgere al ruolo di monito costante e azione preventiva.
Il Comune di Fossombrone dallo scorso anno mette a disposizione il moderno strumento anche dei carabinieri per porre un freno a ubriachi e vandali. Le misure stabilite proseguono con estremo rigore. I dati che emergono, giorno dopo giorno dai servizi prestati sul territorio, non consentono facili illusioni. La decisione di intensificare i servizi notturni ha già sensibilizzato anche i gestori che devono rispettare le norme in vigore per quanto attiene la mescita degli alcolici e il rispetto delle quiete notturna. I provvedimenti assunti un anno fa hanno consentito di registrare risultati apprezzabili per quanto attiene il fenomeno dei vandali. Commenta il sindaco: “Sappiamo bene che Fossombrone deve fare i conti con fenomeni contenuti, non abbiamo a che fare con fatti di grande criminalità. E’ noto anche che i facinorosi e gli esagitati sono stati individuati e che nei loro confronti occorre agire in termini di prevenzione e controllo. Nessuno vuol usare il pugno pesante. Un conto è agire nel rispetto delle regole, un altro come vandali e mettersi fare discussioni incontrollabili per via dell’alcol in questo o quel locale. Peraltro – aggiunge Pelagaggia – ci sono esercizi in cui non succede nulla perché le norme sono state decise in modo chiaro da anni”. Sul fronte lavorativo si prende atto che il carico di lavori dei tutori dell’ordine pubblico diventa più pesante. L’escalation degli ultimi mesi lo conferma: dall’arresto di due extracomunitari per ubriachezza molesta in occasione del Forum Shopping, alla fiera di San Matteo: due agenti hanno rischiato l’aggressione nell’affrontare, in uno dei vicoli che costeggiano corso Garibaldi, alcuni extracomunitari ai quali avevano sequestrato merce contraffatta.

IL CORRIERE ADRIATICO

Alcol, multe salate per i trasgressori
martedì, 26 luglio 2011
Marotta Come era stato annunciato nel corso della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica della vigilia, sono stati numerosi e rigorosi, anche su indicazione del prefetto Attilio Visconti, i controlli da parte delle forze dell’ordine durante la Notte bianca di Marotta di sabato. Un evento che a parte qualche episodio è corso via piuttosto tranquillamente, senza particolari problemi. Poche le eccezioni. La polizia municipale di Fano ha denunciato un esercente per aver venduto bevande alcoliche a un paio di ragazzini di circa 15 anni, quando la norma fissa a 16 anni il limite minimo per la somministrazione. La sanzione amministrativa va da 516 euro a 2.582 euro. Un altro locale è stato invece multato per non aver rispettato il divieto di somministrare bevande alcoliche dopo le 3. In questo caso più salata è la sanzione. Inoltre durante la Notte bianca tre ragazzi sono stati portati al pronto soccorso di Fano per aver alzato troppo il gomito. Uno di questi, tra l’altro, si è ferito al volto dopo essere caduto a terra. Infine, sempre la municipale di Fano ha denunciato due minorenni sorpresi con biciclette risultate rubate proprio alla Notte bianca. Uno dei due era ubriaco.
Il sistema di sicurezza attuato ha funzionato così come è passato il messaggio degli organizzatori: “Sì al ballo, no allo sballo” perché quasi tutti tra pubblico ed esercenti sono stati responsabili. Nelle 9 ore dell’evento hanno operato ben 40 uomini tra carabinieri, polizia, finanza, 20 vigili urbani dei Comuni di Mondolfo e Fano e 12 componenti della protezione civile di Mondavio. Salvo poche ombre dunque il bilancio della quinta edizione della Notte bianca è positivo.

ANCORA ORDINANZE INSERITE NEI REGOLAMENTI DI POLIZIA URBANA

LA GAZZETTA DI MODENA

«Abbiamo rifatto le regole e il consenso è stato unanime»
25 luglio 2011 — pagina 09 sezione: Nazionale
Sarà presto difficile passeggiare sorseggiando un aperitivo. Le disposizioni contro l’uso di alcol in strada hanno un’origine lontana ma sono state tutte rifatte e inserite nel regolamento di Polizia Urbana dopo che la Corte Costituzionale ha annullato la validità di tutti questi provvedimenti presi dai singoli Comuni. Spiega il sindaco Giorgio Pighi: «Abbiamo rifatto l’iter per le singole disposizione incontrando l’approvazione di quasi tutta la minoranza (tranne la Rossi e Ballestrazzi). In questa riscrittura abbiamo cercato di distinguere con chiarezza tra chi vende e chi consuma alcol. Adesso dalle 18 non si può più vendere alcol. Questo atto è stato fatto proprio perché i negozi di alimentari che chiudono tardi aggiravano questa disposizione. Come aggiravano il divieto di servire alcolici ai 16enni, che è anche un reato penale». Il sindaco riassume così le principali disposizioni per regolare commercio e consumo di alcolici di sera. C’è il divieto di servire e vendere alcolici ai minori di 16 anni. Per chi è più grande è vietato il consumo in strada e nei parchi in modo molesto. Dopo le 18 è vietata la vendita di alcolici fuori dagli esercizi pubblici. Esiste inoltre un divieto per vendere alcolici in luoghi particolari (Errenord e parco XXII Aprile).

Viterbo - Il sindaco Marini e il comandante della polizia locale Fainelli spiegano i dettagli dell’ordinanza
Alcol, multe fino a 500 euro

VITERBONOTIZIE

Niente alcol di notte, multe fino a 500 euro.
Per i prossimi sessanta giorni sarà vietato bere alcolici di notte su tutto il territorio comunale, frazioni comprese.
Il sindaco Marini e il comandante della polizia locale Fainelli hanno spiegato questa mattina in una conferenza stampa i particolari dell’ordinanza che vieta il consumo di alcol in strada dalle 23 alle 6.
“Dopo la manifestazione di Caffeina – spiega il sindaco – la nostra città è diventata sempre più frequentata di sera. Purtroppo, però, in diverse occasioni le forze dell’ordine sono dovute intervenire per contrastare atti poco consoni spesso legati proprio all’abuso di alcol come risse, schiamazzi o danneggiamenti. Questa ordinanza è necessaria quindi per contrastare il più possibile questi eventi spiacevoli”.
Il divieto di consumare alcol nei luoghi pubblici sarà attivo da questa sera in tutte le strade della città e nei luoghi pubblici come cortili o giardini.
“Il provvedimento nasce dalla sollecitazione sia del Prefetto che del Questore – continua il comandante della polizia locale Fainelli – e vuole contrastare l’assunzione incontrollata di alcol. Tutte le forze dell’ordine l’hanno recepito e condiviso. Potranno quindi intervenire per far rispettare l’ordinanza tutte le forze dell’ordine: la polizia locale, i carabinieri, la finanza e la polizia”.
Salatissime le sanzioni amministrative per chi non rispetterà l’ordinanza. “Sono previste multe da 25 a 500 euro – aggiunge Fainelli –. Per quanto riguarda i minorenni saranno resi responsabili i genitori e chi ha somministrato loro le bevande alcoliche”.
L’alcol, in pratica, può essere consumato senza problemi e a qualsiasi orario all’interno dei locali e nelle pertinenze esterne. Dopo le 23 invece scatta il divieto per il suolo pubblico. Chiunque acquisti alcol, di qualsiasi gradazione, non può consumarlo per strada.
“Agli esercenti – chiarisce ancora Fainelli – è vietato vendere alcol da asporto dopo le 23. La multa per i proprietari dei locali sarà quindi maggiore perché oltre alla sanzione tra i 25 e i 500 euro, che vale anche per il consumatore, sono previsti ulteriori 150 euro proprio perché la categoria degli esercenti è tenuta a rispettare determinate regole di somministrazione”.
Il divieto, comunque, non è solo legato ai bar o ai ristoranti, ma poiché si riferisce esplicitamente al consumo di alcol in strada, vale anche per chi ha comprato la bevanda precedentemente, magari in un supermercato durante la giornata, oppure la porta fuori direttamente da casa propria.
“Sarà multato – conclude il sindaco – anche il cittadino che si porta la birra da casa e la beve in strada”.
L’ordinanza, infine, vale per tutto il territorio del Comune di Viterbo, comprese le frazioni. Per comunicare i particolari del divieto ai cittadini saranno affissi per la città dei manifesti informativi. L’ordinanza sarà poi pubblicata sul sito del Comune e gli esercenti saranno informati tramite le associazioni di categoria.

NESSUNO SI PREOCCUPA DELLA SALUTE DEI DETENUTI, MA SOLO DI ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA!

LA REPUBBLICA

Distilleria clandestina in carcere
i detenuti fabbricano la grappa
Il laboratorio è stato scoperto nella cella di alcuni rumeni che la producevano fermentando frutta. Il prodotto veniva poi venduto. Il direttore del carcere: "Gli agenti non bastano, non possono controllare tutto quel che succede"
Di STEFANO ORIGONE
(26 luglio 2011)
LA QUALITÀ della grappa non era ottima, ma a giudicare dal numero di detenuti che si ubriacavano acquistandola in cambio di pochi euro e qualche pacchetto di sigarette, andava giù e piuttosto bene. La distilleria artigianale è stata scoperta nella cella di sei rumeni che la producevano fermentando la frutta. Avevano realizzato un alambicco artigianale con bottiglie di vetro, un paio di tubi di acciaio e di rame. La rivendevano in cambio di pochi euro o qualche pacchetto di sigarette.
Il laboratorio per produrre il distillato era una cella della seconda sezione. In una delle tre stanze al secondo piano, dove si trovano i detenuti con condanne definitive, gli agenti della polizia penitenziaria ne hanno sequestrato tre secchi. "Avevano escogitato un sistema redditizio, ma estremamente pericoloso - denuncia Eugenio Sarno, segretario generale del sindacato UilPa Penitenziari - non solo per i materiali usati per costruire gli alambicchi, bottiglie di vetro e di plastica, ma perché la corrente elettrica veniva assicurata attraverso una derivazione di fili elettrici dalla plafoniera del bagno". Fabio Pagani, il segretario regionale del sindacato non nasconde che per i rumeni la grappa fosse un business. "Anzi, un vero e proprio spaccio come per la droga: mini distillerie le abbiamo già smantellate nei mesi scorsi". Il direttore del carcere Salvatore Mazzeo conferma che uno degli "artigiani" era già stato "punito con l’isolamento, ma continuava a produrre". Ma come è possibile che i detenuti possano produrre grappa senza che nessuno se ne accorga? "Per forza - ammette sconsolato Mazzeo -, non posso garantire controlli continui nelle celle. Gli agenti non bastano, ce n’è solo uno per settanta detenuti, e per motivi di sicurezza non posso mandarlo da solo a vedere cosa fanno, perché può succedere di tutto. Che faccio, rischio che venga sequestrato o aggredito?".
Il blitz degli agenti è scattato dopo che sabato 16 luglio in una cella erano stati trovati nove ecuadoriani completamente ubriachi. "Da quello che abbiamo capito - aggiunge Pagani - era stata organizzata una sorta di bevuta e quasi tutti i detenuti al piano, che sono una settantina, erano alticci. La grappa girava nelle celle, i carcerati cantavano e ridevano". L’alcol a fiumi rende aggressivi. "I nostri agenti, un ispettore e due sovrintendenti, sono stati aggrediti a calci e pugni", precisa Sarno. Dopo una settimana di indagini, è scattato il blitz. "Siamo andati a colpo sicuro - spiega Pagani - e nel bagno abbiamo trovato i tre recipienti pieni di grappa". Il direttore minimizza. "Diciamo che era quasi grappa, che siamo arrivati in tempo impedendo che riuscissero a concludere la produzione". A Marassi dal 2003 è proibito persino il vino... "Era stata una mia decisione toglierlo dai tavoli - spiega Salvatore Mazzeo - perché ci sono molte persone con problemi di tossicodipendenza e l’alcol fa brutti scherzi. Abbiamo avuto il problema dei detenuti che si sballavano con le bombolette di gas e abbiamo messo un freno anche a questo, assicurandoci che nessuno ne abbia più di una. Ora è stata stroncata questa storia della grappa prima che producesse danni irreparabili". Per la Uil Pa la scoperta della distilleria clandestina è un ulteriore sintomo delle difficoltà operative che investono il carcere. "È evidente che il superaffollamento di Marassi e le croniche e gravi deficienze degli organici determina anche queste conseguenze", aggiunge Eugenio Sarno. Marassi può ospitare 435 detenuti: ne sono presenti 800. "Siamo solo in grado di poterli controllare dall’esterno - conclude Salvatore Mazzeo - e per entrare nelle celle per sicurezza devo organizzare gruppi di tre agenti. Quando ne ho abbastanza a disposizione...".

© asaps.it
Mercoledì, 27 Luglio 2011
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